Il calice d'argento: differenze tra le versioni
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|titolo italiano= Il calice d'argento
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'''''Il calice d'argento''''' (''The Silver Chalice'') è un [[film]] del [[1954]] diretto da [[Victor Saville
== Trama ==
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A Gerusalemme Basilio viene ospitato da [[Giuseppe di Arimatea]], e viene incaricato di incidere i visi dei 12 apostoli e di Gesù sulla coppa d'argento: alcuni di questi apostoli sono ancora vivi, per gli altri dovrà basarsi sulle descrizioni fatte dagli altri apostoli. La figlia di Giuseppe, Debora, si innamora di Basilio, che però a sua volta è innamorato di Elena. Quest'ultima lavora come assistente di [[Simone Mago|Simone il Mago]], un mago che viene contattato da un gruppo di ribelli, chiamati Sicari, che lo convincono a far finta di essere in grado di fare miracoli, screditando così i cristiani e facendo entrare nuovi discepoli nel loro gruppo.
Basilio riesce ad incidere i 12 discepoli sul calice, ma non è in grado di rappresentare Gesù, in quanto non riesce ad immaginare il suo viso. Viene dunque incaricato di portare il calice a Pietro, a Roma. Prima di partire Debora dichiara il suo amore a Basilio, che però ammette di amare Elena.
Nel frattempo Simone il Mago incarica i suoi uomini di rubare il Gral, con l'intenzione di andare a Roma e sfidare Pietro, distruggendo il calice davanti ai suoi occhi
Gli uomini di Simone li raggiungono e rubano il Gral, approfittando del fatto che Basilio e Debora dormono separati
Scoprendo che Kester, l'ultimo testimone della sua adozione, ha una casa a Roma, Basilio si reca regolarmente a casa sua, in attesa che quest'ultimo torni dalla guerra. Un giorno viene raggiunto da Elena a casa di Kester, e Basilio le rivela che si era sposato con Debora. Nel frattempo torna il padrone di casa, che dice a Basilio che aveva un medaglione che provava la sua adozione, e che avrebbe testimoniato a suo favore.
Temendo di perderlo, Elena fa chiamare Basilio da Nerone, affinché crei una statua che lo raffiguri
Il giorno prima della dimostrazione Basilio riesce finalmente a raffigurare Gesù, e manda l'incisione a Pietro. Scopre che la moglie Debora si è giunta a Roma e che lo sta aspettando a casa di quest'ultimo, solo che non avendo ancora finito la statua di Nerone non può andare da lei. Capendo di amarla veramente, decide di raggiungerla il giorno dopo, approfittando della confusione generata dalla dimostrazione di Simone il Mago per fuggire senza farsi seguire dalle guardie, che in caso contrario avrebbero rischiato di trovare Pietro.
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Il giorno dopo Simone il Mago entra nella torre, ma ormai è impazzito ed è convinto di poter volare veramente. Rifiuta di prendere l'imbragatura offertagli da Elena con la quale avrebbe dovuto simulare il volo e si getta dalla torre. Nerone, dovendo soddisfare la folla che sperava di assistere ad un miracolo, costringe Elena a salire sulla torre e a tentare a sua volta il volo.
La folla, ancora inferocita, va a casa di Simone il Mago per
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