Monoi: differenze tra le versioni

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[[File:Monoi Fakarava.JPG|thumb|right|250px|Un'esposizione di bottiglie di olio di Monoi.]]
L''''olio di Mono'i''', spesso in Italia identificato come '''olio di Monoi''' o '''olio di Monoï''' (dalla sua grafia in francese),<ref name="fra">{{Cita web|lingua=fr|editore=Tahiti Infos|url=https://www.tahiti-infos.com/25-ans-apres-sa-creation-l-appellation-d-origine-Monoi-de-Tahiti-est-elle-en-danger_a159550.html|accesso=22 aprile 2020|titolo=25 ans après sa création, l'appellation d'origine Monoï de Tahiti est-elle en danger?|data=1º aprile 2017}}</ref> è un' [[Olioolio vegetale|olio]] profumato ottenuto facendoe [[Macerazione#Tecnica farmaceutica|macerarenaturale]], deiconsiderato [[Petalo|petalisacro]] didalle donne tahitiane poiché introdotto e reso indispensabile nel loro [[Gardeniarituale]] taitensisdi bellezza.<ref name="Olio di Monoi">{{cita web|gardeniaurl=https://patents.google.com/patent/EP1603528A1/en?oq=monoi+oil|titolo=Olio tahitianadi Monoi}}</ref> È composto principalmente da due elementi: i fiori di [[gardenia]] tahitiana (meglio conosciutaconosciuti come "fiore di Tiaré") nelle dall' [[olio di cocco]], più precisamente la noce di cocco utilizzata per quest'olio è chiamata Cocos Nocifera.<ref name="storia monoi">{{Cita web|url=http://www.greenissimo.it/Monoi-cos-e-e-come-si-usa-proprieta-olio|titolo=greenisimo|lingua=it}}</ref>.Studi e ricerche sull' olio di monoï vengono effettuate presso l'istituto del monoï di [[Tahiti]], dove ogni anno durante la settimana del Monoï viene celebrato il suo utilizzo <ref name="Pianeta donna">{{cita web|url=https://www.pianetadonna.it/bellezza/olio_monoi_tahiti.html|titolo=Monoi}}</ref> .
 
L'olio di Mono'i, parola, quest'ultima, che in [[Lingua tahitiana|tahitiano]] significa "olio profumato", è ampiamente utilizzato, sia nella sua forma liquida, in cui l'olio si presenta a temperature superiori a 24&nbsp;°C, sia nella sua forma solida, dagli abitanti della [[Polinesia Francese]] come [[emolliente]] per la pelle e i capelli. A partire dalla seconda metà del Novecento, l'utilizzo di tale olio si è sempre più diffuso anche in [[Europa]] e negli [[Stati Uniti d'America]].<ref name="erbo">{{Cita web|editore=L'erboristeria.com|titolo=Tiarè (Gardenia tahitensis)|accesso=22 aprile 2020|url=https://www.lerboristeria.com/articoli/2011_06_tiare.php|nome=Marina|cognome=Multineddu}}</ref>
 
La suddetta diffusione ha portato alla comparsa di tipi di olio di Monoimonoï che, di fatto, sono solo un'imitazione dell'originale, il quale viene prodotto seguendo un rigido codice di realizzazione che supervisiona l'interno processo, dalla raccolta dei fiori di Tiaré, allo stoccaggio e alla spedizione del prodotto finito. Il 1º aprile 1992, il prodotto "Monoï de Tahiti" ha ricevuto il [[Marchio di conformità|marchio]] di "[[Indicazione geografica]]".<ref name="monoi">{{Cita web|titolo=The Appellation of Origin|accesso=22 aprile 2020|url=http://www.monoi-institute.org/appellation_of_origin.html|editore=Institut du Monoi}}</ref>
 
