Concorezzo: differenze tra le versioni

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== Storia ==
Pur se alcuni ritrovamenti archeologici testimoniano l'esistenza di insediamenti nella zona fin dall'epoca romana, l'impianto generale dell'abitato è di origine medioevale, ed è solo durante l'[[Alto Medioevo]] che ci giungono le prime notizie di Concorezzo.<br />
Villaggio fortificato in epoca longobarda<ref>{{cita web|url=http://www.archiviodiconcorezzo.it/interno.php?id0=42&id1=3|titolo=Archivio Storico della Città di Concorezzo - Le origini|accesso=28 aprile 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130507031610/http://www.archiviodiconcorezzo.it/interno.php?id0=42&id1=3|dataarchivio=7 maggio 2013|urlmorto=no}}</ref>, a partire dal secolo VIII (745) il corrente toponimo inizia a essere citato seppure in diverse varianti fra cui Concoretio (853), Concoretzio (892), Cucuretio (1045) e ancora Concoretio nel Duecento.<br /> Secondo una leggenda la regina dei Longobardi [[Teodolinda]] creò dei segreti passaggi sotterranei per collegare il suo palazzo di [[Monza]] alle varie dipendenze sul territorio, fra cui Concorezzo, quali estreme vie di fuga in caso di pericolo.
Il paese fu l'unico della pieve di Vimercate a essere riconosciuto, nel XII secolo, quale "Borgo"; purtroppo è andata persa la sua esatta estensione e collocazione.<br />
Nel XII secolo Concorezzo divenne uno dei principali centri dei [[Catarismo|Catari]] nel nord Italia, essendo sede di un movimento ereticale noto come ''I Puerìtt de Cuncurèss'' ("I Poveretti di Concorezzo") o Credenti di Concorezzo, che fu poi annientato nella prima metà del XIII secolo dal podestà di Milano [[Oldrado da Tresseno]].
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* Parco XXV Aprile
 
== CuriositàNella letteratura ==
{{Curiosità}}
* Secondo una leggenda la regina dei Longobardi [[Teodolinda]] creò dei segreti passaggi sotterranei per collegare il suo palazzo di [[Monza]] alle varie dipendenze sul territorio, fra cui Concorezzo, quali estreme vie di fuga in caso di pericolo.
* Sono ambientati a Concorezzo alcuni capitoli del romanzo ''La cena secreta'' (trad. it. ''La cena segreta'', [[Marco Tropea Editore]], 2005) dell'autore spagnolo [[Javier Sierra]]. Nel romanzo, che si svolge nel XVI secolo, ai tempi in cui [[Leonardo da Vinci]] stava ultimando la sua celebre [[Ultima Cena]], a Concorezzo è ancora presente una folta comunità [[Catarismo|catara]], [[eresia]] che in realtà fu sterminata nel XIII secolo. A parte questa finzione storica (che è voluta dall'autore e che costituisce il nucleo della narrazione) il romanzo contiene notevoli incongruenze geografiche, parecchie delle quali riguardano proprio la localizzazione di Concorezzo: la cittadina viene infatti presentata come un villaggio di montagna, i cui abitanti svolgono i loro riti catari all'interno di [[grotte]], sebbene in realtà Concorezzo sorga a soli 171 metri [[Livello del mare|s.l.m.]], su una pianura alluvionale del tutto piatta e, naturalmente, priva di grotte. Inoltre, un personaggio, giungendo a Milano da Concorezzo, entra nella città passando da Porta Magenta (l'attuale Porta Vercellina), mentre avrebbe dovuto entrarvi da Porta Orientale (l'attuale Porta Venezia), trovandosi Concorezzo a nord-est di Milano.
* Sempre a Concorezzo sono ambientati anche alcuni capitoli di un altro romanzo ''La tela dell'Eretico'' ([[Ugo Mursia Editore|Mursia Editore]], 2012), scritto dal giallista milanese [[Fabrizio Carcano]], incentrato sulla figura di [[Leonardo da Vinci]] e sulla sua presunta appartenenza all'eresia dei [[Catarismo|Catari]]. Vi si racconta di una cellula catara ancora operante a Milano nel 2011, che avrebbe scelto Concorezzo come sede per le proprie attività clandestine di culto.