Utente:Luxlucis3110/Sandbox: differenze tra le versioni

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[[Marco Fabio Quintiliano|Quintiliano]], citando Catone, sosteneva che l’oratore dovesse essere "''vir bonus dicendi peritus"'', poiché alla base della decadenza dell’oratoria, c’era una decadenza morale, causata anche dalla trascuratezza dei genitori e soprattutto dall’ignoranza dei maestri.
 
Dunque c'era chi metteva in luce l'insufficienza dell'intero sistema basato su esercitazioni fittizie e quindi non adatto a preparare bene l'oratore al suo mestiere, e c'era chi incolpava i maestri sempre più incompetenti e poco preparati .
 
<nowiki>{{cita libro |autore1=Giacinto Agnello |autore2=Arnaldo Orlando | editore=Palumbo | anno=2015 | titolo=Uomini e voci dell'antica Roma vol.3 }}</nowiki>
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<nowiki>{{cita libro | Gianni </nowiki>'''| Korinthios| Lisia: Per l'uccisione di Eratostene | ''2005'' | Simone per la scuola| ''Napoli'''''<nowiki>}}</nowiki>
 
== La seconda sofistica ==
I neosofisti erano oratori cresciuti nelle scuole di retorica, le cui tematiche spesso riguardavano motivi occasionali o argomenti insoliti (per poter attirare l'attenzione del pubblico). La loro formazione era caratterizzata dai μελέται, ovvero da esercitazioni scolastiche che gli garantivano spesso molto successo e ricchi guadagni. Questo tipo di oratoria epidittica imitava i grandi autori attici del IV secolo a.C. (soprattutto Platone e Demostene).