== Storia ==
La data della prima realizzazione dell'olio di Monoimonoï non ci è nota, tuttavia le sue origini possono essere fatte risalire ad almeno {{formatnum:2000}} anni fa, quindi all'epoca in cui l'attuale territorio della Polinesia Francese era abitato solo dagli indigeni, ossia il popolo [[Maohi]], considerato l'antenato di tutti i popoli [[Polinesia|polinesiani]]. I primi esploratori europoieuropei che arrivarono nelle isole polinesiantepolinesiane, incluso [[James Cook]], documentarono l'uso dell'olio di Monoimonoï da parte dei nativi per scopi medicinali, cosmetici e religiosi. SiL'olio capiscedi quindimonoï cheè taleconsiderato oliotalmente avessesacro undalla importantepopolazione ruolodella nellaPolinesia vitada degliessere indigeniutilizzato polinesiani,anche letteralementein dallariti lororeligiosi. Quest' olio accompagna i Tahitiani dalla [[nascita]] fino alla loro[[morte]], poiché nel momento della nascita l'olio di monoï viene utilizzato per ridurre lo stress del parto al bambino ma anche per intensificare il rapporto con la madre. mentre nel momento della morte: il deceduto viene unto con essoil monoï come segno di accompagnamento verso l'[[aldilà]]. Inoltre sin dall'antichità l'olio di monoï veniva infattiusato cosparsoper ravvivare il corpocolorito dei nuovitatuaggi nati,dei inguerrieri modoe dautilizzato mantenernesui lanaviganti pelleper idratataproteggerli durantedagli laagenti stagioneatmosferici caldae dall'acqua salata del mare.<ref name="storia monoi2">{{Cita web|url=http://www.greenissimo.it/Monoi-cos-e-e-come-si-usa-proprieta-olio|titolo=greenisimo|lingua=it}}</ref>In diparticolare impedireil chegesto delle madri tahitiane si raffreddasserifà durantealla leggenda della nascita del dio Tané, il dio tahitiano della bellezza. Secondo la stagioneleggenda, freddacostui, efiglio sempredella condea essoAtéa, venivaera profumatonato senza forma, e così [[Ta’aroa]], il corpodio deicreatore mortisupremo pernella facilitarnemitologia della Polinesia francese, in risposta alle preghiere di Atéa cucì una pelle per il passaggiopiccolo utilizzando della pelle di squalo e di nell'[[OltretombaManta birostris|Aldilàmanta]] e della scorza cocco e di altre piante tipiche di quei territori. Dopodiché, la madre cosparse il corpo di Tané di olio di Mono'i, rendendolo l'essere più bello del mondo.<ref>{{Cita web|lingua=fr|url=https://www.routard.com/mag_evenement/329/monoi_here_la_semaine_du_monoi_a_tahiti.htm|titolo=Monoï Here: la semaine du monoï à Tahiti|editore=Routard|accesso=22 aprile 2020}}</ref>
 
Per quanto riguarda l'uso nelle cerimonie religiose degli antichi popoli polinesiani, che venivano celebrate nei [[marae]], una sorta di templi a cielo aperto, l'olio di monoï era utilizzato dagli [[Sciamano|sciamani]] Mahoi e [[Maori]] per ungere oggetti sacri e purificare le offerte per le divinità. L'aggiunta di altre erbe all'olio di Monoi, poi, consentiva di creare unguenti dalla proprietà diverse a seconda dell'erba utilizzata; così, ad esempio, si pensava che olio di monoï con l'aggiunta di ''[[ocimum gratissimum]]'', chiamato "miri" nelle isole del Pacifico, proteggesse dagli spiriti malvagi, mentre l'aggiunta di Rea Tahiti, ossia ''[[curcuma longa]]'', serviva a creare un unguento che proteggeva la pelle dagli effetti del sole. Nelle [[Isole Marchesi]], infine, l'humuei, uno speciale olio di Monoi arricchito con piante profumate, viene ancora oggi utilizzato come una sorta di elisir d'amore per affascinare la persona amata.<ref name="altre">{{Cita news| rivista = [[La Stampa]] | titolo = Taurumi, rituale di benessere polinesiano|data=7 agosto 2018|accesso=28 aprile 2020|url=https://www.lastampa.it/mare/2018/08/07/news/taurumi-rituale-di-benessere-polinesiano-1.34037197}}</ref>
In particolare il gesto delle madri tahitiane si rifà alla leggenda della nascita del dio Tané, il dio tahitiano della bellezza. Secondo la leggenda, costui, figlio della dea Atéa, era nato senza forma, e così [[Ta’aroa]], il dio creatore supremo nella mitologia della Polinesia francese, in risposta alle preghiere di Atéa cucì una pelle per il piccolo utilizzando della pelle di squalo e di [[Manta birostris|manta]] e della scorza cocco e di altre piante tipiche di quei territori. Dopodiché, la madre cosparse il corpo di Tané di olio di Mono'i, rendendolo l'essere più bello del mondo.<ref>{{Cita web|lingua=fr|url=https://www.routard.com/mag_evenement/329/monoi_here_la_semaine_du_monoi_a_tahiti.htm|titolo=Monoï Here: la semaine du monoï à Tahiti|editore=Routard|accesso=22 aprile 2020}}</ref>
 
