Itanglese: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Ho tolto i rimandi al blog personale di Antonio Zoppetti. Non si tratta di una fonte adatta a un'enciclopedia.
Zoppetti è uno dei redattori della Treccani, del Devoto-Oli, oltre ad essere insegnante d’italiano e saggista. Annullata la modifica 125574481 di Berehy (discussione)
Etichetta: Annulla
Riga 9:
Dillo in italiano|autore=Annamaria Testa|sito=internazionale.it|editore=Internazionale|data=2015-02-17|accesso=2021-07-28}}</ref><ref name=RispostaMarazzini>{{cita web|url=https://accademiadellacrusca.it/it/contenuti/la-risposta-di-claudio-marazzini-ai-sottoscrittori-della-petizione-un-intervento-per-la-lingua-itali/6318|titolo=La risposta di Claudio Marazzini ai sottoscrittori della petizione "Un intervento per la lingua italiana"|autore=Claudio Marazzini|sito=accademiadellacrusca.it|data=2015-03-09|accesso=2021-07-28}}</ref> Più nota come ''Dillo in italiano'', a causa del relativo [[hashtag]] con cui si è pubblicizzata sulle [[Servizio di rete sociale|reti sociali]], ha raccolto un'importante eco mediatica, ravvivando il dibattito pubblico tra favorevoli e contrari agli anglicismi.<ref>{{cita web|url=https://www.focus.it/cultura/curiosita/focus-sostiene-dilloinitaliano|titolo=Focus sostiene #dilloinitaliano|autore=Sara Zapponi|sito=focus.it|editore=Focus|data=2015-02-27|accesso=2021-07-28}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.internazionale.it/opinione/tullio-de-mauro/2016/07/14/irresistibile-l-ascesa-degli-anglismi|titolo=È irresistibile l’ascesa degli anglismi?|autore=Tullio De Mauro|sito=internazionale.it|editore=Internazionale|data=2016-07-14|accesso=2021-07-28}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.treccani.it/magazine/lingua_italiana/speciali/ok/mainSpeciale.html|titolo=Il Bel Paese dove l'OK suona|autore=|sito=treccani.it|editore=Treccani|accesso=2021-07-28}}</ref> Nell'appoggiare tale petizione la Crusca, attraverso il suo presidente [[Claudio Marazzini]], ha inoltre espresso l'intenzione di occuparsi in modo più mirato del tema, verificando la circolazione di neologismi e, in caso di anglicismi o altri forestierismi, valutando la possibilità di sostituirli con termini italiani.<ref name=RispostaMarazzini/> A questo scopo alla fine del 2015 la Crusca ha istituito il ''[[Accademia_della_Crusca#Gruppo_Incipit|Gruppo Incipit]]'', un osservatorio sui neologismi e forestierismi incipienti che ha il compito di monitorare ed esprimere pareri sui nuovi forestierismi impiegati in ambito politico, comunicativo e sociale, suggerendo alternative in italiano tramite i propri comunicati stampa.<ref>Il Gruppo Incipit è composto studiosi e specialisti della comunicazione italiani e svizzeri, tra cui accademici della Crusca.</ref><ref name=IncipitNascita>{{cita web|autore=Accademia della Crusca|url=https://accademiadellacrusca.it/it/contenuti/la-nascita-del-gruppo-incipit-osservatorio-sui-neologismi-e-forestierismi-incipienti/6347|titolo=La nascita del gruppo Incipit, osservatorio sui neologismi e forestierismi incipienti |accesso=24 luglio 2021|data=28 settembre 2015}}</ref><ref name=IncipitComunicati>{{cita web|cognome=|nome=|autore=Accademia della Crusca|url=https://accademiadellacrusca.it/it/contenuti/gruppo-incipit/251|titolo=Gruppo "Incipit". I comunicati stampa del gruppo. |accesso=24 luglio 2021|data=28 settembre 2015}}</ref> Il gruppo si è formato in seguito al convegno della stessa Accademia dal titolo ''La lingua italiana e le lingue romanze di fronte agli anglicismi''.<ref name=LinguaItaRomAngli>{{cita web|cognome=|nome=|autore=Accademia della Crusca|url=https://accademiadellacrusca.it/it/contenuti/la-lingua-italiana-e-le-lingue-romanze-di-fronte-agli-anglicismi/6108 |titolo=La lingua italiana e le lingue romanze di fronte agli anglicismi |accesso=24 luglio 2021|data=8 settembre 2015}}</ref>
 
