Ubiquitous computing: differenze tra le versioni

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Caratteristiche: concetto di trasparenza secondo Norman
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Caratteristiche: collegamento a trasparenza
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== Caratteristiche ==
Opposto al paradigma del ''desktop'' (letteralmente: «scrivania»), in cui un utente individuale aziona consciamente una singola apparecchiatura per uno scopo specifico, chi "utilizza" lo ''ubiquitous computing'' aziona diversi sistemi e apparecchiature di calcolo simultaneamente, nel corso di normali attività, e può anche non essere cosciente del fatto che questi macchinari stiano compiendo le proprie azioni e operazioni. Il sistema di elaborazione diventa in questo modo [[Trasparenza_(informatica)|trasparente]]<ref>{{Cita libro | titolo=La tecnologia migliore è quella che non si vede | autore=Donald A. Norman | editore=Apogeo | anno=2005 | città=Milano |ISBN=978-8850323555}}</ref>
 
Questo paradigma viene descritto anche come ''calcolo pervasivo'', ''[[intelligenza ambientale]]'' o, più di recente, ''ovunque''' (oppure, utilizzando il corrispondente termine inglese, ''everyware''<ref>{{Cita pubblicazione|data=2006-11-01|titolo=Everyware: the dawning age of ubiquitous computing|rivista=Choice Reviews Online|volume=44|numero=03|pp=44–1568-44-1568|accesso=2019-11-27|doi=10.5860/choice.44-1568|url=http://dx.doi.org/10.5860/choice.44-1568}}</ref>). Quando riguarda principalmente gli oggetti coinvolti, è anche detto ''calcolo fisico'', ''Internet of Things'' (letteralmente: ''[[Internet delle cose]]''), ''haptic computing'' (letteralmente: ''calcolo tattile'') e ''cose che pensano''.