I navigatori polinesiani usavano invece l'olio di monoï per proteggere il proprio corpo dal freddo, dal vento e dall'acqua salata durante le loro spedizioni in canoa, e anche oggi molti appassionati di [[surf]] e di [[Subacquea|attività subacquee]] utilizzano tale olio, la cui produzione a scopi commerciali è iniziate nel 1942, per gli stessi scopi.<ref name="corri">{{Cita news| rivista = [[Il Corriere della Sera]] | titolo = Olio di Monoi, Taurumi e tatuaggi: i rituali di bellezza a Le Isole di Tahiti|data=12 gennaio 2017|accesso=28 aprile 2020|url=https://viaggi.corriere.it/eventi/olio-monoi-tatuaggi-tahiti-native-adv/|nome=Sara|cognome=Bovi}}</ref>
Per quanto riguarda l'uso nelle cerimonie religiose degli antichi popoli polineasiani, che venivano celebrate nei [[marae]], una sorta di templi a cielo aperto, l'olio di Monoi era utilizzato dagli [[Sciamano|sciamani]] Mahoi e [[Maori]] per ungere oggetti sacri e purificare le offerte per le divinità. L'aggiunta di altre erbe all'olio di Monoi, poi, consentiva di creare unguenti dalla proprietà diverse a seconda dell'erba utilizzata; così, ad esempio, si pensava che olio di Monoi con l'aggiunta di ''[[ocimum gratissimum]]'', chiamato "miri" nelle isole del Pacifico, proteggesse dagli spiriti malvagi, mentre l'aggiunta di Rea Tahiti, ossia ''[[curcuma longa]]'', serviva a creare un unguento che proteggeva la pelle dagli effetti del sole. Nelle [[Isole Marchesi]], infine, l'humuei, uno speciale olio di Monoi arricchito con piante profumate, viene ancora oggi utilizzato come una sorta di elisir d'amore per affascinare la persona amata.<ref name="altre">{{Cita news| rivista = [[La Stampa]] | titolo = Taurumi, rituale di benessere polinesiano|data=7 agosto 2018|accesso=28 aprile 2020|url=https://www.lastampa.it/mare/2018/08/07/news/taurumi-rituale-di-benessere-polinesiano-1.34037197}}</ref>
 
I navitagori polinesiani usavano invece l'olio di Monoi per proteggere il proprio corpo dal freddo, dal vento e dall'acqua salata durante le loro spedizioni in canoa, e anche oggi molti appassionati di [[surf]] e di [[Subacquea|attività subacquee]] utilizzano tale olio, la cui produzione a scopi commerciali è iniziate nel 1942, per gli stessi scopi.<ref name="corri">{{Cita news| rivista = [[Il Corriere della Sera]] | titolo = Olio di Monoi, Taurumi e tatuaggi: i rituali di bellezza a Le Isole di Tahiti|data=12 gennaio 2017|accesso=28 aprile 2020|url=https://viaggi.corriere.it/eventi/olio-monoi-tatuaggi-tahiti-native-adv/|nome=Sara|cognome=Bovi}}</ref>
 
== Ingredienti ==
L' olio di monoï una composizione naturale, che si ottiene grazie ai due ingredienti principali che sono, l’olio di cocco e i fiori di gardenia. Al suo interno ha un’elevata concentrazione di [[acidi grassi]], come l’[[acido laurico]], [[antiossidanti]], come la [[vitamina E]] ed [[acido ferulico]]. Sono presenti anche il [[salicilati]]. Tutti questi ingredienti fanno sì che il prodotto riesca a nutrire e riparare anche le pelli ed i capelli più secchi. Inoltre nell’ olio di monoï non vengono aggiunti né [[conservanti]] né profumi e per questa ragione il prodotto, essendo puro, sotto i 24 gradi passa dallo stato [[liquido]] a [[solido]]. Per far sì il che il prodotto possa essere utilizzato basta semplicemente scaldarlo fra le mani o passarlo sotto l'acqua calda, in pochi secondi l'olio tornerà al suo stato liquido pronto all'utilizzo. Per considerare puro l'olio di monoi deve contenere almeno il 90% dell'olio di cocco fatto macerare con i fiori di Tiaré.
 
