MS 473: differenze tra le versioni

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Al termite della [[seconda guerra mondiale]] in base alle clausole del [[Trattato di Parigi fra l'Italia e le potenze alleate|trattato di pace]] una di queste unità venne ceduta alla [[Francia]] e quattro vennero consegnate all'[[Unione Sovietica]].
 
Le unità sopravvissute al conflitto e che non vennero cedute ad altre [[Marina militare|marine]] prestarono servizio nella [[Marina Militare (Italia)|Marina Militare]] e vennero destinate ad operare nelle acque dell'[[Adriatico]] e dello [[Ionio]]. In totale furono nove le unità di questo tipo che entrarono a far parte della Marina Militare.
[[File:Motoconvertibile 473.jpg|left|thumb|upright=1.4|La MC/MS 473 a Taranto nel 1967]]
Il 1º gennaio [[1949]] queste unità vennero declassate a [[Motovedetta|motovedette]] in quanto le clausole del [[Trattati di Parigi (1947)|trattato di pace]] impedivano all'Italia di avere unità siluranti. Il 1º novembre [[1952]], venute meno le clausole del [[Trattati di Parigi (1947)|trattato di pace]] che vietavano all'[[Italia]] il possesso di questo tipo di unità, e con l'ingresso dell'Italia nella [[NATO]], queste imbarcazioni vennero riclassificate motosiluranti. Il 1º gennaio [[1954]] ebbero il [[Pennant number|distintivo ottico]] definitivo tipico delle unità da pattugliamento. La motosilurante "MS 31" declassata a motovedetta assunse dapprima la denominazione ''MV 613'' nel [[1949]], ritornando poi a ricoprire il ruolo di motosilurante dal [[1952]] con sigla ''MS 613'' ed infine a partire dal 1954 con la denominazione di ''MS 473''.