[[File:Monoi Fakarava.JPG|thumb|Un'esposizione di bottiglie di olio di Monoimonoi.]]
LIl '''monoi''' (in [[Lingua tahitiana|tahitiano]]: "olio profumato" o "olio sacro"), più comunemente, anche se impropriamente, noto come '''olio di Mono'i''', spesso in Italia identificato come '''olio di Monoi''' o '''olio di Monoï''' (dalla sua grafia in francese),<ref name="fra">{{Cita web|lingua=fr|editore=Tahiti Infos|url=https://www.tahiti-infos.com/25-ans-apres-sa-creation-l-appellation-d-origine-Monoi-de-Tahiti-est-elle-en-danger_a159550.html|accesso=22 aprile 2020|titolo=25 ans après sa création, l'appellation d'origine Monoï de Tahiti est-elle en danger?|data=1º aprile 2017}}</ref> è un [[Olio vegetaleOleoliti|oliooleolito]] profumato ottenuto facendo [[Macerazione#Tecnica farmaceutica|macerare]] dei [[Petalo|petali]] di [[Gardenia taitensis|gardenia tahitiana]] (meglio conosciuta come "fiore di Tiaré") nell'[[olio di cocco]], proveniente in particolare dal frutto della pianta di ''[[Cocos nucifera]]''.
L'olioIl di Mono'i, parola, quest'ultima, che in [[Lingua tahitiana|tahitiano]] significa "olio profumato",monoi è ampiamente utilizzato, sia nella sua forma liquida, in cui l'olio si presenta a temperature superiori a 24 °C, sia nella sua forma solida, dagli abitanti della [[Polinesia Francese]] come [[emolliente]] per la pelle e i capelli. A partire dalla seconda metà del Novecento, l'utilizzo di tale olio si è sempre più diffuso anche in [[Europa]] e negli [[Stati Uniti d'America]].<ref name="erbo">{{Cita web|editore=L'erboristeria.com|titolo=Tiarè (Gardenia tahitensis)|accesso=22 aprile 2020|url=https://www.lerboristeria.com/articoli/2011_06_tiare.php|nome=Marina|cognome=Multineddu}}</ref>
La suddetta diffusione ha portato alla comparsa di tipi di olio di Monoimonoi che, di fatto, sono solo un'imitazione dell'originale, il quale viene prodotto seguendo un rigido codice di realizzazione che supervisiona l'interno processo, dalla raccolta dei fiori di Tiaré, allo stoccaggio e alla spedizione del prodotto finito. IlNella 1ºPolinesia aprilesi 1992,trovano principalmente due monoi: il monoi tradizionale, detto "monoi de Mamas", prodotto ancora artigianalmente, e il "Monoïmonoi de Tahiti", il quale il 1º aprile 1992 ha ricevuto il [[Marchio di conformità|marchio]] di "[[Indicazione geografica]]" come "Monoï de Tahiti" e che è praticamente l'unico a essere esportato a fini di utilizzo nell'industria cosmetica.<ref name="monoi">{{Cita web|titolo=The Appellation of Origin|accesso=22 aprile 2020|url=http://www.monoi-institute.org/appellation_of_origin.html|editore=Institut du Monoi}}</ref>
== Storia ==
La data della prima realizzazione dell'olio didel Monoimonoi non ci è nota, tuttavia le sue origini possono essere fatte risalire ad almeno {{formatnum:2000}} anni fa, quindi all'epoca in cui l'attuale territorio della Polinesia Francese era abitato solo dagli indigeni, ossia il popolo [[Maohi]], considerato l'antenato di tutti i popoli [[Polinesia|polinesiani]]. I primi esploratori europei che arrivarono nelle isole polinesiane, incluso [[James Cook]], documentarono l'uso dell'olio didel Monoimonoi da parte dei nativi per scopi medicinali, cosmetici e religiosi. Si capisce quindi che tale olio avesse un importante ruolo nella vita degli indigeni polinesiani, letteralmente dalla loro nascita alla loro morte: con esso veniva infatti cosparso il corpo dei nuovi nati, in modo da mantenerne la pelle idratata durante la stagione calda e di impedire che si raffreddasse durante la stagione fredda, e sempre con esso veniva profumato il corpo dei morti per facilitarne il passaggio nell'[[Oltretomba|Aldilà]].