In seguito a tali iniziative, il tema dell'uso e abuso degli anglicismi ha acquisito e mantenuto una certa visibilità sui mezzi di comunicazione di massa, contando su una crescente produzione di scritti accademici ed editoriali.<ref>{{cita libro | nome=Maria Teresa| cognome=Villa | titolo= L'inglese non basta: una lingua per la società | anno=2013 | editore=Modadori | città=Milano | ISBN=9788861598416}}</ref><ref>{{cita libro | curatore=Claudio Marazzini | curatore2=Alessio Petralli | titolo=La lingua italiana e le lingue romanze di fronte agli anglicismi | anno=2015 | editore=goWare | città=Firenze | ISBN=9788867974092}}</ref><ref>{{cita libro | nome=Gabriele | cognome=Valle | titolo= Italiano Urgente. 500 anglicismi tradotti in italiano sul modello dello spagnolo | anno=2016 | editore=Reverdito | città=Trento | ISBN=9788834200247}}</ref><ref>{{cita libro | nome=Raffaella | cognome=Bombi | titolo=Anglicismi e comunicazione istituzionale | anno=2019 | editore=Il Calamo | città=Roma | ISBN=9788898640355 }}</ref><ref>{{cita libro | nome=Alessandro | cognome=Bonifazi | titolo=L'anglicizzazione dell'italiano nell'interpretazione dialogica | anno=2019 | editore=Aracne | città=Roma | ISBN=9788825527742 }}</ref><ref>{{cita libro | nome=Raffaella | cognome=Bombi| titolo= Interferenze linguistiche. Tra anglicismi e italianismi | anno=2020 | editore=Edizioni dell'Orso | città=Alessandria | ISBN=9788836130689}}</ref><ref>{{cita libro | nome=Rosario | cognome=Coluccia | titolo=Conosciamo l'italiano? Usi, abusi e dubbi della lingua | anno=2020 | editore=Accademia della Crusca | città=Firenze | ISBN=9788889369975 }}</ref> NelNell'indifferenza dei media, nel 2018 il [[Dipartimento per le politiche europee]] del [[Governo della Repubblica Italiana|governo italiano]] ha attivato il servizio ''EuroParole'', dotato di un proprio sito, nel quale gli anglicismi più frequenti usati nei siti del governo vengono presentati con il corrispondente termine italiano e spiegati brevemente nell'uso, con fonti e occorrenze.<ref name=EuroparoleSito>{{cita web|url=http://www.politicheeuropee.gov.it/it/comunicazione/europarole/|titolo=EuroParole (sito web)|autore=Dipartimento per le politiche europee, Governo italiano|sito=politicheeuropee.gov.it|data=|accesso=2021-07-29}}</ref><ref name=EuroparoleNotizia>{{cita web|url=https://italofonia.info/il-governo-italiano-lancia-europarole-alternative-italiane-agli-anglicismi-istituzionali/|titolo=Il governo italiano lancia Europarole, alternative italiane agli anglicismi istituzionali|sito=italofonia.info|editore=Italofonia.info|data=2018-10-18|accesso=2021-07-28}}</ref> Nel 2019 lo stesso Dipartimento ha poi lanciato l'iniziativa sulle reti sociali per «individuare delle ''#EuroParole'' che consentano una comprensione più facile e più diretta di concetti spesso lontani dal sentire comune» come ''[[Patto di bilancio europeo|fiscal compact]]'', ''[[Allentamento quantitativo|quantitative easing]]'', ''hotspot'' e ''Geoblocking'' per una loro corretta traduzione in italiano.<ref name=EuroparoleIniziativa>{{cita web|url=https://www.affarinternazionali.it/blogpost/europarole-meglio-dirlo-italiano/|titolo=|autore=Alice Recine|autore2=Adriano Maggi|sito=affarinternazionali.it|editore=Affari Internazionali|data=2019-03-21|accesso=2021-07-28}}</ref> Negli ultimi anni si sono infine aggiunte iniziative dal basso, attraverso la creazione di [[Sito web|siti]], [[Portale web|portali]], [[blog]], gruppi e [[Comunità#Comunità_virtuale|comunità]] sulle reti sociali che invitano alla discussione sull'uso degli anglicismi in italiano, spesso assumendo esplicitamente una posizione favorevole o contraria.
