Monte Shasta: differenze tra le versioni
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[[Theodore Roosevelt]]<ref name="fs"/>|I consider the evening twilight on Mt. Shasta one of the grandest sights I have ever witnessed.|lingua=en}}
Il '''monte Shasta''' ({{inglese|Mount Shasta}}; in karuk: ''Úytaahkoo'', ovvero "Montagna Bianca")<ref>{{cita libro|lingua=en|url=https://books.google.it/books?id=LkfWDwAAQBAJ&pg=PA72|p=72|titolo=Loving Stones|autore=David L. Haberman|editore=Oxford University Press|anno=2020|isbn=978-01-90-08674-9}}</ref><ref>{{cita web|citazione=L'origine del termine "Shasta" è incerta, forse legata al [[lingua russa|russo]] ''Чистая'' (''Chistaya''), che significa "bianco, pulito, puro" o ''Счастье'' (''Schast'ye''), che significa "felicità, fortuna, buona sorte, estasi"; stando a tale ricostruzione, il nome potrebbe essere stato assegnato alla montagna dai primi [[Colonizzazione russa dell'America|coloni russi in California]]|lingua=en|url=https://archive.redding.com/lifestyle/travelin-in-time-how-shasta-got-its-name-ep-375934468-354960831.html/|titolo=Travelin' in Time: How Shasta got its name|autore=Dottie Smith|data=27 gennaio 2011}}</ref><ref name="fs2">{{cita pubblicazione|lingua=en|url=https://www.siskiyous.edu/library/shasta/documents/MS_Fact_Sheet_references_34pp.pdf|p=2|citazione=La parola "Shasta" non deriverebbe secondo uno dei filoni interpretativi dal russo, ma sarebbe legata a un termine dei nativi americani poi trascritto dalla guida di una spedizione di caccia per conto della [[Compagnia della Baia di Hudson]] Peter Skene Ogden|titolo=Mount Shasta: Fact Sheet|accesso=10 luglio 2021|data=21 giugno 2005|editore=College of the Siskiyous Library}}</ref> è uno [[stratovulcano]] attualmente quiescente potenzialmente attivo situato all'estremità meridionale della [[catena delle Cascate]] nella [[contea di Siskiyou]], in [[California]], [[Stati Uniti]].<ref>{{cita pubblicazione|accesso=10 luglio 2021|lingua=en|url=https://pubs.usgs.gov/fs/1997/fs165-97/fs165-97.pdf|autore=Dan Dzurisin|autore2=Peter H. Stauffer|autore3=James W. Hendley II|titolo=Living With Volcanic Risk in the Cascades|anno=2008|editore=[[USGS]]}}</ref> Con un'altezza di 4.321,8 m, è la seconda vetta più elevata delle Cascate e la quinta dello stato. Lo Shasta occupa un volume stimato di 350
== Geografia ==
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Anche se forse scorto per la prima volta da esploratori spagnoli, il primo avvistamento da terra del monte Shasta segnalato in modo affidabile da un europeo o statunitense si ascrive a Peter Skene Ogden, a capo di una battuta di caccia per conto della [[Compagnia della Baia di Hudson]] nel 1826. Nel 1827, sempre Ogden assegnò il nome "Sasty" o "Sastise" al vicino [[monte McLoughlin]].<ref name="cos">{{cita web|lingua=en|titolo=History|sito=College of the Siskiyous|anno=1989|accesso=10 luglio 2021|url=https://web.archive.org/web/20100308200255/http://www.siskiyous.edu/shasta/his/index.htm}}</ref> Una mappa del 1839 di David Burr registra la montagna come Rogers Peak.<ref>{{cita web|lingua=en|url=https://www.davidrumsey.com/ll/thumbnailView.html?startUrl=%2F%2Fwww.davidrumsey.com%2Fluna%2Fservlet%2Fas%2Fsearch%3Fos%3D0%26mid%3DRUMSEY%7E8%7E1%7E1614%7E140001%26sort%3Dpub_list_no_initialsort%2Cpub_date%2Cpub_list_no%2Cseries_no#|titolo=David Rumsey Historical Map Collection}}</ref> A causa di una probabile confusione terminologica, essendo stato il termine Shasta riservato a più vette, si decise di effettuare delle correzioni nel 1841, in parte grazie agli sforzi della [[spedizione di Wilkes]].<ref>{{cita web|sito=USGS|url=https://volcanoes.usgs.gov/observatories/cvo/Historical/volcanoes_charles_wilkes.shtml|lingua=en|titolo=Charles Wilkes, U.S. Exploring Expedition|accesso=10 luglio 2021}}</ref>
