Giuseppe Setaro: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
+ tmp bio
+ F + wikificata + portale
Riga 1:
{{F|musica|novembre 2019}}
{{WIP|Burgundo}}
{{Artista musicale
|nome = Giuseppe Setaro
|tipo artista = Cantautorecantautore
|immagine = Giuseppe Setaro.png
|nazione = ITA
Riga 29:
In Italia, si è dedicato all’insegnamento della lingua francese ed alla divulgazione dell’opera di [[Georges Brassens]], di cui è diventato profondo conoscitore.
 
Da metà degli [[anni 1980|anni Ottanta]] in poi ha vissuto per lunghi periodi a [[Sète]], città natale di [[Georges Brassens|Brassens]], dove strinse amicizia con alcuni parenti diretti del musicista e, anche grazie a ricerche storiche d’archivio presso il comune di [[Marsico Nuovo]], scoprì per primo le origini lucane della famiglia materna dello stesso (e non napoletane, come veniva riferito nelle biografie e come Brassens stesso credeva), pubblicandone il risultato nel saggio intitolato ''Il mio Brassens”'' <ref>''Georges Brassens, una cattiva reputazione'', pagg. 79-132.</ref>. Suggerì inoltre una forte influenza diretta fra le canzoni materne che il futuro cantautore francese ascoltava da bambino e lo stile musicale che egli istintivamente sviluppò, in particolare per la presenza di ritmi che combaciano con quelli della [[tarantella]] tradizionale o “pura” nel suo repertorio.<smallref><sup>1<“La presenza di tante tarantelle nel repertorio del nostro poeta fu avvertito come un problema che però venne frettolosamente risolto, da quando Brassens stesso, in un’intervista, dichiarò che sua madre era "napolitaine": tutti – in Francia come in Italia, dove il grande [[Fabrizio De André]], fra gli altri suoi grossi meriti, fece l’operazione di reimportare in Italia dalla Francia la tarantella brassensiana, regalandoci capolavori quali “Bocca di rosa”, “Il testamento” e “Don Raffaè” – adottarono l’idea secondo la quale, essendo Brassens figlio di una “napoletana”, aveva ereditato da lei il gusto per la tarantella napoletana. […] Per quel che mi riguardava, però, c’era qualcosa che non quadrava in questo sillogismo. In realtà, a parte il ritmo di certe tarantelle, a me è sempre sembrato non esserci nessun elemento di contiguità tra il genere musicale di Brassens e gli stilemi che caratterizzano le canzoni napoletane, e cioè sentimentalismo romantico, melodismo marcato, vocalismo a gola spiegata con acuti finali quasi d’obbligo. […] Nulla di tutto questo si trova mai in Brassens. […] Persino il tempo nella tarantella tarantata è in generale in 4/sup>4, mentre nella tarantella napoletana è in 12/8. […] La tarantella di Brassens, invece, coincide con il tipo di tarantella lucana.</smallref>
 
Nel 2012 venne pubblicata una sua raccolta di 110 canzoni “ritmiche” del cantautore di Sète tradotte in lingua italiana.
Riga 36:
 
==Note==
<references/>
 
<small><sup>1</sup></small> “La presenza di tante tarantelle nel repertorio del nostro poeta fu avvertito come un problema che però venne frettolosamente risolto, da quando Brassens stesso, in un’intervista, dichiarò che sua madre era napolitaine: tutti – in Francia come in Italia, dove il grande [[Fabrizio De André]], fra gli altri suoi grossi meriti, fece l’operazione di reimportare in Italia dalla Francia la tarantella brassensiana, regalandoci capolavori quali “Bocca di rosa”, “Il testamento” e “Don Raffaè” – adottarono l’idea secondo la quale, essendo Brassens figlio di una “napoletana”, aveva ereditato da lei il gusto per la tarantella napoletana. […] Per quel che mi riguardava, però, c’era qualcosa che non quadrava in questo sillogismo. In realtà, a parte il ritmo di certe tarantelle, a me è sempre sembrato non esserci nessun elemento di contiguità tra il genere musicale di Brassens e gli stilemi che caratterizzano le canzoni napoletane, e cioè sentimentalismo romantico, melodismo marcato, vocalismo a gola spiegata con acuti finali quasi d’obbligo. […] Nulla di tutto questo si trova mai in Brassens. […] Persino il tempo nella tarantella tarantata è in generale in 4/4, mentre nella tarantella napoletana è in 12/8. […] La tarantella di Brassens, invece, coincide con il tipo di tarantella lucana.
 
==Discografia==
 
*2001 – ''Omaggio a Georges Brassens''
2005*2002''Omaggio a Georges Brassens N.5 2''
 
2002*2003''Omaggio a Georges Brassens N.2e ai suoi poeti''
2006*2004''Omaggio a Georges Brassens N.6 4''
 
2003*2005''Omaggio a Georges Brassens eN. ai suoi poeti5''
2007*2006''Omaggio a Georges Brassens N.7 6''
 
2004*2007''Omaggio a Georges Brassens N.4 7''
 
2005 – Omaggio a Georges Brassens N.5
 
2006 – Omaggio a Georges Brassens N.6
 
2007 – Omaggio a Georges Brassens N.7
 
<big>'''Bibliografia'''</big>
 
<big>'''==Bibliografia'''</big>==
2007 – “Il mio Brassens” (pagg*AA.VV., 79-132 dell’opera collettiva ''Georges Brassens, una cattiva reputazione), (Aracne Editrice)., 2001
2012 – “Brassens*''Brassens in italiano'' 110 Canzoni tradotte da GIUSEPPEGiuseppe SETAROSetaro con testi francesi a fronte e accordi per chitarra”chitarra. (Sestante edizioni)., 2012
 
{{portale|biografie|musica}}
2012 – “Brassens in italiano – 110 Canzoni tradotte da GIUSEPPE SETARO con testi francesi a fronte e accordi per chitarra” (Sestante edizioni).