 
In [[Svizzera]], paese plurilingue in cui l'italiano è lingua nazionale e ufficiale a livello federale e cantonale, l'uso di anglicismi è stato oggetto di numerose riflessioni e iniziative da parte di tutte le comunità linguistiche, inclusa quella italiana.<ref>Nella costituzione elvetica, l'italiano è sancito quale lingua nazionale (Art. 4) e ufficiale (Art. 70) della federazione, insieme al tedesco e al francese. <br> {{cita web|url=https://fedlex.data.admin.ch/filestore/fedlex.data.admin.ch/eli/cc/1999/404/20210101/it/pdf-a/fedlex-data-admin-ch-eli-cc-1999-404-20210101-it-pdf-a.pdf|titolo=Costituzione federale della confederazione Svizzera|autore=Parlamento svizzero|sito=fedlex.data.admin.ch|data=1999-04-18|accesso=2021-07-29}}</ref><ref>{{cita pubblicazione |nome=Paolo |cognome=Canavese |titolo=Anglicismi nell’italiano normativo elvetico: estensione e natura del fenomeno |rivista=Revista de Llengua i Dret, Journal of Language and Law |editore=Escola d’Administració Pública de Catalunya |città=Barcellona |numero=74 |anno=2020 |mese= |pp=18-37 |doi=10.2436/rld.i74.2020.3545 |url=http://revistes.eapc.gencat.cat/index.php/rld/article/download/10.2436-rld.i74.2020.3545/n74-canavese-it.pdf |lingua=italiano |accesso=2021-07-29 }}</ref> Oltre ad azioni volte a promuovere l'italiano in tutto il paese, e ad evitare che l'insegnamento dell'inglese come lingua straniera rimpiazzi quello delle altre lingue nazionali, le amministrazioni federali e cantonali e le associazioni civiche elvetiche promuovono da tempo iniziative per un minor uso di anglicismi nella comunicazione istituzionale.<ref name=CHRaccAngl>{{cita web|url=https://www.bk.admin.ch/bk/it/home/documentazione/lingue/strumenti-per-la-redazione-e-traduzione/raccomandazioni.html|titolo=Raccomandazioni sull'uso degli anglicismi|autore=Cancelleria federale svizzera|sito=bk.admin.ch|accesso=2021-07-29}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.swissinfo.ch/ita/basta-con-gli-anglicismi-a-berna/4184612|titolo=Basta con gli anglicismi a Berna|autore=|sito=swissinfo.ch|editore=Swissinfo|data=2004-10-05|accesso=2021-07-29}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.bak.admin.ch/bak/it/home/sprachen-und-gesellschaft/lingue/uso-delle-lingue-ufficiali-della-confederazione-e-promozione-del/salvaguardia-e-promozione-della-lingua-e-della-cultura-romancia-.html|titolo=Salvaguardia e promozione della lingua e della cultura romancia e italiana|autore=Ufficio federale della cultura|sito=.bak.admin.ch|editore=Amministrazione federale svizzera|data=2007-10-05|accesso=2021-07-29}}</ref><ref>{{cita web|url=https://italofonia.info/il-comune-di-soncino-sensibilizza-lamministrazione-pubblica-contro-labuso-di-anglicismi/|titolo=Il comune di Soncino sensibilizza l’amministrazione pubblica contro l’abuso di anglicismi|sito=italofonia.info/|editore=Italofonia.info|data=2021-05-05|accesso=2021-07-29}}</ref> L'esito favorevole di alcune di esse porta all'adozione di termini italiani che sono invece espressi con prestiti inglesi dalle istituzioni e dai media italiani: come nel caso di ''question time'', che in [[italiano svizzero]] è l'ora delle domande.<ref>{{cita web|url=https://www.tio.ch/svizzera/politica/1245021/ora-delle-domande-al-nazionale-dispersione-insediamenti-agli-stati|titolo=Ora delle domande al Nazionale, dispersione insediamenti agli Stati|sito=tio.ch|editore=Ticino Online|data=2018-03-05|accesso=2021-07-29}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.ticinonews.ch/svizzera/ora-delle-domande-al-nazionale-sovranita-alimentare-agli-stati-GNTCN449197?refresh=true|titolo=Ora delle domande al Nazionale, "Sovranità alimentare" agli Stati|autore=|sito=ticinonews.ch|editore=Ticino News|data=2018-03-12|accesso=2021-07-29}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.ticinonews.ch/ticino/ticino-valvola-di-sfogo-per-colpa-del-consiglio-federale-FC3958766|titolo=Ticino valvola di sfogo per colpa del Consiglio federale|sito=ticinonews.ch|editore=Ticino News|data=2021-03-16|accesso=2021-07-29}}</ref>
Riga 28:
* che i 509 anglicismi registrati tra il 2000 e il 2017 rappresentano quasi la metà dei neologismi del XXI secolo (509 su 1.049 nuovi lemmi), ed evidenziano un afflusso sostenuto, con una media di trenta all'anno.