In particolare il gesto delle madri tahitiane si rifà alla leggenda della nascita del dio Tané, il dio tahitiano della bellezza. Secondo la leggenda, costui, figlio della dea Atéa, era nato senza forma, e così [[Ta’aroa]], il dio creatore supremo nella mitologia della Polinesia francese, in risposta alle preghiere di Atéa cucì una pelle per il piccolo utilizzando della pelle di squalo e di [[Manta birostris|manta]] e della scorza cocco e di altre piante tipiche di quei territori. Dopodiché, la madre cosparse il corpo di Tané di olio di Monomono'i, rendendolo l'essere più bello del mondo.<ref>{{Cita web|lingua=fr|url=https://www.routard.com/mag_evenement/329/monoi_here_la_semaine_du_monoi_a_tahiti.htm|titolo=Monoï Here: la semaine du monoï à Tahiti|editore=Routard|accesso=22 aprile 2020}}</ref>
Per quanto riguarda l'uso nelle cerimonie religiose degli antichi popoli polinesiani, che venivano celebrate nei [[marae]], una sorta di templi a cielo aperto, l'olio diil Monoimonoi era utilizzato dagli [[Sciamano|sciamani]] Mahoi e [[Maori]] per ungere oggetti sacri e purificare le offerte per le divinità. L'aggiunta di altre erbe all'olio dial Monoimonoi, poi, consentiva di creare unguenti dalla proprietà diverse a seconda dell'erba utilizzata; così, ad esempio, si pensava che olio didel Monoimonoi con l'aggiunta di ''[[ocimum gratissimum]]'', chiamato "miri" nelle isole del Pacifico, proteggesse dagli spiriti malvagi, mentre l'aggiunta di Rea Tahiti, ossia ''[[curcuma longa]]'', serviva a creare un unguento che proteggeva la pelle dagli effetti del sole. Nelle [[Isole Marchesi]], infine, l'humuei, uno speciale olio di Monoimonoi arricchito con piante profumate, viene ancora oggi utilizzato come una sorta di elisir d'amore per affascinare la persona amata.<ref name="altre">{{Cita news| rivista = [[La Stampa]] | titolo = Taurumi, rituale di benessere polinesiano|data=7 agosto 2018|accesso=28 aprile 2020|url=https://www.lastampa.it/mare/2018/08/07/news/taurumi-rituale-di-benessere-polinesiano-1.34037197}}</ref>
I navigatori polinesiani usavano invece l'olio diil Monoimonoi per proteggere il proprio corpo dal freddo, dal vento e dall'acqua salata durante le loro spedizioni in canoa, e anche oggi molti appassionati di [[surf]] e di [[Subacquea|attività subacquee]] utilizzano tale olio, la cui produzione a scopi commerciali è iniziate nel 1942, per gli stessi scopi. Infine, sin dall'antichità l'olio diil Monoimonoi veniva usato per ravvivare il colorito dei tatuaggi dei guerrieri.<ref name="corri">{{Cita news| rivista = [[Il Corriere della Sera]] | titolo = Olio di Monoi, Taurumi e tatuaggi: i rituali di bellezza a Le Isole di Tahiti|data=12 gennaio 2017|accesso=28 aprile 2020|url=https://viaggi.corriere.it/eventi/olio-monoi-tatuaggi-tahiti-native-adv/|nome=Sara|cognome=Bovi}}</ref>
== Ingredienti ==
L'olioIl di Monoimonoi ha una composizione naturale, che si ottiene grazie ai due ingredienti principali che sono, l’olio di cocco e i fiori di Tiaré. Per evitare che il prodotto diventi rancido e con un cattivo odore, senza comunque alterare la composizione del prodotto finale, vengono aggiunte ai sopraccitati ingredienti alcune cere di origine [[minerale]], [[vegetale]], [[animale]] o sintetica e burro vegetale, per un totale di circa il 10%.<br/>
Per poterlo utilizzare al meglio nei prodotti cosmetici, l'olioil di Monoimonoi viene spesso sostituito da burro di Monoi, ottenuto aggiungendo il [[burro di karité]] all'olio. In questo modo, la temperatura di fusione aumenta di 10°C, arrivando fino a 34°C.
