Circuito di Solitude: differenze tra le versioni

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== La storia ==
La prima competizione motoristica tenutasi nei pressi dello ''Schloss Solitude'' fu una cronoscalata motociclistica con partenza dalla ''Westbahnhof'' (''stazione ferroviaria ovest'') di Stoccarda e arrivo al castello, mentre dal 1906 la parte iniziale del percorso mutò in seguito allo spostamento della partenza presso la sede del circolo di [[tiro a segno]] nel [[sobborgo]] di Heslach e tale configurazione del tracciato fu utilizzata fino al 1924, con l'ampliamento della gara anche alle automobili a partire dal 1922. Nel 1925 si decise di cambiare il tipo di competizione e si istituì in circuito della lunghezza di circa 22&nbsp;km denominato ''Rund um die Solitude'', che partiva a poca distanza dal castello per fare il giro in senso antiorario del ''Glemswald'' (bosco di Glems) passando per Ramtel, Eltinger Eck (dove cominciava la risalita della ''Mahdental'') e Glemseck, lasciando qui la vallata per risalire verso Frauenkreuz e da qui scendere verso Schatten, dove riprendeva la ''Mahdental'' per poi ritornare al traguardo percorrendo gran parte della stessa salita dove si erano disputate le cronoscalate e passando per il castello<ref name=tracks>{{cita web|url=http://www.solitude-revival.org/sr02-his.htm#tracks|titolo=Solitide race tracks|editore=www.solitude-memorial.de|lingua=en|accesso=21 settembre 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120924171146/http://www.solitude-revival.org/sr02-his.htm#tracks|dataarchivio=24 settembre 2012|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.silhouet.com/motorsport/tracks/solitud2.jpg|titolo=original 1925 track|editore=www.silhouet.com|lingua=en|accesso=23 dicembre 2010|urlmorto=sì|dataarchivio=16 maggio 2006|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20060516103615/http://www.silhouet.com/motorsport/tracks/solitud2.jpg}}</ref>.
 
[[File:Stuttgart Solitude vorne.jpg|thumb|left|upright=1.6|La facciata settentrionale dello ''Schloss Solitude'' traguardo delle cronoscalate e punto caratteristico del ''Rund um die Solitude''.]]
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[[File:Goodwood2007-021 Lotus Climax 25 (1963).jpg|thumb|left|La Lotus 25. Con una vettura come questa, [[Jim Clark]] segnò il giro record del tracciato durante il ''Großer Preis der Solitude'' 1963]]
Oltre alle competizioni, il circuito di Solitude fu sede di collaudi da parte di [[Mercedes]], [[Porsche]] e [[NSU Motorenwerke|NSU]]<ref name=gdecarli>{{cita web|url=http://www.gdecarli.it/php/circuit.php?var1=403&var2=1|titolo=Scheda su Solitude|editore=www.gdecarli.it|accesso=20 dicembre 2010|urlmorto=sì|dataarchivio=13 marzo 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160313142720/http://gdecarli.it/php/circuit.php?var1=403&var2=1}}</ref>, le cui sedi si trovano (o si trovavano) a pochi chilometri dal tracciato.
 
Tra il [[motomondiale 1952|1952]] e il [[motomondiale 1964|1964]] ospitò alcune edizioni del [[Gran Premio motociclistico di Germania]], alternandosi ai circuiti del [[Nürburgring]], dello [[Schottenring]] e a quello di [[Hockenheimring|Hockenheim]].
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Subito dopo la partenza vi era un incrocio nei pressi dell'edificio chiamato ''Seehaus'' e il tracciato svoltava a sinistra su un corto tratto di strada seguito da un'altra svolta a sinistra di 90°, formando un ampio tornante da percorrere con un'unica traiettoria e denominato tornante di ''Glemseck''. Subito dopo la pista si inerpicava sulla collina passando per uno stretto e ripido tornante a destra, la ''Hedersbachkurve'', continuando a salire con punte di ripidità del 18%<ref name=gdecarli/> inoltrandosi in mezzo al bosco con gli alberi a ridosso del tracciato verso la sinuosa ''Hedersbachebene'' e ''FrauenKreuz'' (il punto più alto del tracciato - 502m s.l.m.<ref name=anni20/>), dove la pista svoltava a sinistra all'incrocio, formando una velocissima curva sulla cresta, seguita dall'altrettanto veloce svolta a sinistra di ''Dreispitz'' e dal curvone a destra in discesa di ''Lettenlöcher''. Qui la strada scendeva rapidamente verso la successiva secca curva a sinistra nei pressi del lago ''Steinbachsee'', dove la compressione delle sospensioni dovuta al cambio di pendenza aumentava l'aderenza e permetteva di mantenere alta la velocità di percorrenza, sfiorando gli alberi al bordo esterno della curva, senza possibilità di errore. Da qui in poi il tracciato era fondamentalmente piatto e livellato, con alcune leggere curve da affrontare in pieno, passando poi vicino al villaggio di Büsnau, fino allo stretto tornante a destra in discesa di ''Schatten'', con l'albergo all'esterno della curva e il successivo tornante a sinistra, dove gli spettatori si assiepavano per veder ammirare i concorrenti costretti a rallentare per affrontare il tratto più lento del tracciato.
 
