Arte sovietica: differenze tra le versioni

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In questo periodo, l'artista [[Aleksandr Aleksandrovič Dejneka|Aleksandr Dejneka]] continuò a sviluppare un proprio stile, anche se in qualche modo ammorbidito. Le opere più significative degli anni trenta sono ''Madre'' ({{russo|Мать|Mat'}}) (1932), ''Pausa pranzo nel Donbass'' ({{russo|Обеденный перерыв в Донбассе|Obedennyj pereryv v Donbasse}})(1935) e ''Futuri piloti'' ({{russo|Будущие лётчики|Buduščie lëtčiki}}) (1938). "Sport, aviazione, corpo nudo e atletico, laconicità e semplicità del linguaggio pittoresco, la doppia consonanza di marrone-arancio e blu sono in alcuni casi attenuati dal lirismo del tema madre, dal momento della contemplazione".<ref name="S323" />
 
[[Jurij Ivanovič Pímenov|Jurij Pimenov]], come Dejneka, era un ex membro dell'OST ed è stato l'autore di uno dei più celebri dipinti sovietici degli anni trenta, ovvero ''Nuova Mosca'' ({{russo|Новая Москва|Novaja MosckvaMoskva}}) del 1937. La sua arte è caratterizzata dall'ottimismo, dalla composizione con le persone e dal nuovo ruolo delle donne. Contemporaneamente, [[Georgij Grigor’evič Nisskij|Georgij Nisskij]], anche lui ex membro della OST, si impegnò attivamente nella pittura paesaggistica e si interessò in seguito ad ambienti industriali, caratterizzandosi per uno stile laconico, per l'acutezza delle decisioni compositive e ritmiche nelle opere. Nei suoi quadri, come ''Autunno'' ({{russo|Осень|Osen'}}) (1932) e ''Sulle strade'' ({{russo|На путях|Na putjach}}) (1933), la sua natura è sempre oggetto di trasformazioni da parte dell'uomo.<ref name="S323" />
 
[[File:Rylov_lenin.jpeg|sinistra|miniatura|''V. I. Lenin a Razliv nel 1917'', Arkadij Rylov, 1934.]]