Per evitare che il prodotto diventi rancido e con un cattivo odore, viene aggiunto al prodotto il 10% di cere di origine [[minerale]], [[vegetale]], [[animale]] o sintetica e burro vegetale. Tutto ciò non altera la composizione del prodotto. In questo modo però, non si risolve del tutto il problema e il prodotto ha ancora una consistenza troppo oleosa, liquida o solida vedendo impossibile così l' utilizzazione dell'olio di monoï per tutti i prodotti cosmetici o dermatologici.
 
Secondo alcune scoperte, per poter utilizzare il monoï nei prodotti cosmetici, l'olio è stato sostituito dal burro di monoï ,ottenuto aggiungendo il [[burro di karité]] al monoï, il quale non cambia consistenza a seconda della temperatura. inoltre il prodotto, grazie all'inserimento del burro di monoï si conserva meglio.
 
=== Fiori di Tiaré ===
[[File:Tiaré tahiti.jpg|thumb|right|200px|Un fiore di Tiaré]]
La ''[[gardenia taitensis]]'', comunemente nota come "fiore di Tiaré", è una pianta dellada serra appartenente alla famiglia delle [[Rubiaceae]], alta fino a 4 metri. Nasce in [[zone tropicali]] come le [[isole del Pacifico]] del Sud e nella [[Polinesia]]. Si ritiene che sia stata poi portata dai primi indigeni polinesiani nelle [[Isole Cook]], nelle isole della Polinesia Francese e forse anche nelle isole [[Hawaii]], dove i fertili terreni vulcanici e la temperatura minima che non scende mai sotto i 10&nbsp;°C ne hanno permesso una facile coltivazione. Oggi il fiore della ''gardenia taitensis'' è il fiore nazionale della Polinesia francese e delle Isole Cook.<ref name="erbo" /><ref>{{Cita web|url=http://cookislands.bishopmuseum.org/species.asp?id=6173|titolo=Gardenia taitensis|editore=The Cook Islands Natural Heritage Trust|accesso=22 aprile 2020}}</ref> Si tratta in particolaparticolare di un arbustroarbusto tropicale semprevertesempreverde che cresce poco sopra il [[livello del mare]] in cespugli alti solitamente poco meno di un metro. Le Presenta fiori bianchi, le foglie della pianta sono di un lucido color verde scuro a forma ellittica e con hanno una lunghezza che varia dai 5 ai 16&nbsp;cm, mentre i fiori sono [[Glossario botanico#S|simpetali]] e [[Actinomorfo|attinomorfi]], con petali di color bianco e dall'aspetto ceroso, lunghi dai 2 ai 4&nbsp;cm, disposti a raggiera in un numero che varia da 5 a 9. Siquesti ritienefiori chehanno launa piantaprofumazione siadelicata originariaed della [[Melanesia]]esotica e dellavengono Polinesiautilizzati occidentaleancora eoggi chedalle siadonne statatahitiane poiper portataacconciare daii primicapelli. indigeniQuesto polinesianifiore nelleviene [[Isoleutilizzato Cook]],molto nellecome isoleingrediente dellafarmaceutico Polinesiatahitiano Francese e forsema anche nelle isole [[Hawaii]], dove i fertili terreni vulcanici eper la temperaturapreparazione minimadi che non scende mai sotto i 10&nbsp;°C ne hanno permesso unaprodotti facile coltivazione. Oggi il fiore della ''gardenia taitensis'' è il fiore nazionale della Polinesia francese e delle Isole Cookcosmetici.<ref name="erboFiori Tiaré"/><ref>{{Cita web|titolo= Gardenia taitensis|accesso=22 aprile 2020|url=http://cookislandswww.bishopmuseumflowertales.orgit/tiare-gardenia-taithensis/species.asp?id=6173|editoretitolo=Fiori Thedi Cook Islands Natural Heritage TrustTiaré|lingua=it}}</ref>
 
[[File:Fleur_Tropicale.jpg|link=https://it.wikipedia.org/wiki/File:Fleur_Tropicale.jpg|362x362px|Fiore di tiaré]]
I fiori di Tiaré destinati alla produzione di olio di Monoi sono raccolti a mano quando sono ancora in boccio, ossia quando ancora non si sono aperti. Dopo la raccolta, i fiori vengono inviati all'impianto di produzione, dove viene loro tolto il [[Gineceo (botanica)|gineceo]] e dove vengono in seguito messi a [[Macerazione#Tecnica farmaceutica|macerare]] in olio di cocco raffinato per un minimo di 15 giorni. Passate le due settimane, tramite [[decantazione]] si separa un olio, che risulta particolarmente impregnato dell'intensa profumazione del fiore di Tiaré, che viene poi filtrato e addizionato con un antiossidante naturale, come l'[[Tocoferolo acetato|acetato di tocoferile]], o chimico, come la [[cumarina]] o il [[Butilidrossitoluene|BHT]], creando infine il prodotto chiamato "Monoï de Tahiti". In accordo agli standard imposti per il riconoscimento di ''[[Appellation d'origine contrôlée|Appellation d'origine]]'', nella produzione dell'olio di Monoi certificato deve essere utilizzato un minimo di 15 fiori di Tiaré per ogni litro di olio di cocco raffinato.
 
