Dan Halutz: differenze tra le versioni

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|Data_di_nascita = 7 agosto [[1948]]
|Nato_a = [[Tel Aviv]]
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|Forza_armata = {{simbolo|Flag of the Israeli Air Force.svg|21}} [[Heyl Ha'Avir]]
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|Anni_di_servizio = 1966 - 2006
|Grado = [[Tenente generale]]
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{{simbolo|Lebanon war ribbon.svg|30}} [[Guerra del Libano (1982)|Guerra del Libano <small>(1982)</small>]]<br />
{{simbolo|Lebanon2ribon.svg|30}} [[Guerra del Libano (2006)|Guerra del Libano <small>(2006)</small>]]
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}}
{{Bio
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== Biografia ==
Halutz nacque da famiglia [[Mizrahì]] con origini in [[Iraq]] a [[Iran]]<ref>{{cita web|url=http://www.wealthdaily.com/articles/japan-iran-los+angeles/307|titolo=Cultural Crossover on a Sword's Edge|autore=Sam Hopkins|editore=Wealth Daily|data=28 febbraio 2007|accesso=19 dicembre 2013|lingua=en|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131219014809/http://www.wealthdaily.com/articles/japan-iran-los+angeles/307|dataarchivio=19 dicembre 2013|urlmorto=sì}}</ref>. Ha ottenuto una laurea in [[economia]] presso l'[[Università di Tel Aviv]], una seconda presso la [[Harvard Business School]]<ref>{{cita web|url=http://www.thejc.com/lifestyle/lifestyle-features/43710/interview-dan-halutz|titolo=Interview: Dan Halutz|autore=Jenni Frazer|editore=[[The Jewish Chronicle]]|data=13 gennaio 2011|lingua=en}}</ref>.
 
== Carriera militare ==
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Tra i principali contributi di Halutz all'ammodernamento delle forze armate israeliane, il più rilevante consiste nell'aver migliorato il coordinamento con lo Shabak al fine di poter mettere in opera i cosiddetti ''[[Omicidi mirati israeliani|omicidi mirati]]'' ai danni di [[Terrorismo palestinese|militanti palestinesi]], pochi minuti dopo le informazioni ricevute dai servizi segreti.
 
La notte del 23 luglio [[2002]], un [[General Dynamics F-16 Fighting Falcon|F-16]] della IAF sganciò una bomba da una tonnellata su un edificio residenziale a [[Gaza]], con l'obiettivo di uccidere il militante di [[Hamas|Ḥamās]] [[Salah Shahada]]. L'edificio era situato all'interno di un quartiere densamente abitato e il bombardamento ebbe come conseguenza la morte di decine di civili, tra cui molti bambini<ref>{{cita news|url=https://edition.cnn.com/2002/WORLD/meast/07/23/hanna.gaza.otsc/|titolo='Utter devastation' in Gaza City|lingua=en|autore=Mike Hanna|editore=[[CNN]]|data=23 luglio 2002|accesso=22 dicembre 2013}}</ref>. Il [[Primi ministri di Israele|primo ministro di Israele]] [[Ariel Sharon]] definì l'operazione "uno dei nostri più grandi successi", salvo ritrattare successivamente affermando che "se avessi saputo degli esiti, avrei fatto posporre l'assassinio"<ref>{{cita news|url=http://www.slate.com/articles/news_and_politics/international_papers/2002/07/israel_hits_and_misses.html|titolo=Israel Hits and Misses|autore=June Thomas|editore=[http://www.slate.com/ slate.com]|data=26 luglio 2002|lingua=en|accesso=22 dicembre 2013|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121022082616/http://www.slate.com/articles/news_and_politics/international_papers/2002/07/israel_hits_and_misses.html|dataarchivio=22 ottobre 2012}}</ref>. Hamas reagì interrompendo la tregua agli attacchi verso i civili<ref>{{cita web|url=https://www.commondreams.org/headlines.shtml?/headlines02/0725-04.htm|titolo=Israeli Attack Ruins Deal to End Suicide Bombings|autore=Justin Huggler|editore=[https://www.commondreams.org/ commondreams.org]|data=25 luglio 2002|lingua=en}}</ref>, armando l'[[attacco suicida]] del 31 luglio contro l'università di Gerusalemme, uccidendo 7 civili.
 
Oltre la condanna da parte della comunità internazionale, Halutz fu duramente criticato da esponenti di [[sinistra (politica)|sinistra]] della Knesset. Centristi ed esponenti di [[Destra (politica)|destra]] difesero invece l'operato di Halutz, che fu proposto come vice-capo di stato maggiore generale. I primi presentarono una petizione alla [[Corte Suprema di Israele]], chiedendo il ritiro della nomina. Nel [[2005]] la Corte Suprema respinse infine la petizione, in seguito alle chiarificazioni presentate da Halutz circa l'episodio dell'assassinio di Shahada<ref>{{cita web |url=http://www.yeshgvul.org.il/news/?id=0216ff1253e3b13f65d08317480d628e |titolo=יש דברים שאנשים הגונים לא עושים |editore=[[Yesh-Gvul]] |data=18 novembre 2011 |accesso=11 ottobre 2011 |lingua=he |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20060203142536/http://www.yeshgvul.org.il/news/?id=0216ff1253e3b13f65d08317480d628e |dataarchivio=3 febbraio 2006 }}</ref>.
 
=== Ordine di bombardare edifici civili ===
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Il 15 agosto 2006 fu resa pubblica la vendita del proprio portafoglio di investimenti da parte di Halutz tre ore dopo il rapimento dei due soldati israeliani nel corso dell'[[attacco di Zar'it-Shtula]], l'episodio che diede origine alla [[guerra del Libano (2006)|guerra del Libano del 2006]]. Sebbene l'operazione finanziaria fosse tecnicamente legale e ristretta ai soli membri del gabinetto (per mezzo di ''[[blind trust]]''), il revisore contabile di Stato Micha Lindenstrauss ne aveva proposto l'estensione anche agli ufficiali di alto rango.
 
In seguito allo scandalo molti esponenti della Knesset avevano chiesto le dimissioni di Halutz. Il 17 agosto lo stesso Halutz aveva respinto ogni richiesta di dimissioni dichiarando che le pubblicazioni erano "deboli e tendenzionse". Halutz ammise tuttavia di aver venduto l'equivalente di 21.500 [[euro]] in [[Azione (finanza)|azioni]] nelle tre ore seguenti il rapimento da parte di [[Hezbollah]] ma dichiarò che la vendita non era correlata con lo scoppio del conflitto libanese, criticando inoltre la diffusione di informazioni finanziarie personali<ref>{{cita news|url=http://ricerca.gelocal.it/gazzettadireggio/archivio/gazzettadireggio/2006/08/17/EA2PO_LA403.html|titolo=Ma Gerusalemme non festeggia|autore=|editore=[[Gazzetta di Reggio]]|data17 agosto 2006|accesso=22 dicembre 2013}}</ref><ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/2006/agosto/19/Protagonisti_scandali_co_9_060819015.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2006/agosto/19/Protagonisti_scandali_co_9_060819015.shtml|dataarchivio=pre 1/1/2016|titolo=Protagonisti & scandali|editore=[[Corriere della Sera]]|data=19 agosto 2006|accesso=22 dicembre 2013}}</ref>.
 
== Onorificenze ==