A partire dal 1820, il monte Shasta divenne un punto di riferimento importante lungo quella che divenne nota come [[Siskiyou Trail]], una rotta commerciale che correva alle pendici della vetta e che collegava [[Portland (Oregon)|Portland]] a [[San Francisco]], snodandosi attraverso la [[California Central Valley|valle centrale della California]] e il [[Nord-ovest Pacifico]].<ref name="cos"/>
La [[corsa all'oro californiana]] portò i primi insediamenti stabili nell'area nei primi anni 1850, specie [[Yreka]] e Upper Soda Springs. La prima salita registrata del monte Shasta avvenne nel 1854 ad opera di Elias Pearce, dopo diversi tentativi precedenti falliti.<ref name="sel84"/> Nel 1856, Harriette Eddy, Mary Campbell McCloud e il loro gruppo furono le prime donne a raggiungere la vetta.<ref>{{cita pubblicazione|lingua=en|url=https://www.siskiyous.edu//library/shasta/documents/upshasta.pdf|pp=1-2|titolo=Up Shasta in '56|rivista=Sisson Mirror|data=18 marzo 1897}}</ref><ref>{{cita web|lingua=en|url=https://web.archive.org/web/20141006114702/http://www.siskiyous.edu/shasta/bib/B11.htm|titolo=Mount Shasta
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All'inizio del XX secolo, la Pacific Highway seguì la traccia del vecchio Siskiyou Trail fino alla parte meridionale catena delle Cascate, aprendo ancor di più le porte ai curiosi dei monti della [[California settentrionale]]. La versione odierna del Siskiyou Trail, la [[Interstate 5]], vede ogni anno migliaia di persone ogni anno recarsi nei pressi dello Shasta.<ref>{{cita web|url=https://discoversiskiyou.com/2019/08/14/10-great-spots-to-stop-right-off-i-5/|accesso=10 luglio 2021|titolo=10 Great Spots to Stop Right off I5|lingua=en}}</ref>
Dal 13 al 19 febbraio 1959, il Mount Shasta Ski Bowl fece registrare il record di nevicate avvenuto durante una tempesta negli Stati Uniti, con un totale di ben 480
Il monte Shasta andò dichiarato luogo di interesse naturale nazionale (''National Natural Landmark'') nel dicembre 1976.<ref>{{cita web|sito=[[National Park Service|NPS]]|lingua=en|accesso=20 luglio 2021|url=https://www.nps.gov/subjects/nnlandmarks/site.htm?Site=MOSH-CA|titolo=Mount Shasta}}</ref>
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[[File:MountShasta2016orthophoto-LIDARslope50.tif|thumb|[[Ortofotografia]] del 2016 di 60 cm sovrapposta su una mappa di 3 m di [[coefficiente angolare]] (secondo un [[modello digitale di elevazione]]). Scala 1:50.000]]
Circa 593.000 anni fa, lave [[andesite|andesitiche]] eruttarono in quello che oggi è il fianco occidentale del monte Shasta vicino a McBride Spring. Nel corso del tempo, lo [[stratovulcano]] ancestrale si sviluppò ad un'altezza di certo cospicua ma sconosciuta; tra 300.000 e 360.000 anni fa, l'intero lato settentrionale del cratere crollò, generando un'enorme frana o valanghe di detriti dal volume di almeno 27
