Monte Terminillo: differenze tra le versioni
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== Geografia ==
[[File:Terminillo (1917378783).jpg|miniatura|upright=1.2|Il lato settentrionale del Terminillo, più aspro e alpino, visto d'estate dall'alta
=== Territorio ===
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Fino a quote di media [[montagna]] (1600–1800 m) è ricoperto da [[bosco|boschi]] su tutti i versanti, principalmente [[faggete]]. Sono presenti anche [[Abies alba|abeti]] e [[Larix kaempferi|larici]] per opere di [[rimboschimento]].
Il versante nord-est è più aspro e roccioso (Rialto, Cinque Confini, Sella di Leonessa) e coincide con una antropizzazione molto minore rispetto alla località Pian de' Valli. La fauna è sostanzialmente quella tipica dell'Appennino. Sono presenti piccole mandrie di equini e bovini. Non è raro incontrare lepri e scoiattoli.
== Storia ==
=== L'antichità ===
[[File:Monte Terminillo in autunno (6066309920).jpg|miniatura|sinistra|Resti di antiche costruzioni rurali a
Il monte Terminillo era ben conosciuto già nell'[[antichità]]: [[Virgilio]] lo citò nell'[[Eneide]] parlando delle sue «tetricae horrentes rupes» (spaventose rupi di Tetrico);<ref name="airone 1993">{{Cita news|autore=Stefano Ardito|pubblicazione=[[Airone (periodico)|Airone]] montagna|data=inverno 1993}} [https://dialoghiconpietroautier2.blogspot.it/2015/04/i-senteri-di-jonathan-siate-fecondi-e.html Parte 1] [https://gliocchidiatget.blogspot.it/2015/04/i-sentieri-di-jonathansiate-fecondi-e.html Parte 2]</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.terminilloinrete.it/terminillo/storia/|titolo=Storia|sito=terminilloinrete|accesso=2 ottobre 2021}}</ref> [[Marco Terenzio Varrone]] descrisse i «gurgures alti montes» (alti monti Gurguri)<ref name="comune vecchio">{{Cita web|url=http://win.comune.rieti.it/Turismo/terminillo/storia_terminillo.asp|titolo=Monte Terminillo - cenni storici|sito=Vecchio sito istituzionale del comune di Rieti|accesso=25 luglio 2018}}</ref> e l'usanza di condurvi il bestiame per il pascolo.<ref>{{Cita web|url=http://www.perseus.tufts.edu/hopper/text?doc=Perseus%3Atext%3A1999.04.0064%3Aalphabetic+letter%3DG%3Aentry+group%3D6%3Aentry%3Dgurgures-montes-geo|lingua=en|autore=[[William Smith (lessicografo)|William Smith]]|titolo=GURGURES MONTES|sito=Dictionary of Greek and Roman Geography|anno=1854|accesso=25 luglio 2018}}</ref> All'inizio del Settecento, [[Loreto Mattei]] riferisce che il nome [[Dialetto sabino|dialettale]] della montagna era ''monte Urulu'', probabile deformazione del latino ''Gurgures''.<ref name="comune vecchio" /> Nelle carte geografiche dello [[Stato Pontificio]] era indicato con il toponimo di ''monte Gurgure''.<ref name="comune vecchio" /> Solo all'inizio dell'Ottocento si iniziò ad affermare sugli atlanti il toponimo ''Terminillo'' (diffuso fin dal Cinquecento tra gli autoctoni), che deve la sua origine al fatto che la montagna segnasse il confine tra Stato Pontificio e [[Regno di Napoli]] e il termine dei rispettivi territori.<ref name="comune vecchio" />
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[[File:Rifugio Umberto I (1908).jpg|miniatura|Il [[rifugio Umberto I]] in una foto del 1908]]
Alla fine dell'Ottocento, con la diffusione dell'[[alpinismo]], iniziarono le prime ascese alla vetta e l'esplorazione sistematica della montagna.<ref name="sentiero planetario storia" /> I primi esploratori partivano dal paese di [[Lisciano (Rieti)|Lisciano]] (a quota 610 metri) oppure da [[Leonessa]] (970 metri), gli ultimi luoghi di ciascun versante raggiungibili tramite strada carrozzabile, e proseguivano a piedi o a dorso di mulo lungo il sentiero che conduceva al "campo base" di