=== Fiori di Tiaré ===
La ''[[gardenia taitensis]]'', comunemente nota come "fiore di Tiaré", è una pianta della famiglia delle [[Rubiaceae]]. Si tratta in particolare di un arbusto tropicale sempreverde che cresce poco sopra il [[livello del mare]] in cespugli alti solitamente poco meno di un metro. Le foglie della pianta sono di un lucido color verde scuro e hanno una lunghezza che varia dai 5 ai 16 cm, mentre i fiori sono [[Glossario botanico#S|simpetali]] e [[Actinomorfo|attinomorfi]], con petali di color bianco e dall'aspetto ceroso, lunghi dai 2 ai 4 cm, disposti a raggiera in un numero che varia da 5 a 9. Si ritiene che la pianta sia originaria della [[Melanesia]] e della Polinesia occidentale e che sia stata poi portata dai primi indigeni polinesiani nelle [[Isole Cook]], nelle isole della Polinesia Francese e forse anche nelle isole [[Hawaii]], dove i fertili terreni vulcanici e la temperatura minima che non scende mai sotto i 10 °C ne hanno permesso una facile coltivazione. Oggi il fiore della ''gardenia taitensis'' è il fiore nazionale della Polinesia francese e delle Isole Cook.<ref name="erbo"/><ref>{{Cita web|titolo= Gardenia taitensis|accesso=22 aprile 2020|url=http://cookislands.bishopmuseum.org/species.asp?id=6173|editore= The Cook Islands Natural Heritage Trust}}</ref>
I fiori di Tiaré destinati alla produzione di olio di Monoimonoi sono raccolti a mano quando sono ancora in boccio, ossia quando ancora non si sono aperti. Dopo la raccolta, i fiori vengono inviati all'impianto di produzione, dove viene loro tolto il [[Gineceo (botanica)|gineceo]] e dove vengono in seguito messi a [[Macerazione#Tecnica farmaceutica|macerare]] in olio di cocco raffinato per un minimo di 15 giorni. Passate le due settimane, tramite [[decantazione]] si separa un olio, che risulta particolarmente impregnato dell'intensa profumazione del fiore di Tiaré, che viene poi filtrato e addizionato con un antiossidante naturale, come l'[[Tocoferolo acetato|acetato di tocoferile]], o chimico, come la [[cumarina]] o il [[Butilidrossitoluene|BHT]], creando infine il prodotto chiamato "Monoï de Tahiti". In accordo agli standard imposti per il riconoscimento di ''[[Appellation d'origine contrôlée|Appellation d'origine]]'', nella produzione dell'olio didel Monoimonoi certificato deve essere utilizzato un minimo di 15 fiori di Tiaré per ogni litro di olio di cocco raffinato.
Oltre che per la produzione di olio di Monoimonoi, il fiore di Tiaré trova diversi usi nella vita quotidiana dei polinesiani. Presente nella farmacopea tradizionale tahitiana, il fiore è utilizzato in una serie di prepariazionipreparazioni adoperate per alleviare una serie di malattie comuni tra cui il [[raffreddore comune]], il mal di testa e le scottature solari.<ref>{{Cita libro|nome=W. Arthur |cognome=Whistler|anno=1992|titolo= Polynesian herbal medicine|accesso=22 aprile 2020|url=https://books.google.com/books?id=1RrbAAAAMAAJ&q=gardenia+taitensis&dq=gardenia+taitensis&hl=en&ei=hK-ZTPOiKYacsQOiodGpAw&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=6&ved=0CEUQ6AEwBTgU|editore= National Tropical Botanical Garden}}</ref> Molti polinesiani, poi, usano i fiori, disposti in piccole bacinelle d'acqua, per profumare le loro case, e collane di fiori di Tiaré vengono spesso offerte ai turisti come gesto di benvenuto. Inoltre, nell'antica cultura tahitiana il fiore di Tiaré, portato sopra l'orecchio destro, indicava una fanciulla nubile, mentre portato all'orecchio sinistro segnalava che la giovane era fidanzata o sposata.<ref name="erbo"/>
=== Olio di cocco ===
== Composizione ==