I fiori di Tiaré destinati alla produzione di olio di monoï sono raccolti a mano quando sono ancora in boccio, ossia quando ancora non si sono aperti. Dopo la raccolta, i fiori vengono inviati all'impianto di produzione, dove viene loro tolto il [[Gineceo (botanica)|gineceo]] e dove vengono in seguito messi a [[Macerazione#Tecnica farmaceutica|macerare]] in olio di cocco raffinato per un minimo di 15 giorni. Passate le due settimane, tramite [[decantazione]] si separa un olio, che risulta particolarmente impregnato dell'intensa profumazione del fiore di Tiaré, che viene poi filtrato e addizionato con un antiossidante naturale, come l'[[Tocoferolo acetato|acetato di tocoferile]], o chimico, come la [[cumarina]] o il [[Butilidrossitoluene|BHT]], creando infine il prodotto chiamato "Monoï de Tahiti". In accordo agli standard imposti per il riconoscimento di ''[[Appellation d'origine contrôlée|Appellation d'origine]]'', nella produzione dell'olio di Monoi certificato deve essere utilizzato un minimo di 15 fiori di Tiaré per ogni litro di olio di cocco raffinato.
Oltre che per la produzione di olio di Monoi, il fiore di Tiaré trova diversi usi nella vita quotidiana dei polinesiani. Presente nella farmacopea tradizionale tahitiana, il fiore è utilizzato in una serie di prepariazioni adoperate per alleviare una serie di malattie comuni tra cui il [[raffreddore comune]], il mal di testa e le scottature solari.<ref>{{Cita libro|nome=W. Arthur |cognome=Whistler|anno=1992|titolo= Polynesian herbal medicine|accesso=22 aprile 2020|url=https://books.google.com/books?id=1RrbAAAAMAAJ&q=gardenia+taitensis&dq=gardenia+taitensis&hl=en&ei=hK-ZTPOiKYacsQOiodGpAw&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=6&ved=0CEUQ6AEwBTgU|editore= National Tropical Botanical Garden}}</ref> Molti polineasiani, poi, usano i fiori, disposti in piccole bacinelle d'acqua, per profumare le loro case, e collane di fiori di Tiaré vengono spesso offerte ai turisti come gesto di benvenuto. Inoltre, nell'antica cultura tahitiana il fiore di Tiaré, portato sopra l'orecchio destro, indicava una fanciulla nubile, mentre portato all'orecchio sinistro segnalava che la giovane era fidanzata o sposata.<ref name="erbo"/>
 
Oltre che per la produzione di olio di monoï , il fiore di Tiaré trova diversi usi nella vita quotidiana dei polinesiani. Presente nella farmacopea tradizionale tahitiana, il fiore è utilizzato in una serie di prepariazioni adoperate per alleviare una serie di malattie comuni tra cui il [[raffreddore comune]], il mal di testa e le scottature solari.<ref>{{Cita libro|nome=W. Arthur |cognome=Whistler|anno=1992|titolo= Polynesian herbal medicine|accesso=22 aprile 2020|url=https://books.google.com/books?id=1RrbAAAAMAAJ&q=gardenia+taitensis&dq=gardenia+taitensis&hl=en&ei=hK-ZTPOiKYacsQOiodGpAw&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=6&ved=0CEUQ6AEwBTgU|editore= National Tropical Botanical Garden}}</ref> Molti polineasiani, poi, usano i fiori, disposti in piccole bacinelle d'acqua, per profumare le loro case, e collane di fiori di Tiaré vengono spesso offerte ai turisti come gesto di benvenuto. Inoltre, nell'antica cultura tahitiana il fiore di Tiaré, portato sopra l'orecchio destro, indicava una fanciulla nubile, mentre portato all'orecchio sinistro segnalava che la giovane era fidanzata o sposata.<ref name="erbo" />
 
