''Haugfé'' è il termine islandese adoperato in archeologia per indicare il corredo funebre delle tombe vichinghe<ref>Kristján Eldjárn, ''Kuml og haugfé, úr heiðnum sið á Íslandi,'' 2000</ref>. Deriva dal norreno ''haugr'' "tumulo" e ''fé'' "ricchezza". Gli oggetti più comuni ritrovati nelle sepolture del [[X secolo]] sono coltelli, lance, pezzi di armatura (cotte di maglia), perni o chiodi. La diversità tra una tomba e l'altra e l'accumulo di oggetioggetti più o meno costosi è dovuta al differente rango a cui apparteneva il defunto, oltre che al mestiere che esercitava. Un uomo libero veniva solitamente sepolto con armi e l'equipaggiamento per cavalcare. Un artigiano, come un fabbro ad esempio, poteva ricevere il suo intero corredo di attrezzi. Alle donne veniva fornita la propria gioielleria e spesso gli strumenti per le attività casalinghe. Il più sontuoso funerale vichingo finora scoperto e la sepoltura della [[nave di Oseberg]], fatto per una donna (probabilmente una regina o una sacerdotessa) che visse nel [[IX secolo]].<ref name="steins84" /><ref name="steins85" /> Agli schiavi (''þrællir'') invece era concessa soltanto una buca nel terreno. Venivano sepolti in modo tale da assicurarsi che non potessero tornare a perseguitare i suoi padroni e che al tempo stesso tornassero loro utili nell'oltretomba. Gli schiavi talvolta venivano sacrificati per renderli utili nella vita ultraterrena<ref name="Gräslund11" /> (si veda la sezione [[#Sacrifici umani|sacrifici umani]], di seguito).