Il viaggiatore tedesco [[Ferdinand Gregorovius]] scrisse di «valli eccezionalmente pittoresche» percorse da «torrenti spumeggianti»;<ref name="airone 1993" /> l'alpinista [[Enrico Abbate]], autore di una tra le prime guide dell'Appenino, parlò di una montagna «imponente e con creste scoscese», capaci d'inverno di ricordare le emozioni di «una difficile salita alpina».<ref name="airone 1993" /> Fu proprio in tale periodo che si iniziò a intuire il potenziale turistico del Terminillo: nel 1882 Abbate osservava che «se il paese di [[Leonessa]] fosse in [[Svizzera]], questi luoghi subirebbero grandi trasformazioni. Il paese si rimodernerebbe, sorgerebbero alberghi, comode diligenze percorrerebbero ampie strade trasportando continuamente ''touristes''».<ref name="airone 1993" />
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|immagine1 = Erma di Campoforogna (7816592186).jpg
|immagine2 = Inaugurazione Terminillese 1933.jpg
|sotto = L'inaugurazione della [[Via Terminillese]], nel 1933, con la colonna posta alla base della salita ([[Lisciano (Rieti)|Lisciano]]); a sinistra,
}}
Nel gennaio del 1933, poco dopo la visita di Manaresi, lo stesso Mussolini si recò sulla montagna, compiendo l'ascesa a dorso di mulo insieme a moglie e figli;<ref name="facoltosi" /> anche lui si disse «impressionato dalla bellezza del massiccio montuoso».<ref name="cartoline ventennio">{{Cita web|url=https://cartolinedalventennio.it/layout/il-tempo-libero/turismo/192-la-montagna-del-duce|autore=Giovanna Giannini|titolo=Terminillo, la montagna del Duce|sito=Cartoline dal Ventennio|accesso=23 luglio 2018}}</ref> Fu così che il progetto prese il via: nello stesso mese di gennaio 1933, Mussolini ordinò al [[Podestà (fascismo)|podestà]] di [[Rieti]], [[Alberto Mario Marcucci|Marcucci]], la costruzione di un'ampia strada che da [[Lisciano (Rieti)|Lisciano]] si arrampicasse sul Terminillo: la [[Via Terminillese]] (statale 4 bis).<ref name="facoltosi" /> Il primo tronco (fino a Pian de' Rosce) fu inaugurato già nel dicembre del 1933<ref name="facoltosi" /> e la parte rimanente venne completata nel 1935. La strada si diramava dalla [[Strada statale 4 Via Salaria|Via Salaria]] e fu progettata con criteri ingegneristici moderni, per rendere l'ascesa degli automezzi più agevole possibile. La sua costruzione fu fortemente enfatizzata dalla propaganda del regime: al suo termine ([[Campoforogna]]) fu
{{Quote|Con questa strada / da Benito Mussolini / fu rivelata a Roma / la sua montagna<ref name="armiero" /><ref name="cartoline ventennio" />}}
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Il Terminillo pertanto conobbe un nuovo tipo di turismo, meno esclusivo e più di massa, e raggiunse l'apice dello sviluppo e delle presenze turistiche;<ref name="ferriani" /> dagli [[anni cinquanta]] agli [[anni settanta]] fu la località sciistica di riferimento per tutto il [[Centro Italia]]. Per soddisfare l'accresciuta domanda, nacquero in quegli anni un gran numero di nuove strutture ricettive e decine di abitazioni residenziali private:<ref name="airone 1993" /><ref name="ferriani" /> «nei sogni della borghesia romana "videoregistratore e pantofole", oltre alla villetta a [[Fregene]], c'è l'appartamento al Terminillo».<ref name="airone 1993" /> Questa grande espansione urbanistica è oggi valutata negativamente, perché considerata eccessiva, [[Speculazione edilizia|speculativa]], ambientalmente impattante e architettonicamente inadatta al contesto montano.<ref name="airone 1993" /><ref name="stampa 1986">{{Cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,23/articleid,0991_01_1986_0118_0023_23198243/anews,true/|titolo=Moser attacca, Saronni risponde|pubblicazione=La Stampa|data=21 maggio 1986|accesso=19 marzo 2019}}</ref> Furono notevolmente ampliate anche le piste da sci, con la realizzazione (sia da parte della ''Società Funivie'' che da parte di privati) di nove ulteriori impianti di risalita.<ref name="ferriani" />
