Utente:MRosse01/Sandbox: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m correzione di alcune parole
mNessun oggetto della modifica
Riga 18:
 
== Ubicazione ==
La casa natale di Leonardo, distante pochi chilometri dal borgo del paese, si trova nella frazione a nord del Comunecomune di Vinci chiamata Anchiano. Si trova sulle pendici del Montalbano a circa 200 metri sopra il livello del mare, ed è definita dai corsi d'acqua di Balenaia e delle Quercete, che, ai tempi di Leonardo, alimentavano i diversi mulini sparti per il territorio.
 
Già dal primo catasto fiorentino del 1427, ad Anchiano, abbiamo notizia dell'esistenza di ben nove fabbricati, aventi piccoli e grandi appezzamenti di terreni coltivati.
Riga 24:
Ci sono stati innumerevoli dibattiti sul luogo effettivo di nascita di Leonardo, tuttavia, dopo anni di ricerca, si è potuto stabilire con certezza che il luogo effettivo era proprio nella medesima frazione di Vinci.
Nel 1470 Ser Tomme, in un documento cartaceo, descrive la sua proprietà:
{{Citazione|Uno poderetto posto nel Comunecomune di Vinci luogo detto Anchiano con chase da lavoratore e Infrantoio et cholombaia sanza colombi corte et orti et terre lavoratie ulivate vignate et fructate boscate et sode fra sua vochaboli et chonfini apartenenti a detto poderetto el quale tenne Inpegno set lodovico di sel duccio da samminiato ...|[[Ser Tomme di Marco di Tommaso da Isola]], 1470}}
 
Questa descrizione coincide con le parole di Ser Piero da Vinci, padre di Leonardo, che nel 1495 descrive la sua dimora come:
Riga 39:
 
La famiglia “da Vinci” non aveva possessi nella località di Anchiano. Ser Tomme di Marco di Tommaso dall’Isola nel 1479 donò le sue proprietà (compresa la casa) al Convento dei Frati dei Servi di Maria di Firenze in cambio di un vitalizio, dando la possibilità nel 1482 circa a ser Piero da Vinci di comperarla. Fu solamente allora che la facciata fu ornata del grande stemma in pietra ancora presente della famiglia ”da Vinci”. Nel restauro del 1952 lo stemma fu collocato nella sala interna per ragioni di conservazione, lasciando all’esterno una copia.
La casa passò negli anni a seguire ai discendenti di ser Piero da Vinci, fino a che nel 1624 Guglielmo da Vinci, nipote di Guglielmo fratello carnale di Leonardo, frate nel convento di S. Lucia presso Firenze, lasciò i suoi beni al suddetto convento. Nel 1629 passò per una permuta ai beni della corona granducale di Toscana e da questa nel 1645 al conte Francesco Antonio da Bagnano, i cui discendenti, i Masetti da Bagnano, la tennero sino al 1932 per passare successivamente al conte Giovanni Rasini di Castel Campo che acquistò la struttura per destinarla al restauro e alla memoria collettiva del genio Leonardo. Il conte donò il fabbricato al Comunecomune di Vinci il 10 Ottobre 1950. <ref name="Cianchi"> {{cita libro|autore=[[Renzo Cianchi]]|titolo=La casa natale di Leonardo (Estratto da ”Università Popolare„ n. 9-10), Settembre-Ottobre 1960}} </ref>
 
== Restauro ==
Prima che il fabbricato venisse donato al Comunecomune di [[Vinci]], venne fatta una precisa descrizione e valutazione dell’immobile contenuta nella “Perizia estimativa ” del 1949 redatta dal geometra Guido Bigi per conto del conte Giovanni Rasini. Nella perizia, la casa viene descritta in buone condizioni generali, ma in cattivo stato di manutenzione a seguito dei danni causati dal passaggio della [[seconda guerra mondiale]]. Nella descrizione vengono citati i pavimenti logorati, le spesse mura con l’intonaco vecchio, le pareti interne scolorite e gli infissi assai vetusti, alcuni sprovvisti di vetro. Tra le due parti dell’edificio, sicuramente la casa colonica era in migliore stato di conservazione, soprattuto per quanto riguarda la copertura stessa che aveva solamente qualche buca data dalle azioni belliche. Mancavano dunque delle caratteristiche necessarie per considerarla casa di civile abitazione, sia per la distanza dai principali centri abitati, sia per il costo dell’intero lavoro di ristrutturazione.[[File:Escut de la Casa natal de Leonardo.JPG|miniatura|Copia dello stemma della famiglia da Vinci|256x256px]]
 
I restauri furono eseguiti dalla Soprintendenza ai monumenti di Firenze sulla guida dell’architetto [[Giulio Ulisse Arata]] membro del Comitato Nazionale per le Onoranze.