 
L'analisi dello ''Zingarelli'', generalmente meno aperto del ''Devoto-Oli'' all'accoglimento dei termini inglesi, registra 1.811 anglicismi crudi nel 1995, 2.055 nel 2000, 2.219 nel 2004, 2.318 nel 2006, e 2.761 nel 2017.<ref>{{cita web|titolo=L’aumento degli anglicismi ricavato dalle analisi dello Zingarelli|url=https://diciamoloinitaliano.wordpress.com/2017/09/20/laumento-degli-anglicismi-ricavato-dalle-analisi-dello-zingarelli/|autore=Antonio Zoppetti|sito=diciamoloinitaliano.wordpress.com|data=2017-09-20|accesso=2021-07-27}}</ref><ref>{{cita libro | nome=Giuseppe| cognome=Antonelli| titolo=L’italiano nella società della comunicazione 2.0, | anno=2016 | editore=‎ Il Mulino | edizione=1 | città=Firenze |ISBN=9788815263681 }}</ref> Anche questo studio rileva come i prestiti non adattati dall'inglese costituiscano quasi la metà dei neologismi registrati nel nuovo millennio, confermando i risultati di una precedente indagine condotta nel 2016 dal linguista [[Giuseppe Antonelli (linguista)|Giuseppe Antonelli]].<ref>{{cita libro | nome=Giuseppe| cognome=Antonelli| titolo=L’italiano nella società della comunicazione 2.0, | anno=2016 | editore=‎ Il Mulino | edizione=1 | città=Firenze |ISBN=9788815263681 |p=213}}</ref> In questo secondo studio, Zoppetti evidenzia inoltre che:<ref>{{cita web|titolo=L’aumento degli anglicismi ricavato dalle analisi dello Zingarelli|url=https://diciamoloinitaliano.wordpress.com/2017/09/20/laumento-degli-anglicismi-ricavato-dalle-analisi-dello-zingarelli/|autore=Antonio Zoppetti|sito=diciamoloinitaliano.wordpress.com|data=2017-09-20|accesso=2021-07-27}}</ref>
* gli [[Prestito_linguistico#Ibridismi|ibridismi]] composti da elementi italiani e inglesi – per esempio verbi parzialmente italianizzati quali ''speakerare'', ''bloggare'', ''surfare'', ''twittare'' – sono esclusi dal computo degli anglicismi crudi nel suo studio. Di conseguenza, l'incidenza degli anglicismi è calcolata per difetto, e classificazioni più restrittive stimerebbero valori maggiori;
* ipotizzando un tasso di crescita annuale costante, e uguale a quello rilevato in questa analisi, si può stimare un'entrata di 1419 nuovi anglicismi entro il 2050, che porterebbe il totale a 4180, pari al 3,9% del patrimonio lessicale totale;
* lo stimare l'incidenza degli anglicismi sull'intero patrimonio lessicale, generalmente adottata negli studi precedenti e mantenuta nella sua analisi, contribuisce a sottovalutare il fenomeno. Poiché i linguisti sono concordi nel riconoscere che la quasi totalità degli anglicismi sono sostantivi, egli propone un'analisi concentrata sui soli sostantivi e stima un'incidenza di lemmi inglesi pari al 3,5% nel 1995 e al 4,6% nel 2017, prevedendo un aumento al 6,9% nel 2050 (a parità di condizioni).