=== Il declino e i tentativi di rilancio (1980-
[[File:Seggiovia sul Terminillo.png|thumb|[[Seggiovia]] dismessa sul [[Monte Terminilletto]] (a
[[File:Villa Chigi sul Terminillo (13400011775).jpg|thumb|Ruderi della ''villa Chigi'' a Campoforogna]]
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I primi progetti erano particolarmente consistenti ed ambiziosi: il primo fu elaborato nel 1974 dall'ente provinciale per il turismo di Rieti e prevedeva di quadruplicare gli [[impianti di risalita|impianti]] e di triplicare le piste.<ref name="airone 1993" /> Da allora se ne sono succeduti molti altri, seguiti tuttavia da scarsi esiti: infatti la nascente sensibilità [[ambientalismo|ambientalista]] (contraria all'ulteriore sfruttamento sciistico della montagna a scapito della qualità ambientale)<ref name="airone 1993" /> e la litigiosità dell'ambiente politico e imprenditoriale locale,<ref name="stampa 1986" /> impedirono la realizzazione di [[investimento|investimenti]] atti a rinnovare, modernizzare ed ampliare gli impianti; al contrario, le strutture a servizio dei turisti arrivarono addirittura a ridursi, dal momento che molti impianti, giunti a scadenza trentennale naturale, non furono sostituiti e dovettero essere dismessi per mancanza di manutenzione, lasciando i loro ruderi alle intemperie. Tutt'oggi i resti dei vecchi impianti sono ben visibili per esempio sul Monte Terminilletto (pista Conetto) oppure in zona Rialto ed anche verso il Comune di Cantalice (pista Cardito Nord). Il calo dell'affluenza ebbe inoltre la conseguenza di rendere progressivamente sovrabbondanti le strutture alberghiere esistenti, molte delle quali sono state chiuse e riconvertite in condomini o residences.<ref name="ferriani" />
[[File:Terminillo_(447216853).jpg|thumb|Il Terminillo visto da sud-ovest]]
Su spinta della provincia di Rieti, nel 2009 la regione Lazio (giunta [[Piero Marrazzo|Marrazzo]]) approvò una spesa di 20 milioni di euro per rinnovare e aumentare le strutture sciistiche del Terminillo,<ref>{{Cita web|url=http://www.provincia.rieti.it/jsps/288/TopMenu/291/News.jsp?idN=656|titolo=Terminillo: approvato dalla Giunta regionale il Piano della Provincia di Rieti|sito=Sito istituzionale della provincia di Rieti|data=30 aprile 2009|accesso=2019-06-10}}</ref> fondi stanziati dalla giunta [[Renata Polverini|Polverini]] nel dicembre 2012.<ref>{{Cita web|url=http://www.romatoday.it/politica/da-giunta-polverini-via-libera-ai-fondi-per-il-terminillo.html|titolo=Da Giunta Polverini via libera ai fondi per il Terminillo|sito=RomaToday|data=14 dicembre 2012|lingua=it|accesso=2019-06-10}}</ref> Il progetto di rilancio, denomonato T.S.M. (Terminillo Stazione Montana), venne elaborato dai comuni del comprensorio insieme alla provincia di Rieti, dopo una lunga e faticosa ricerca di un accordo tra gli stessi, e presentato al pubblico il 27 dicembre 2014, con previsione di apertura dei cantieri entro il 2015.<ref>{{Cita web|url=http://www.rietilife.com/2014/12/27/terminillo-petrangeli-cantieri-aperti-dal-2015-fotogallery/|titolo=TERMINILLO, PETRANGELI: "CANTIERI APERTI DAL 2015"|autore=|sito=Rieti Life|data=2014-12-27|lingua=it-IT|accesso=2019-06-10}}</ref> Prevedeva sia l'ammodernamento degli impianti che la realizzazione di nuovi percorsi paesaggistici e nuovi rifugi, nonché l'unione del versante ovest con quello leonessano (est).
