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3) L'isolamento
L'isolamento può dipendere da noi stessi (una scelta che molte persone decidono di fare per imparare a conoscere se stessi e per portare a termine le proprie ambizioni) oppure, in alcuni casi, siamo costretti dalla legge.
Quando una persona decide di sfidare la legalità la maggior parte delle volte viene carcerata cominciando così uno dei momenti più brutti della propria vita. All'inizio si condivide la propria cella con altre persone avendo così possibilità di dialogo e confronto. Quando però le regole non vengono rispettate (ad esempio un tentativo di fuga o mancanza di rispetto verso le autorità del posto), i detenuti vengono portati in quello che è il posto più disprezzato dai prigionieri: l'isolamento. William Brown, dopo aver tentato una rapina a mano armata, è stato arrestato e ha passato 16 anni nella stanza di isolamento, metà della sua vita. Il detenuto ha spiegato che è una stanza nella quale è presente solo una luce artificiale costantemente accesa (in quanto non ci sono finestre o sbarre), un solo materasso e un piccolo gabinetto, niente distrazioni. "La peggior parte", sostiene William, "è che non sai mai quando uscirai da questo limbo. Rimani lì solo con i tuoi pensieri e, a volte, può essere davvero terribile".
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