 
=== Tendenza ===
Fino alla [[seconda guerra mondiale]], gli anglicismi ebbero un peso relativamente limitato nell'italiano, e furono per la maggior parte integrati nel sistema linguistico attraverso traduzioni, equivalenti, o adattamenti quali [[Calco linguistico|calchi]] o italianizzazione della pronuncia. Un ruolo importante rivestirono anche la mediazione del [[Lingua francese|francese]] nella ricezione degli anglicismi, così come la politica linguistica operata dal [[Fascismo|regime fascista]] in Italia, da cui rimase escluso l'[[italiano svizzero]]. Nel secondo dopoguerra, in seguito alla vittoria alleata e alla presenza anglo-americana in Italia, gli anglicismi ebbero una forte ripresa per quantità e conobbero cambiamenti qualitativi, come l'assenza di mediazione del francese, un maggiore ingresso di forme non adattate, un maggiore ruolo del parlato rispetto allo scritto, con una relativa maggiore aderenza alla pronuncia (a differenza di prestiti come l'ottocentesco ''tunnel'', che adottavano la pronuncia italiana).<ref>{{Cita web|autore=Leonardo Rossi|url=https://www.treccani.it/magazine/lingua_italiana/speciali/italiano_inglese/rossi.html|titolo = L'anglicismo nel passato (fino agli anni del ''boom'') |sito=Treccani|data=1970-01-01|accesso=2021-07-26}}</ref>.
Riga 34 ⟶ 38:
== Manifestazioni del fenomeno ==
=== Ibridazione ===
Esempi evidenti di anglicismiitanglese si possono riscontrare nei [[linguaggi settoriali]] dell'informatica, dello sport, e più in generale in ambito aziendale. In tali settori all'uso consistente di [[Anglicismo|anglicismi]] crudi, anche quando l'italiano prevede una o più valide alternative, si affiancano veri e propri [[neologismi]] ibridi fra le due lingue ([[Prestito_linguistico#Ibridismi|ibridismi]]), percepiti e usati come tecnicismi.<ref>{{Cita web|url=https://www.treccani.it/magazine/lingua_italiana/articoli/scritto_e_parlato/ibridazione.html|titolo=L’inglese nell’italiano: espansione per ibridazione|sito=Treccani|data=2019-06-21|accesso=2021-07-26}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.lindaliguori.it/ibridi-linguistici/|titolo=Ibridi linguistici|autore=Linda Liguori|sito=lindaliguori.it|data=2013-03-11|accesso=2021-07-26}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://libreriamo.it/libri/perche-labuso-dellinglese-rischia-di-uccidere-la-lingua-italiana/|titolo=Perché l'abuso dell'inglese rischia di uccidere la lingua italiana|autore=Laura Imai Messina|sito=libreriamo.it|data=2018-04-11|accesso=2021-07-26}}</ref> In alcuni casi, i verbi italianizzati derivano non dal verbo inglese, ma da un [[sostantivo]] a sua volta non tradotto in italiano. In inglese, e specialmente nell'uso americano, i sostantivi possono infatti essere utilizzati come verbi. Ad esempio, ''committare'' non viene usato con il significato di "impegnarsi" (il significato letterale del verbo ''to commit'') ma, in ambito informatico, nel senso di "eseguire l'azione di ''[[Controllo versione|commit]]''", ovvero creare una nuova versione su un sistema di gestione condivisa di codice sorgente. La tabella seguente fornisce un elenco non esaustivo di ibridismi:
 
{| class="wikitable"
Riga 132 ⟶ 136:
Oltre a questi due poli opposti, esistono inoltre una serie di posizioni intermedie.
