Utente:Gioval/Sandbox: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Gioval (discussione | contributi)
Gioval (discussione | contributi)
Nessun oggetto della modifica
Riga 3:
Si tratta una strategia alternativa che crea filiere indipendenti dalla grande distribuzione, basate sulla produzione locale, in cui si riducono gli intermediari della catena del cibo e le distanze che il cibo stesso percorre.<ref name="FONTE 1">{{Cita|FONTE 1}}.</ref> Questo contribuisce al rafforzamento delle economie locali e favorisce il progresso nel campo delle produzioni sostenibili.
 
Il termine ‘corta’"corta" si riferisce a tre dimensioni:
* prossimità geografica: misurata come distanza fisica tra chi produce e chi consuma
* prossimità sociale: suggerisce un rapporto di fiducia e solidarietà tra produttore e consumatore, che condividono tradizioni e identità territoriali
* prossimità economica: gli scambi di mercato sono circoscritti all’internoall'interno di un territorio.<ref name="FONTE 8">{{Cita|FONTE 8}}.</ref>
 
== L'importanza strategica della filiera corta ==
Riga 14:
In merito alla distribuzione del valore lungo la filiera e, in particolare, dei prezzi dei prodotti al consumo, le filiere corte:
* possono ridurre i costi complessivi di produzione e distribuzione del cibo attraverso la riduzione dei chilometri percorsi dal cibo e del numero di passaggi di intermediazione;
* rappresentano un’alternativaun'alternativa ai canali distributivi dominanti, e quindi possono contribuire ad evitare gli squilibri di potere contrattuale lungo la filiera;
* possono consentire l’accessol'accesso al mercato a categorie di produttori e a tipologie di prodotti che difficilmente possono accedere ai canali distributivi più moderni;
* facilitano il passaggio di informazioni tra produttori e consumatori, consentendo al prezzo che si forma sui mercati di tenere meglio in considerazione le caratteristiche dei processi produttivi e gli effetti sociali e ambientali;
*promuovono una revisione degli stili di produzione e di consumo tipici del mercato convenzionale, puntando all'innovazione del sistema
Riga 21:
I Mercati esistenti seguono criteri molto diversi tra loro per valutare il prezzo:
* da un lato affrontano il tema del prezzo giusto da un punto di vista strettamente economico: benefici economici che produttori e consumatori possono trarre dall'accorciamento della filiera
* dall’altrodall'altro lato, considerano anche i benefici sociali e ambientali generati da un sistema “alternativo”alternativo di produzione e consumo. Questo approccio porta a dare maggiore risalto agli aspetti relativi alla comunicazione dei “valori”valori del prodotto e al tema del costo (sociale) di produzione.
 
Entrambi gli approcci possono essere funzionali ai diversi obiettivi che gli organizzatori e partecipanti dei mercati dei produttori agricoli possono porsi.<ref name="FONTE 9">{{Cita|FONTE 9}}.</ref>
 
=== Fattori determinanti per l'imprenditore che influiscono sulla scelta di utilizzazione del canale corto ===
Il canale corto, dal lato dell’agricoltoredell'agricoltore, favorisce la riduzione dei costi di produzione:
 
* il rispetto della stagionalità dei prodotti, permette di limitare l’uso dell’energia necessaria
Riga 41:
* la garanzia di qualità e freschezza dei prodotti
* la possibilità di rapportarsi direttamente con i produttori
* la volontà di sostenere l’economial'economia locale
* l'aspetto ambientale: il minore inquinamento, il risparmio di energia e la difesa dell’ambiente legati al consumo dei prodotti locali (cibo “aa chilometro zero”zero, minore utilizzo di packaging, spesso prodotti biologici ottenuti per definizione con minore uso di input chimici)
* l'aspetto socio-culturale: è un'occasione per riscoprire il mondo rurale e quindi salvaguardare le tradizioni la cultura enogastronomica del territorio<ref name="FONTE 2" />
 
Riga 48:
Principali differenze:
*Nella concezione classica di mercato il bene della collettività è più marginale. Nel caso della filiera corta, invece, il mercato fa riferimento a sistemi alimentari più etici: il consumatore ha una visione più ampia che lo induce a rivalutare i consueti comportamenti di consumo.<ref name="FONTE 6">{{Cita|FONTE 6}}.</ref>
* nella filiera lunga l’offertal'offerta alimentare è ampia e di qualità standardizzata, mentre nella filiera corta si vendono pochi prodotti ma di elevata qualità<ref name="FONTE 2" />
* la filiera lunga prevede dei circuiti lunghi, cioè vari intermediari e lunghi tragitti di percorrenza<ref name="FONTE 5">{{Cita|FONTE 5}}.</ref>, mentre la filiera corta riduce al minimo gli intermediari ed è basata sui rapporti personali<ref name="FONTE 2" />
* dal punto di vista dell’impatto economico, i vantaggi della filiera corta rispetto alla lunga sono: valore trattenuto nel territorio e prezzi più contenuti
Riga 61:
==Tipologie==
=== Farmers market ===
Si tratta di mercati organizzati dagli agricoltori in collaborazione con le istituzioni locali, che vengono aperti per rispondere ad una domanda specifica dei consumatori.<ref>{{Cita|Davide Marino}}.</ref>. In Europa, il modello dei farmers market è stato importato dagli Stati Uniti intorno agli anni Novanta. Rispetto alle esperienze estere, nel nostro paese sembra emergere un’enfasiun'enfasi al sostegno del canale focalizzato sui prodotti tipici locali, che aiutano a conoscere il territorio circostante e a far crescere il turismo.<ref name="FONTE 2" />
 
===GAS (Gruppi di Acquisto Solidale)===
Riga 68:
Molti produttori agricoli, per avvicinarsi ai consumatori finali senza intermediari, non si limitano alla semplice vendita in azienda dei propri prodotti ma hanno attivato altri canali di commercializzazione, come la consegna a domicilio di cassette con la spesa della settimana, che variano nelle dimensioni e nei contenuti secondo le preferenze dei consumatori.<ref name="FONTE 3" />
===Community-supported agriculture (Csa)===
Le community-supported agriculture (Csa), costituiscono una forma diretta di partenariato commerciale tra uno o più agricoltori e un gruppo di consumatori. Questi ultimi garantiscono una parte del bilancio operativo legato all’attività agricola, attraverso l’abbonamento a una o più “quote”quote del raccolto della stagione sottoscritto al principio dell’annatadell'annata agraria, assumendo così, assieme al coltivatore, alcuni dei costi e dei rischi dell’attività agricola stessa.<ref name="FONTE 3" />
===Vendita diretta in azienda: varianti===
Alcune tipologie di aziende hanno cominciato a sperimentare nuovi modi, più diretti e indipendenti, di proporre i propri prodotti sul mercato, con lo scopo di valorizzarne le particolarità (Raffaelli et al., 2009). Le esperienze di vendita diretta aziendale sono quindi diversificate:
* valorizzazione del prodotto in quanto unico e irriproducibile, riuscendo a proporlo sul mercato “fuori"fuori dagli standard”standard".
* cooperazione di realtà piccole, poco accessibili che operano in presenza di oggettive difficoltà ambientali - climatiche, geografiche, logistiche
* vendita dei propri prodotti di aziende dedite soprattutto all’agricoltura sociale e all’inserimentoall'inserimento al lavoro di persone svantaggiate
* diversificazione dell’attivitàdell'attività agricola con l’inserimento di iniziative didattiche, ristorazione e ricezione turistica.<ref name="FONTE 3" />
 
==Riferimenti normativi==