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[[File:Gran Sasso visto da Terminillo (1918212022).jpg|thumb|Valle Scura dal [[Monte Valloni]]]]
Dopo un lungo contraddittorio tra Regione e Comuni, che portò a una forte riduzione degli interventi previsti, nell'aprile del 2017 il progetto rivisitato venne sottoposto alla regione Lazio. Tuttavia, nel marzo del 2018 anche questo fu bocciato, per via dell'impatto ambientale considerato ancora eccessivo.<ref>{{Cita web|url=https://www.ilmessaggero.it/rieti/rieti_terminillo_progetto-3580284.html|titolo=Rieti, altro stop a "Terminillo stazione montana"|sito=Il Messaggero|data=2018-03-02|accesso=2019-06-10}}</ref> Pertanto i proponenti hanno avviato una nuova revisione del progetto, apportando le modifiche richieste per ridurre ulteriormente l'impatto ambientale, e nel giugno del 2019 lo hanno sottoposto per la terza volta al giudizio della regione Lazio.<ref>{{Cita news|url=https://corrieredirieti.corr.it/news/rieti/952213/terminillo-stazione-montana-rieti-approva-le-modifiche-al-progetto-ora-si-attende-l-ok-da-roma.html|titolo=Terminillo stazione montana, Rieti approva le modifiche al progetto. Ora si attende l'ok da Roma|pubblicazione=Corriere di Rieti|data=7 giugno 2019|accesso=10 giugno 2019}}</ref> Dopo oltre 10 anni dallo stanziamento, il progetto di rilancio non vede ancora la sua realizzazione. Soltanto il Comune di Leonessa, dal 2009 in poi,
== Turismo ==
La vicinanza con la capitale ha fatto sì che venga colloquialmente indicata come "''la montagna dei romani''": i turisti provenienti dalla capitale ne frequentano infatti spesso le [[pista da sci|piste sciistiche]]; inoltre l'appellativo si può anche spiegare col fatto che, a differenza delle altre cime oltre i 2000 metri dell'[[Appennino centrale]], il Terminillo è spesso visibile da [[Roma]], specie nelle limpide giornate invernali, nelle quali appare l'intera montagna [[neve|innevata]]. Il flusso turistico è consistente anche dalla province di Terni e Viterbo.
Grazie alle strade molto più larghe delle normali vie di montagna appenniniche, Terminillo è spesso meta di raduni motociclistici e automobilistici, in particolare nei mesi estivi, quando la strada panoramica che collega Pian de' Valli al paese di Leonessa
=== Stazioni sciistiche ===
{{vedi anche|Campoforogna|Leonessa}}
[[File:Terminillo0000001.jpg|miniatura|sinistra|Sciatori
Il massiccio ospita due [[stazione sciistica|stazioni sciistiche]], una più nota e frequentata sul versante meridionale che prende il nome direttamente dal massiccio (''Terminillo'') e posta in località Pian de' Valli (1640 m [[s.l.m.]]), l'altra posta sul versante opposto settentrionale (''[[Campo Stella]]''), geograficamente non collegate tra loro. Entrambe le stazioni hanno un bacino potenziale di utenza che copre l'[[Umbria]], tutto il Lazio settentrionale, cioè la [[provincia di Rieti]] e quella di [[provincia di Viterbo|Viterbo]], e
{{Doppia immagine verticale|destra|Pian de' Valli, Terminillo - 03.png|Pian de' Valli, Terminillo - 02.png|230|
La stazione meridionale del ''Terminillo'' è situata a 20 km dalla città di [[Rieti]] con cui è collegata attraverso la [[Strada statale 4 bis del Terminillo]]. Dispone di 4 [[impianto di risalita|impianti di risalita]] dislocati tra i 1500 e 1864 metri di quota, 40 km di piste dedicate allo [[sci alpino]] e 20 km di tracciati dedicati allo [[sci nordico]], oltre alla presenza di buone strutture ricettive. È ancora funzionante la funivia storica realizzata nel 1938, nella cui stazione di partenza vi sono le decorazioni realizzate dal pittore tardo-futurista [[Achille Dal Lago]];<ref>{{Cita web|url = https://www.questotrentino.it/articolo/9774/a_riva_achille_dal_lago.htm|titolo = A Riva: Achille Dal Lago|autore = Stefano Zanella|sito = questotrentino.it|data = 17 settembre 2005|citazione = più avanti (mentre sviluppa quell’attività di cartellonista pubblicitario che non smetterà fino alla fine |accesso = 25 agosto 2018}}</ref> la stazione a monte è stata progettata dall'arch. Tadolini, noto in zona anche per il progetto della ''villa Chigi''. Nel biennio 2005-2007, all'interno di un piano di riammodernamento degli impianti, sono state installate nuove [[seggiovia|seggiovie]] quadriposto ed è previsto un piano complessivo di estensione del chilometraggio delle piste, per completare il collegamento con la [[Vallonina]] e gli impianti di Campo Stella. Unica in tutto il Centro Italia è l'illuminazione delle piste per lo [[sci di fondo]] utilizzabili anche in piena notte.
=== Escursionismo ===
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=== Corsa in montagna ===
[[File:Terminillo, Cinque Confini (8106430443).jpg|miniatura|upright=2.7|Il campo d'altura "Enrico Leoncini" in località ''Cinque Confini'']]
Ha ormai raggiunto rilevante importanza anche la "[[Skyrunning|Sky race]]", gara di corsa in montagna snodata lungo i [[sentiero|sentieri]] del [[Club Alpino Italiano|CAI]], con partenza dalla colonna di [[Lisciano (Rieti)|Lisciano]]
== Cinema ==
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