Unity Mitford: differenze tra le versioni
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Molti importanti nazisti erano anche sospettosi della relazione tra Unity e il loro Führer<ref Name="HBG4"/>. A [[Berghof]] Unity discusse di un'eventuale alleanza tra Germania e [[Gran Bretagna]] con Hitler, arrivando a fornire liste di potenziali sostenitori e nemici.
[[File:Unity Mitford (1914-1948).jpg|thumb|200px|Unity Mitford (1938)]]
Al [[Festival di Bayreuth]] del 1939, Hitler avvertì Unity e sua sorella Diana che la guerra con la Gran Bretagna era inevitabile in poche settimane e avrebbero dovuto tornare a casa<ref Name="HBG4"/>. Diana tornò in [[Inghilterra]], mentre Unity decise di rimanere in Germania, sebbene la sua famiglia le avesse inviato delle richieste perché tornasse<ref Name="HBG4"/>. La mattina del 3 settembre visitò [[Adolf Wagner (1890-1944)|Adolf Wagner]], [[Gauletier]] di Monaco di Baviera, per chiedere se sarebbe stata detenuta come prigioniera politica, ricevendo assicurazioni da Wagner che non l'avrebbe fatto. Preoccupato per il suo comportamento, le assegnò due uomini per seguirla, ma riuscì a scrollarseli di dosso quando entrò nel [[Giardino Inglese (Monaco di Baviera)|Giardino Inglese]] a [[Monaco di Baviera|Monaco]], dove prese una pistola perlata che le aveva dato Hitler per protezione e si sparò alla testa<ref name="theTimes"/><ref Name="HBG4"/><ref name="observer2">{{Cita news|url=https://www.theguardian.com/news/2002/dec/08/letters.theobserver|titolo=My sister and Hitler: Unity Mitford's war|accesso=18 maggio 2008|cognome=Mitford|nome=Deborah|editore=The Observer|città=London|data=8 dicembre 2002}}</ref>. Sopravvisse al tentativo di suicidio e fu ricoverata in ospedale a Monaco, dove Hitler la visitava spesso. Pagò i suoi conti e organizzò il suo ritorno a casa<ref Name="HBG"/><ref Name="HBG4"/>.
==Ritorno in Gran Bretagna==
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