Ciò che rimane del più antico dei quattro coni del Monte Shasta si scorge a Sargents Ridge, sul lato sud della montagna. Le lave dalla bocca di Sargents Ridge coprono lo scudo di Everitt Hill ai piedi meridionali dello Shasta. Le ultime lave a eruttare dalla bocca furono andesitiche e composte da [[orneblenda]] e [[pirosseno]].<ref name="chr1336">{{cita pubblicazione|url=https://webcache.googleusercontent.com/search?q=cache:z-1dcPmnYuUJ:https://pubs.usgs.gov/sir/2017/5022/k3/sir20175022_k3.pdf+&cd=3&hl=it&ct=clnk&gl=it&client=safari|pp=13-34|lingua=en|titolo=Geologic Field-Trip Guide to Mount ShastaVolcano, Northern California|autore=Robert L. Christiansen|autore2=Andrew T. Calvert|autore3=Timothy L. Grove|accesso=10 luglio 2021|editore=U.S. Department of the Interior, USGS}}</ref>
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[[File:Black Butte from Weed, California-750px.jpg|thumb|Il Black Butte visto da Weed, California]]
Esistono molte cicatrici dovute ai ghiacci su numerosi versanti, in alcuni casi legati alla più recente delle glaciazioni che interessarono la regione, quella del Wisconsin. Se si unisce tale fattore alla vulcanologia locale, allora si comprende come la conformazione del monte risenta in più punti degli effetti del ghiaccio e della lava. Lo Shastina, vicino alla cima maggiore, si compone principalmente di colate laviche di andesite pirosseniche.<ref name="chr1336"/> Circa 9.500 anni fa, questi flussi raggiunsero circa 10,9
L'ultimo a formarsi, il cono più alto, l'Hotlum Cone, nacque circa 8.000 anni fa. Il nome si deve al ghiacciaio omonimo, localizzato sulla sua parete settentrionale; la sua più lunga colata lavica, denominata Military Pass, spessa 150 m, si estese per 8,9
Negli ultimi 8.000 anni, il cono di Hotlum scoppiò almeno otto o nove volte; nel 1786, l'ultima presunta eruzione significativa del monte Shasta sarebbe provenuta proprio da questo cono e avrebbe generato un flusso piroclastico, un [[lahar]] caldo (flusso di fango e detriti) e tre freddi, i quali avrebbero percorso 12,1
=== Ciclo eruttivo ===
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La stagione estiva va da fine aprile a ottobre, anche se in inverno i tentativi di arrampicata non si arrestano del tutto.<ref name="selters_zanger"/> Nei mesi freddi, Sargents Ridge e Casaval Ridge, a est e ad ovest di Avalanche Gulch, rispettivamente, risultano le rotte più battute, per scongiurare il pericolo di valanghe.<ref>{{cita web|lingua=en|url=https://geonames.usgs.gov/apex/f?p=gnispq:3:::NO::P3_FID:256378|titolo=Avalanche Gulch|sito=[[Geographic Names Information System]]|editore=USGS|accesso=10 luglio 2021}}</ref> Il vulcano è inoltre una destinazione popolare per gli sciatori, anche se molte delle vie di arrampicata richiedono una certa esperienza: in genere, le piste più battute sono quelle localizzate alla base della montagna.<ref name="selters_zanger"/>
Il percorso più popolare è l'Avalanche Gulch Route, che inizia al Bunny Flat Trailhead e sale di circa 2.200 m, totalizzando tra andata e ritorno circa 18,5
Attualmente non esiste un sistema di prenotazione come su altre cime della catena montuosa. Tuttavia, gli scalatori devono ottenere un'idoneità che autorizza la scalata alla vetta. Permessi e certificati sono disponibili presso la stazione dei ranger del monte Shasta e quella di McCloud, oltre che in centri visitatori situati lungo i percorsi di trekking.<ref>{{cita web|lingua=en|url=https://www.fs.usda.gov/detail/stnf/home/?cid=stelprdb5353013|titolo=Climbing Mt. Shasta in 2020?|sito=USFS|accesso=10 luglio 2021}}</ref>
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