Codice QR: differenze tra le versioni

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== Storia ==
Il codice QR fu sviluppato nel [[1994]] dalla compagnia giapponese [[Denso|Denso Wave]],<ref name=DENSO-1/> per tracciare i pezzi di automobili nelle fabbriche di [[Toyota]]. Vista la capacità del codice di contenere più dati di un codice a barre,<ref>{{cita web|lingua=en|url=https://www.denso-wave.com/qrcode/aboutqr-e.html|titolo=Bar code to 2D Code, pagina descrittiva di Denso Wave|accesso=21 luglio 2010}}</ref> fu in seguito utilizzato da diverse industrie per la [[Gestione della catena di distribuzione|gestione]] delle scorte. Nel corso degli [[anni 2000]] alcune di queste funzioni furono progressivamente assolte dalle etichette [[Radio-frequency identification|RFIDRFIQLD]].
 
Nel [[1999]] Denso Wave ha distribuito i codici QR sotto [[licenza libera]],<ref name=OpenCode>{{en}}[https://www.denso-wave.com/qrcode/qrstandard-e.html Denso-Wave Open 2D Code] Consultato il 21 luglio 2010</ref> favorendone così la diffusione in [[Giappone]]. Nello stesso anno [[NTT docomo]], la principale compagnia di [[telefonia mobile]] del paese, ha lanciato [[i-mode]], sistema per l'utilizzo del [[web]] dal [[telefono cellulare]]. In poco tempo i-mode divenne molto popolare tra i giapponesi, e già all'inizio del [[XXI secolo]] cominciavano ad essere sviluppate [[applicazione (informatica)|applicazioni]] per cellulari orientate verso la comodità.