=== Olio di cocco ===
{{Vedi anche|Olio di cocco}}
[[File:Cocos nucifera - Köhler–s Medizinal-Pflanzen-187.jpg|thumb|Una palma da cocco con, in evidenza, la struttura della drupa.]]
La [[Cocos nucifera|palma da cocco]] è la pianta maggiormente utilizzata nelle isole polinesiane, enasce in zone calde come in [[Asia]], nelle[[Africa]] e [[America Latina]]. Nelle sue oltre 80 [[Varietà (biologia)|varietà]], ricopre un totale di circa {{M|610|ul=km2}} di terreno. In condizioni favorevoli, la palma da cocco comincia a dare frutti a partire dal suo sesto anno di vita, arrivando a produrre all'incirca 60 [[Cocos nucifera#Frutti|noci di cocco]] all'anno da decimo al settantesimo anno di vita.<ref name="copra">{{Cita web|titolo= The Coprah industry in Polynesia|data=7 agosto 2013|accesso=22 aprile 2020|url=https://www.thetahititraveler.com/the-coprah-industry-in-polynesia/|editore= The Tahiti Traveler}}</ref>
 
Per quanto riguarda la produzione dell'olio di cocco in Polinesia, quando le [[Drupa|drupe]], pesanti all'incirca 1&nbsp;kg, cadono dalla palma, esse vengono raccolte e aperte a colpi di ascia per estrarne il [[Cocos nucifera#Semi|seme]], circodatocircondato dal durissimo [[endocarpo]] del frutto. Dopo aver diviso il due il seme, le due metà vengono messe in tradizionali capanne di legno dal tetto scorrevole, dove sono esposte al sole di giorno e coperte di notte o durante i giorni di pioggia, perché la [[copra]] si essicchi e, dopo circa una settimana, quando ha perso più del 90% della sua umidità, questa viene rimossa e spezzettata.
 
A questo punto, i frammenti di copra vengono messi all'interno di sacchi in fibra naturale e vengono portati all'unico mulino presente sull'isola di Tahiti, dove vengono ridotti in una finissima farina di cocco. Questa viene poi scaldata a 125&nbsp;°C e infine pressata per ottenere olio di cocco grezzo. In un'ultima fase, quest'ultimo viene sottoposto a un processo di raffinazione in cui vengono rimosse le impurità per ottenere la qualità richiesta e quindi immagazzinato in fusti.<ref name="copra"/>
 
L' olio di cocco si presenta in varie consistenze, secondo la temperatura, infatti sopra i 20 gradi l'olio di scioglie e diventa liquido mentre quando la sua temperatura si trova al di sotto dei 20 gradi questo di solidifica. Stesso discorso per l'olio di monoï, per poterlo utilizzare allo stato liquido basterà semplicemente scaldarlo fra le mani o passarlo qualche secondo sotto l'acqua calda. l'olio di cocco può essere composto fino al 90% da acidi grassi saturi come l'acido laurico, [[acido caprico]], [[acido caprilico]], [[acido capronico]]. Grazie proprio alla presenza dell'acido laurico contiene proprietà [[antivirale]], [[antibatteriche]] e [[Antifungini|antifunginie,]] mentre grazie alla presenza della [[vitamina E]] contiene proprietà [[Antiossidante|antiossidanti]]. L' olio di cocco di alta qualità, quindi puro, si ottiene grazie alla [[spremitura]] a freddo senza l'aggiunta di altri ingredienti o profumi. La spremitura a freddo è molto importante poiché riesce a non alterare le proprietà benefiche di tale prodotto. L'olio di cocco si ottiene facendo essiccare la mandorla della noce di palma da cui poi viene estratto l'olio.<ref name="Olio di cocco">{{Cita web|url=https://www.cure-naturali.it/enciclopedia-naturale/rimedi-naturali/erboristeria/olio-di-cocco.html|titolo=Olio di cocco|lingua=it}}</ref>
{| class="wikitable"
|+Composizione chimica dell'olio di cocco
|Energia
|287 Kcal
|-
|Carboidrati
|0 g
|-
|Proteine
|0g
|-
|Grassi
|100 g
|-
|Di cui saturi
|86,50 g
|-
|Monoisaturi
|5,80 g
|-
|Polinsaturi
|1,80 g
|-
|Vitamina E
|0,09 mg
|}
<ref name="FoodData Central">{{Cita web|url=https://fdc.nal.usda.gov/index.html|titolo=foodData central|lingua=en}}</ref>
 
