Józef Piłsudski: differenze tra le versioni
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Nel [[novembre]] [[1918]], sconfitti gli Imperi Centrali, Piłsudski rovesciò il Consiglio di Reggenza da essi istituito per governare la [[Regno di Polonia (1916-1918)|Polonia]] e assunse la guida della nuova Repubblica Polacca. Con il [[Trattato di Versailles (1919)]] la [[Polonia]] ottenne il riconoscimento dell'indipendenza e inoltre l'acquisto della [[Galizia (Europa orientale)|Galizia]], della Posnania e di uno sbocco al mare (il [[Corridoio Polacco]]) con il porto di [[Gdynia]]. Nominato capo dello Stato ([[1919]]), Piłsudski cercò di costituire una federazione coi Lituani, Ruteni e Ucraini, approfittando della debolezza russa: nominato comandante dell'esercito col grado di [[Maresciallo di Polonia]] ([[marzo]] [[1920]]), invase l'Ucraina fino a [[Kiev]] ([[guerra russo-polacca]]), ma la controffensiva dell'[[Armata Rossa]] poté essere respinta alle porte di [[Varsavia]] solo con l'aiuto dell'[[Triplice Intesa|Intesa]] ([[ottobre]] [[1920]]).
== Il [[Colpo di Stato di Maggio|colpo di stato]] del 1926 e il regime dei colonnelli ==
Dopo l'entrata in vigore della Costituzione parlamentare ([[1921]]) e la vittoria elettorale dei democratico-nazionali ([[1922]]), Piłsudski si ritirò dalla politica, ma vista la crescente tensione interna tra crisi politico-economica e conflitti etnici, attuò un
==Voci correlate==
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