Dopo i due tornanti, la pista picchiava dritta verso ''Schattengrund'', l'incrocio dove si svoltava a sinistra sulla strada che, provenendo da Stoccarda, riportava i concorrenti verso il traguardo. Questi ultimi 3,5&nbsp;km del tracciato, stretti tra il terrapieno a destra e il fiume Glems a sinistra erano i più impegnativi perché le 10 curve a sinistra e le 8 a destra non davano tregua ai concorrenti, che dovevano mantenere la massima concentrazione per non essere indotti all'errore dalla loro somiglianza e dalla mancanza di specifici punti di riferimento nell'ambiente circostante. Tanta era la difficoltà per i piloti che [[Phil Hill]], il [[Campionato mondiale di Formula 1 1961|campione del mondo di Formula 1 del 1961]], riteneva più difficile da memorizzare questo tratto di pista che l'intero [[Nürburgring]] (che all'epoca aveva più di 170 curve)<ref>{{cita web|url=http://www.silhouet.com/motorsport/tracks/solitude.html|titolo=Solitude Track Info|editore=www.silhouet.com|lingua=en|accesso=23 dicembre 2010|urlmorto=sì|dataarchivio=28 settembre 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090928031338/http://www.silhouet.com/motorsport/tracks/solitude.html}}</ref>.
 
== Albo d'oro ==
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== Bibliografia ==
*{{cita pubblicazione | autore = Hans von Loozenoord (traduzione di Gualtiero Repossi) | anno = 2012 | mese = settembre | titolo = Circuito della Solitude - Il GP più visto della storia | rivista = Motociclismo d'Epoca | editore = Edisport | volume = ottobre 2012 | numero = anno 18 - numero 10 | pagine = pag.56-66 | url = http://www.motociclismo.it/sfoglia/motoepoca/1012/ | accesso = 21 settembre 2012 | cid = HvL | urlmorto = sì | dataarchivio = 19 ottobre 2012 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20121019153026/http://www.motociclismo.it/sfoglia/motoepoca/1012/ }}
 
== Altri progetti ==
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* http://www.solitude-revival.org/
* {{de}} {{collegamento interrotto|1=[http://www.motorradonline.de/static/specials/100jahre/pdfs/8_03.pdf Schwabenstreich – 100 Jahre Solitude] |data=settembre 2017 |bot=InternetArchiveBot }} (pdf), Articolo su ''Motorrad'' 8/2003
* {{cita web|url=http://www.gdecarli.it/php/circuit.php?var1=403&var2=1|titolo=Evoluzione del tracciato su ''Circuiti - Tracks (www.gdecarli.it)''|urlmorto=sì|accesso=20 dicembre 2010|dataarchivio=13 marzo 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160313142720/http://gdecarli.it/php/circuit.php?var1=403&var2=1}}
* {{cita web|1=http://www.the-fastlane.co.uk/racingcircuits/Germany/Solitude.html|2=Evoluzione del tracciato su ''Racingcircuits.net''|lingua=en|urlmorto=sì|accesso=19 dicembre 2010|dataarchivio=5 marzo 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160305045118/http://www.the-fastlane.co.uk/racingcircuits/Germany/Solitude.html}}
* {{cita web | 1 = http://www.silhouet.com/motorsport/tracks/solitude.html | 2 = Scheda su www.silhouet.com | urlmorto = sì | accesso = 19 dicembre 2010 | dataarchivio = 28 settembre 2009 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20090928031338/http://www.silhouet.com/motorsport/tracks/solitude.html }}
* {{cita web|url=https://www.youtube.com/watch?v=U_rV7E5O-k0|titolo=Video d'epoca sulle gare a Solitude}}
* {{cita web|url=https://www.youtube.com/watch?v=bs1FVA9nojo|titolo=Camera car tratto dal simulatore ''Grand Prix Legends''}}