[[File:Noci_di_Cocco_-_panoramio.jpg|link=https://it.wikipedia.org/wiki/File:Noci_di_Cocco_-_panoramio.jpg|334x334px|palma di cocco]]
<br />
 
== Burro di Monoï ==
Il burro di monoï ha una consistenza come la pasta di cera ed il suo colore è fra il bianco e l'avorio, non contiene odore e nemmeno sapore. Fonde tra una temperatura di 34 gradi e 30 gradi.
{| class="wikitable"
|+
!Stato fisico
!Indice
|-
|iodio
|o,3 g / 100g
|-
|acido
|5 mg / g
|-
|sapone
|258 mg KOH
|-
|perossido
|inferiore a 1 meq O 2 / kg
|}
<ref name="Olio di Monoi2">{{cita web|url=https://patents.google.com/patent/EP1603528A1/en?oq=monoi+oil|titolo=Olio di Monoi}}</ref>
 
Inoltre non contiene germi mesofili aerobici, muffe e lieviti. Sia burro di monoï che olio di monoï contengono una leggera quantità di insaponificabili che contengono [[fitosteroli]].
 
Le sue proprietà sono idratanti come come l'olio di monoï ma a differenza si esso, si stende molto più facilmente grazie alla sua consistenza solida e quindi non particolarmente oleosa. Uno dei vantaggi più importanti che il burro di monoï è il fatto che non diventa rancido e quindi non emana cattivo odore con il tempo. Grazie alla sua consistenza, può essere utilizzato per la realizzazione di prodotti cosmetici o utilizzato da solo, come prodotto puro. Il burro di monoï si produce dall'idrogenazione catalitica del monoï.
 
Proprietà:
 
* idratanti;
 
* ammorbidenti;
* leviganti;
* riparatrici;
* protrettrici.
 
== Composizione ==
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La parte insaponificabile che rappresenta il restante 0,5-1% è composta, tra le altre cose, da [[tocoferolo]] ([[vitamina E]]).
 
<br />
 
== Proprietà ==
Le principali proprietà che quest’ olio sono:
 
* Idratanti;
* Lenitive;
* Nutritive, grazie anche al naturale potere dell’olio di cocco;
* Riequilibranti. Riesce e riparare tutte quelle parti danneggiate a causa degli agenti atmosferici, tipo il sole, salmastro e cloro;
* Rigeneranti. L’acido laurico, contenuto nell’olio di cocco, rigenera la fibra capillare e la protegge dallo stress e dai traumi causati dal passaggio delle spazzole, dal calore del phon e delle piastre;
* Antinfiammatorie su pruriti ed irritazioni;
* Rafforzanti. Rafforza il sistema immunitario per la componente di acido laurico, palmitico e oleico;
* Risanatrici anche delle parti più secche per l’alta presenza di vitamina E;
* Rasserenanti, poiché grazie al suo profumo esotico ed afrodisiaco porta serenità e calma anche alla mente.
 
L’olio di monoï essendo naturale e soprattutto non nocivo può essere utilizzato anche sulle pelli più delicate e sensibili.
 
Le proprietà del monoï sono state riconosciute nell'aprile del 1922 grazie al decreto n. 92-340 il quale ne garantisce l'autenticità e la qualità. <ref name="Olio di Monoi3">{{cita web|url=https://patents.google.com/patent/EP1603528A1/en?oq=monoi+oil|titolo=Olio di Monoi}}</ref>
 
