Mathilde Weber: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
No2 (discussione | contributi) Fix link |
|||
Riga 26:
=== Dopoguerra ===
Il 30 gennaio 1947, Mathilde Weber fu condannata a morte dalla 4ª sezione penale del tribunale regionale di Francoforte "per omicidio in un numero imprecisato di casi". La scena del delitto era il Kalmenhof a Idstein. Nel secondo processo del 1949 divenne “complice di omicidio in un numero imprecisato di casi”, questa volta punito con tre anni e sei mesi di reclusione. La durata della sua detenzione è stata ridotta, grazie a una campagna di firme e del sostegno del magistrato di Idsteiner, dopo che i due terzi della pena erano già stati scontati, il resto della pena è stata revocata nell'ambito di un indulto. Ha sposato suo cognato, il [[Sanitätswesen|medico del campo di concentramento]] e [[Sturmbannführer]] [[Julius Muthig]]. In un primo momento aveva lavorato per lui dal 1954 in poi come assistente d'ufficio.<ref>{{cita web |url=http://starweb.hessen.de/cache/DRS/15/1/01001.pdf |titolo=Relazione del Presidente del Parlamento europeo, pubblicazione 15/1001 |formato=PDF |data=7 marzo 2000}}</ref> Nel 1960 avrebbe chiesto con successo l'autorizzazione per tornare ad esercitare come medico.<ref>La situazione è contraddittoria: l'articolo di ''Stern'' descrive chiaramente l'abilitazione e la pratica, mentre Peter Sandner afferma che l'abilitazione le è stata ritirata dall'amministrazione dell'infermeria e che, nonostante ciò, abbia continuato a praticare.</ref> Ha vissuto in gran parte indisturbata a Idstein nelle vicinanze di Kalmenhof fino al 1994 e poi si è trasferita a Neuhäusel.
== Note ==
Riga 32:
== Bibliografia ==
*Rudolf Müller: ''Das Heim des Todes.'' In: [[Stern (
*Landeswohlfahrtsverband Hessen: ''Der Kalmenhof damals und heute. Hinweise zur Ausstellung im Kalmenhof.'' 3. Ausgabe, Idstein/Kassel 2006 ([http://www.dev.lwv-hessen.de/files/272/Ausstellung_Kalmenhof.pdf PDF])
*Christian Schrapper, Dieter Sengling (Hrsg.): ''Die Idee der Bildbarkeit – 100 Jahre sozialpädagogische Praxis in der Heilerziehungsanstalt Kalmenhof.'' Juventa Verlag, Weinheim/München 1988, ISBN 3-7799-0780-1
*''LG Frankfurt, 9. Februar 1949''. In: Christiaan F. Rüter/Dick W. de Mildt (Hrsg.): ''[[Justiz und NS-Verbrechen]]. Sammlung deutscher Strafurteile wegen nationalsozialistischer Tötungsverbrechen 1945–1966.'' Bd. IV, University Press, Amsterdam 1970 (Verfahren Nr. 117, [https://www.expostfacto.nl/junsv/brd/angekl.html Prozess gegen u. a. die Ärztin We.])
*Reinhold Neef: ''Ella. Das Heim des Todes, der Prozess und das Leben danach.'' Edition Leo, 2017, ISBN 978-3-00-057418-4 (Biografischer Roman über eine Überlebende im Kalmenhof und die brutalen Methoden der Dr. Weber (später Muthig) und ihren ersten Prozess)
{{Olocausto}}
| |||