Ministrante: differenze tra le versioni
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→Rito romano: distinzione inutile |
→"Chierichette": Amplio |
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L'Istruzione ''Redemptionis sacramentum'' così si esprime:{{Citazione|A tale servizio dell'altare si possono ammettere fanciulle o donne a giudizio del Vescovo diocesano e nel rispetto delle norme stabilite.|Redemptionis sacramentum, n. 47}}
In seguito a questa possibilità è stato introdotto il termine improprio di "chierichette"<ref name=":0" />. Nelle diocesi di [[diocesi di Treviso|Treviso]] e di [[arcidiocesi di Milano|Milano]], per non usare il termine "chierichette", è stato introdotto quello di "ancelle", istituendo così una distinzione tra i
Precedentemente il servizio all'altare era riservato ai maschi. In mancanza di maschi, le donne dovevano rispondere al sacerdote stando fuori dal presbiterio.<ref>S. C. R. 27 agosto 1836 n. 2745, 8 cit. da Pietro Veneroni, ''Manuale di liturgia'', vol. III, VIII ediz., Pavia, Ancora, 1940, p. 65</ref>
=== Nelle Chiese orientali ===
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