== Usi comuni ==
Recenti studi hanno mostrato che l'olio di Monoimonoï è ricco di [[salicilato di metile]], un [[Esteri|estere]] utilizzato come [[Vasodilatazione|vasodilatatore]] cutaneo nel trattamento del dolore muscolare e articolare,<ref>{{Cita pubblicazione | url=https://www.tandfonline.com/doi/abs/10.1080/10412905.1992.9698082|rivista = Journal of Essential Oil Research | titolo = Volatile Constituents of the Flower Concrete of Gardenia taitensis DC|pp=335-343|nome=Angélina |cognome=Claude-Lafontaine| anno = 1992 | volume = 4| cognome2= Raharivelomanana |nome2= Phila |cognome3= Bianchini |nome3= Jean-Pierre|cognome4= Schippa |nome4= Christine |cognome5= Azzaro |nome5= Marcel |cognome6= Cambon|nome6= Aimé|accesso=22 aprile 2020}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione | rivista = BMJ | doi = 10.1136/bmj.38040.607141.EE | titolo = Systematic review of efficacy of topical rubefacients containing salicylates for the treatment of acute and chronic pain | anno = 2004 | cognome = Mason | nome = L. | volume = 328 | numero = 7446 |p= 995 |pmid= 15033879 |cognome2= Moore |nome2= R. A. |cognome3= Edwards |nome3= J. E. |cognome4= McQuay |nome4= H. J. |cognome5= Derry |nome5= S. |cognome6= Wiffen |nome6= P. J.| pmc = 404501 }}</ref> e di [[tocoferolo]], talvolta chiamato anche "vitamina E", un nutriente vitaminico essenziale e vitale per l'uomo, un potente antiossidante liposolubile che limita la formazione di [[radicali liberi]], fra le maggiori cause dell'invecchiamento della pelle.<ref>{{Cita pubblicazione | url=https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/B012227055X002637|rivista = Encyclopedia of Food Sciences and Nutrition | titolo = Coconut Palm|pp=1464-1475|nome=J. J.|cognome=Lal | anno = 2003| edizione= 2| cognome2= Sreeranjit Kumar|nome2= C. V.|cognome3= Indira|nome3= M.|accesso=22 aprile 2020}}</ref>
 
Sulla pelle:
Oggi l'olio Monoi trova diversi usi cosmetici:
 
* Idratazione della pelle - applicare un po’ di olio di Monoi sulla pelle, dopo aver fatto la doccia o il bagno, permette all'olio di penetrare nella pelle e idratare l'[[epidermide]] rendendola più elastica.
l'olio di monoï è principalmente utilizzato nella vita quotidiana come cosmetico o prodotto naturale per curare corpo, unghie, peli ecc. Lo si può trovare nelle creme, negli shampoo e anche nei dopo sole per idratare la pelle e ravvivare l'abbronzatura . Non lo si può utilizzare come solare perché il monoï non contiene fattore di protezione e dunque potrebbe causare sgradevoli reazioni. Esistono comunque solari che contengono il monoï poiché al suo interno viene aggiunto il [[filtro solare]] di protezione. inoltre può essere utilizzato sulle scottature, riesce a prevenire la comparsa delle rughe e a trattare eventuali smagliature poiché lascia la pelle idrata ed elastica nel corso del tempo. Infatti, viene considerato un' antiossidante naturale che riesce a tonificare e rigenerare la pelle anche nel suo colorito. Per la sua consistenza molto oleosa e quindi grassa, può essere utilizzato come struccante viso. <ref name="Monoi">{{Cita web|url=https://www.beautytester.it/skin-care/olio-di-monoi/83719|titolo=Monoi|lingua=en}}</ref>
* Doposole - la sua applicazione ha un effetto [[Farmaco antalgico|lenitivo]] per le scottature solari.
 
* Abbronzante - la sua applicazione su pelli già brune o comunque già lievemente abbronzate permette di ottenere un'[[abbronzatura]] omogenea.
Sui capelli:
* Impacco per capelli - il suo utilizzo nella preparazione di impacchi da mantenere sui capelli per circa 30 minuti prima del seguente lavaggio ha un effetto coadiuvante nella riparazione del [[capello]] e dona lucentezza alla chioma.
 
* Olio per massaggi - si può utlizzare ddopo essere stato scaldato tra le palme delle mani. L'antico massaggio polinesiano praticato con l'olio di Monoi prende il nome di "Taurumi" ed era anche dagli sciamani tahitiani per calmare i bambini.<ref name="corri"/><ref name="altre"/>
Viene inoltre utilizzato anche per i capelli, poiché grazie alle sue proprietà riesce a rigenerare, nutrire e proteggere la fibra capillare. Ideale anche da utilizzare sui capelli per ridurre i danni causati da [[agenti atmosferici]], come [[cloro]] e salsedine, o phon e piastre, infatti viene utilizzato anche come termo protettore dal calore. Utile anche per ridurre la [[forfora]] ed il prurito che essa causa, diminuendo inoltre l'eccesso di [[sebo]]. L'olio di monoï è usato moltissimo dalle donne tahitiane nella loro routine di bellezza poiché con anche solo qualche goccia di monoï riescono ad avere capelli curati e perfetti e allo stesso tempo morbidi, profumati e lucenti.<ref name="Monoi" />
 
== Note ==
<references/>
 
== Voci correlate ==
 
* [[Olio di cocco]]
* [[Olio vegetale]]
* [[Gardenia]]
{{Portale|botanica}}