Design pattern: differenze tra le versioni
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{{nota disambigua|descrizione=il libro|titolo=[[Design Patterns]]}}
Nell'[[ingegneria del software]], un '''design pattern''' ('''modello di progettazione''') può essere definito "una soluzione progettuale generale a un problema ricorrente". Esso non è una libreria o un componente di [[software]] riusabile, quanto una descrizione o un modello da applicare per risolvere un problema che può presentarsi in diverse situazioni durante la progettazione e lo sviluppo del software.
La differenza tra un [[algoritmo]] e un design pattern è che il primo risolve problemi computazionali, mentre il secondo è legato agli aspetti progettuali del software.
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Il termine fu inizialmente introdotto in [[architettura]] in un celebre saggio di [[Christopher Alexander]]; in seguito, proprio l'opera di Alexander ispirò la nascita di un settore dell'ingegneria del software dedicato all'applicazione del concetto di design pattern alle [[architettura software|architetture software]], soprattutto [[programmazione orientata agli oggetti|object-oriented]]. Oggi, l'espressione ''design pattern'' viene usata principalmente con riferimento a questo particolare contesto.
Il tema dei pattern viene oggi considerato una delle linee principali di sviluppo dell'ingegneria del software
La nascita del "movimento" dei pattern in informatica si deve al celebre libro ''[[Design Patterns|Design Patterns: Elementi per il riuso di software ad oggetti]]'' di [[Erich Gamma]], [[Richard Helm]], [[Ralph Johnson]] e [[John Vlissides]] ([[1995]]). Grazie al successo di quest'opera, i suoi quattro autori divennero nomi talmente citati che la comunità scientifica iniziò, per brevità, a identificarli collettivamente con un nomignolo: la "banda dei quattro" (''[[Gang of four|Gang of Four]]'' o ''Gof'').
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