 
Tra gli studiosi, il dibattito travalica la tradizionale contrapposizione tra sostenitori del [[Grammatica_normativa|normativismo]], che vede con favore attività di normazione e indirizzo linguistico, e del [[Grammatica_descrittiva|descrittivismo]] linguistico, che ritiene l'evoluzione della lingua un processo naturale e non influenzabile tramite [[Politica linguistica|politiche linguistiche]]. Diversi specialisti non favorevoli a un approccio normativo raccomandano una maggiore parsimonia nell'uso di anglicismi, sebbene affidino tale scelta alla sensibilità dei parlanti, e non a specifiche azioni istituzionali. Tra questi la [[Sociolinguistica|sociolinguista]], italianista e traduttrice [[Vera Gheno]], pur ribadendo la necessità di un approccio descrittivo<ref>{{Cita web|url=https://www.vice.com/it/article/kzdnja/vera-gheno-accademia-della-crusca-intervista|titolo=Ok, quindi come funziona davvero l'"approvazione" della Crusca?|sito=vice.com|autore=Eugenia Durante|data=2019-02-27|accesso=2021-07-27}}</ref> si è espressa a favore di un uso equilibrato degli anglicismi, da evitare quando usati per «darsi un tono» o se vi è il rischio di rendersi poco comprensibili.<ref>{{Cita web|url=https://www.agendadigitale.eu/cultura-digitale/le-parole-sono-importanti-anche-se-straniere-ecco-come-usarle-in-modo-corretto/|titolo=Le parole sono importanti, anche se straniere: ecco come usarle in modo corretto|sito=agendadigitale.eu|autore=Vera Gheno|data=2020-06-18|accesso=2021-07-27}}</ref>. Il linguista e accademico [[Vittorio Coletti]] ha sottolineato che, benché l'adozione di parole straniere sia «una linfa per le lingue vive», il mancato adattamento grafico e fonetico di tali prestiti al sistema linguistico italiano è problematico, perché segno di debolezza di una cultura incapace di trovare forme proprie per dire cose nuove.<ref>{{Cita web|url=https://accademiadellacrusca.it/it/contenuti/l-italiano-ridotto-al-silenzio/7396|titolo=L'italiano ridotto al silenzio|sito=accademiadellacrusca.it|autore=Vittorio Coletti|data=2016-03-01|accesso=2021-07-28}}</ref>
L'[[Accademia della Crusca]], che adotta generalmente un approccio [[Grammatica descrittiva|descrittivo]],<ref>{{Cita web|url=https://www.lavocedinewyork.com/arts/lingua-italiana/2020/01/14/consigli-per-la-crusca-una-style-guide-normativa-per-scuola-e-pa/|titolo=Consigli per la Crusca: una ''style guide'' normativa per scuola e PA|sito=lavocedinewyork.com|autore=Luca Passani|data=2020-01-14|accesso=2021-07-28}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://accademiadellacrusca.it/it/contenuti/dare-voce-allincompetenza-un-grande-male-del-nostro-tempo/7823|titolo=Dare voce all’incompetenza: un grande male del nostro tempo|sito=accademiadellacrusca.it|autore=Claudio Marazzini|data=2020-01-09|accesso=2021-07-28}}</ref> ha tuttavia preso pubblicamente posizione a favore di un minor uso di anglicismi, in particolare in ambito istituzionale, attraverso i comunicati stampa del ''[[Accademia_della_Crusca#Gruppo_Incipit|Gruppo Incipit]]''.<ref name=IncipitComunicati/> Il linguista [[Luca Serianni]], membro di Incipit, ha osservato come la presenza degli anglicismi negli ultimi vent'anni sia diventata particolarmente invadente nell'italiano e come, pur evitando approcci dirigisti, sia necessario attuare un'opera di persuasione verso le istituzioni con elevate responsabilità sociali, quali le istituzioni politiche.<ref>{{Cita web|url=https://www.huffingtonpost.it/giulia-carrarini/anglicismi-minacciano-italiano-quattro-chiacchiere-luca-serianni_b_6726950.html|titolo=Gli anglicismi minacciano l'italiano? Quattro chiacchiere con Luca Serianni|sito=huffingtonpost.it|autore=Giulia Carrarini|data=2015-02-24|accesso=2021-07-27}}</ref> Commentando l'uso degli anglicismi sui [[media di massa]], Serianni ha sottolineato che «Laddove l'anglicismo non si è ancora affermato, sarebbe meglio non usarlo e adoperare il sostituto italiano».<ref>{{Cita web|url=https://www.adnkronos.com/crusca-bandire-parole-inglesi-inutili-taggare-verbo-italiano_7ClAs3MgJLHHGvywFF05gW?refresh_ce|titolo=Lingua italiana: Crusca, bandire inutili parole inglesi |sito=adnkronos.com|data=2015-09-21|accesso=2021-07-27}}</ref>
 
==Iniziative istituzionali==
Riga 189 ⟶ 194:
* {{lingue|en}} Nick Squires, [https://www.telegraph.co.uk/news/worldnews/europe/italy/7415138/Itanglese-...-or-Anglitaliano-the-Italians-adopt-a-little-English.html ''Itanglese ... or Anglitaliano: the Italians adopt a little English''], ''[[The Daily Telegraph]]'', 11 marzo 2010
* [https://www.youtube.com/watch?v=blYWf2DFcbQ&feature=youtu.be Ale Agostini presenta il progetto Stop Itanglese], con Ale Agostini di Agostini Associati
* [https://aaa.italofonia.info/ AAA - Alternative Agli Anglicismi] dizionario gratuito con significati e alternative
 
{{Portale|lingua inglese|linguistica|Storia d'Italia}}