Canto di Natale: differenze tra le versioni

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[[Immagine:A Christmas Carol - Ghosts of Departed Usurers.jpg|thumb|<center>I fantasmi degli usurai morti (illustrazione di John Leech)]]
 
==Trama==
Il Canto è suddiviso in cinque parti: nella prima si descrive il personaggio di Ebenezer Scrooge (in inglese: "tirchio"), ricco e gretto finanziere, un utilitarista della City per il quale il Natale è una perdita di tempo e un danno agli affari (rimprovera Dio stesso per la chiusura degli esercizi la domenica: proprio perché banche e negozi chiudono non gli permettono di guadagnare di più delle grandi ricchezze che possiede già, ma di cui nulla spende neanche per sé).
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Talmente infastidito dalle festività, costringe il suo contabile Bob Cratchitt, cui dà uno stipendio da fame, a presentarsi al lavoro anche il giorno dopo quello di Natale molto presto per rifarsi del tempo perduto il giorno prima. Per strada risponde male a tutti coloro che gli fanno gli auguri, incluso l'affettuoso nipote Fred, figlio della defunta sorella che invano lo prega di pranzare con la sua famiglia: l'unica compagnia che conta per Scrooge è quella della sua cassaforte.
Il ''Canto'' è suddiviso in cinque parti: nella prima si descrive il personaggio di Ebenezer Scrooge (in inglese: "tirchio"), ricco e gretto finanziere, un [[Utilitarismo|utilitarista]] della City per il quale il [[Natale]] è una perdita di tempo e un danno agli affari (rimprovera Dio stesso per la chiusura degli esercizi la domenica: proprio perché banche e negozi chiudono non gli permettono di guadagnare di più delle grandi ricchezze che possiede già, ma di cui nulla spende neanche per sé).
Tornato a casa, però, gli sembra di intravedere specchiato nel battiporta del portone il volto del defunto socio in affari Marley, morto sette anni prima, visione che lo turba profondamente. Rinchiusosi nella sua vecchia casa, comincia a percepire dei rumori strani: ora quello di un carro funebre che si trascina invisibile sulle scale avvolte nel buio, ora un rumore di catene nella cantina, infine vede oscillare da sola una campanella collegata alla deserta camera antistante, trascinando tutte le altre della casa in un suono assordante e spaventoso.
A questo punto si apre una porta, e compare il cadavere di Marley: una visione tremenda, tanto più terrificante in quanto, scoperte le bende per mostrare il volto, cade la mascella dal viso. Intorno alla vita, una catena forgiata di lucchetti, timbri, assegni, e tutto quel materiale che, secondo l'ammissione di Marley, lo ha distolto dal fare del bene agli altri accumulando denaro tutto per se: il rimpianto per aver vissuto chiuso nel proprio egoismo lontano dalle persone che amava e che lo amavano costituisce la sua pena eterna, una dannazione che lo costringe a vagare per il mondo senza potere vedere la luce di Dio.
 
Talmente infastidito dalle festività, costringe il suo contabile Bob Cratchitt, cui dà uno stipendio da fame, a presentarsi al lavoro anche il giorno dopo quello di Natale molto presto per rifarsi del tempo perduto il giorno prima. Per strada risponde male a tutti coloro che gli fanno gli auguri, incluso l'affettuoso nipote Fred, figlio della defunta sorella che invano lo prega di pranzare con la sua famiglia: l'unica compagnia che conta per Scrooge è quella della sua cassaforte.
 
Tornato a casa, però, gli sembra di intravedere specchiato nel battiporta del portone il volto del defunto socio in affari Marley, morto sette anni prima, visione che lo turba profondamente. Rinchiusosi nella sua vecchia casa, comincia a percepire dei rumori strani: ora quello di un carro funebre che si trascina invisibile sulle scale avvolte nel buio, ora un rumore di catene nella cantina, infine vede oscillare da sola una campanella collegata alla deserta camera antistante, trascinando tutte le altre della casa in un suono assordante e spaventoso.
 
A questo punto si apre una porta, e compare il cadavere di Marley: una visione tremenda, tanto più terrificante in quanto, scoperte le bende per mostrare il volto, cade la mascella dal viso. Intorno alla vita, una catena forgiata di lucchetti, timbri, assegni, e tutto quel materiale che, secondo l'ammissione di Marley, lo ha distolto dal fare del bene agli altri accumulando denaro tutto per se: il rimpianto per aver vissuto chiuso nel proprio [[egoismo]] lontano dalle persone che amava e che lo amavano costituisce la sua pena eterna, una dannazione che lo costringe a vagare per il mondo senza potere vedere la luce di [[Dio]].
 
Il solo sollievo è ammonire Scrooge, perché la catena che si sta forgiando è ben più lunga e pesante della sua. Se andrà avanti così, anche lui subirà la stessa sorte: Marley gli annuncia allora la visita imminente di tre spiriti: uno che incarna i Natali passati, un altro quello presente, l'ultimo il Natale futuro.
 
===Lo spirito del Natale Passato===
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===Critica testuale===
Considerata una ''morality'' sulla falsariga delle sacre rappresentazioni [[Medioevo|medievali]] per la semplice simbolicità [[Religione|religiosa]] e l'aspetto melodrammatico, Il ''Canto di Natale'' è effettivamente un dramma in cinque atti, in cui le apparizioni che si presentano a Scrooge si aprono e si chiudono tra un sipario e l'altro, anche se le cortine del baldacchino dove dorme l'avaro rimpiazzano alla buona il sipario teatrale. Ma il ''Canto'' non è solo una parabola: rappresenta infatti lo sviluppo in chiave satirica e impegnata dei comici bozzetti dei ''Pickwick Papers'', scenette umoristiche in cui compaiono quelle allegre e bonarie caricature destinate più tardi a trasformarsi nei mostri grotteschi del ''Canto'' e più avanti in quelli dei grandi romanzi. Mentre la figura del vecchio zio scapolone appare tratteggiata nel bonario Pickwick (affiancato nelle sue peripezie da Sam Weller (rivisitazione moderna in versione Cockney di [[Don Chisciotte]] e Sancio Panza), l'io cattivo di Scrooge appare nella breve storia di Gabriel Grub, avaro sagrestano rapito da un gruppo di malvagi spiritelli: essi gli fanno assistere a delle scene terribili il cui frutto finale sarà la conversione dell'avaro. Ma si tratta sempre dell'ennesimo bozzetto comico i cui personaggi sono ancora schizzati a matita: è solo con il ''Carol'' che Dickens acquisisce il successo e la capacità tecnica del romanziere. I Canti di Natale sviluppano il suo talento drammatico: a quessto si unisce l'influenza del [[Romanzo picaresco|picaresco]] ereditato da [[Henry Fielding]] di cui era lettore appassionato, mentre il senso del macabro cresce dalla passione per il [[romanzo gotico]]. Raramente però, qualunque sia il tema trattato da Dickens, si può parlare di realismo, se non nel senso che i personaggi da lui creati sono "vivi" nel loro mondo fiabesco: Praz fa notare che si tratta di maschere in cui i tratti umani sono deformati come nelle vignette satiriche. I ''Canti di Natale'' sono dunque racconti fantastici, ma che racchiudono delle verità profonde. Vivono in una dimensione tutta loro come in Shakespeare a cui Dickens è non a caso paragonato per il forte e colorito linguaggio poetico appena mascherato dall'apparenza di prosa. PER ME NN é UN GRAN CHE !!! avete visto la trama ?
 
==Bibliografia==