L'olioIl di Monoimonoi è composto per più del il 99% da acilgliceridi ([[trigliceridi]]) con la seguente distribuzione tipica di [[acidi grassi|acidi grassi a lunga catena alifatica]], peraltro tutti [[Acidi grassi#Acidi grassi saturi|saturi]]:<ref>{{Cita web|url=https://patents.google.com/patent/US20070053862|titolo=Monoi Butter, Novel Cosmetic and/or Dermatological Compositions Comprising Monoi Butter and Uses Thereof |nome=Yves|cognome=Touboul|nome2=Olivier|cognome2=Touboul|data=8 marzo 2007|accesso=19 maggio 2020}}</ref>
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== Usi comuni ==
Recenti studi hanno mostrato che l'olioil di Monoimonoi è ricco di [[salicilato di metile]], un [[Esteri|estere]] utilizzato come [[Vasodilatazione|vasodilatatore]] cutaneo nel trattamento del dolore muscolare e articolare,<ref>{{Cita pubblicazione | url=https://www.tandfonline.com/doi/abs/10.1080/10412905.1992.9698082|rivista = Journal of Essential Oil Research | titolo = Volatile Constituents of the Flower Concrete of Gardenia taitensis DC|pp=335-343|nome=Angélina |cognome=Claude-Lafontaine| anno = 1992 | volume = 4| cognome2= Raharivelomanana |nome2= Phila |cognome3= Bianchini |nome3= Jean-Pierre|cognome4= Schippa |nome4= Christine |cognome5= Azzaro |nome5= Marcel |cognome6= Cambon|nome6= Aimé|accesso=22 aprile 2020}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione | rivista = BMJ | doi = 10.1136/bmj.38040.607141.EE | titolo = Systematic review of efficacy of topical rubefacients containing salicylates for the treatment of acute and chronic pain | anno = 2004 | cognome = Mason | nome = L. | volume = 328 | numero = 7446 |p= 995 |pmid= 15033879 |cognome2= Moore |nome2= R. A. |cognome3= Edwards |nome3= J. E. |cognome4= McQuay |nome4= H. J. |cognome5= Derry |nome5= S. |cognome6= Wiffen |nome6= P. J.| pmc = 404501 }}</ref> e di [[tocoferolo]], talvolta chiamato anche "vitamina E", un nutriente vitaminico essenziale e vitale per l'uomo, un potente antiossidante liposolubile che limita la formazione di [[radicali liberi]], fra le maggiori cause dell'invecchiamento della pelle.<ref>{{Cita pubblicazione | url=https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/B012227055X002637|rivista = Encyclopedia of Food Sciences and Nutrition | titolo = Coconut Palm|pp=1464-1475|nome=J. J.|cognome=Lal | anno = 2003| edizione= 2| cognome2= Sreeranjit Kumar|nome2= C. V.|cognome3= Indira|nome3= M.|accesso=22 aprile 2020}}</ref>
Oggi l'olioil di Monoimonoi trova diversi usi cosmetici:
* Idratazione della pelle - applicare un po' di olio di Monoimonoi sulla pelle, dopo aver fatto la doccia o il bagno, permette all'olio di penetrare nella pelle e idratare l'[[epidermide]] rendendola più elastica.
* Doposole - la sua applicazione ha un effetto [[Farmaco antalgico|lenitivo]] per le scottature solari.
* Abbronzante - la sua applicazione su pelli già brune o comunque già lievemente abbronzate permette di ottenere un'[[abbronzatura]] omogenea.
* Impacco per capelli - il suo utilizzo nella preparazione di impacchi da mantenere sui capelli per circa 30 minuti prima del seguente lavaggio ha un effetto coadiuvante nella riparazione del [[capello]] e dona lucentezza alla chioma. Essendo un ottimo termoprotettore, l'olioil di Monoimonoi è quindi usato per ridurre i danni causati da [[agenti atmosferici]], compresa la salsedine, o da phon e piastre.
* Olio per massaggi - si può utilizzare dopo essere stato scaldato tra le palme delle mani. L'antico massaggio polinesiano praticato con l'olioil di Monoimonoi prende il nome di "Taurumi" ed era anche dagli sciamani tahitiani per calmare i bambini.<ref name="corri"/><ref name="altre"/>
== Note ==
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