Policlinico Umberto I: differenze tra le versioni
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Dando uno sguardo complessivo alla storia del Policlinico ed alle principali aree culturali che lo hanno qualificato, si può affermare che, le grandi scuole che si sono succedute negli anni in medicina interna, e che hanno dato luogo a ricerche di eccellenza, riscuotendo in tal modo stima e riconoscimenti in tutta Italia ed all’estero, sono state la scuola di [[Cesare Frugoni]], quella di [[Luigi Condorelli]], quella di Cataldo Cassano, e quella di [[Giuseppe Giunchi.]] La scuola di Frugoni si è distinta principalmente per l’impronta immunologica ed allergologica. Merito di quest’ultimo è stato di aver creato una scuola di clinici di rilievo, che hanno apportato numerosi contributi in vari settori della medicina interna. Molti degli allievi sono andati ad occupare cattedre in Università italiane e straniere. Frugoni è stato Presidente dell’Accademia Medica e della [[Società Italiana di Medicina Interna]] .Nel 1951 a Cesare Frugoni è subentrato [[Giovanni Di Guglielmo]], Clinico Medico di Napoli e principale epigone della Scuola ematologica di Ferrata e Micheli. A merito scientifico di Di Guglielmo vanno annoverati l’inquadramento delle malattie mieloproliferative ed il riconoscimento della patologia eritremica.
A seguito di Di Guglielmo nel 1956 è stato chiamato a dirigere la Cattedra di Clinica Medica Luigi Condorelli, già Patologo Medico nella Università romana. Condorelli si era perfezionato a Vienna negli Istituti di Sternberg e Wenckebach ed era stato al seguito a Roma e a Napoli. La sua attività scientifica si è concentrata con speciale predilezione sulla fisiopatologia e clinica della malattie del cuore e della circolazione. Particolarmente interessanti sono stati gli studi sul circolo coronarico e l’individuazione delle zone miocardiche elettrocardiograficamente. Di suggestivo valore sono state la messa a punto della tecnica del [[pneumomediastino]] ed il riconoscimento della sindrome clinica dell’“accretio” pericardico. Di uguale importanza sono stati riconosciuti gli studi sulla regolazione pressoria del circolo polmonare e sull’azione farmacologica dell’[[Niacina|acido nicotinico]]. Condorelli è stato fra i primi in Italia a praticare il [[cateterismo cardiaco]],
=== Clinica delle malattie tropicali e subtropicali ===
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=== Clinica di ginecologia ed ostetricia ===
La scuola di Perfezionamento di Ostetricia e Ginecologia fu istituita nel 1906 ed iniziò a funzionare nell’anno 1907-1908 grazie ad [[Ernesto Pestalozza]]. La scuola aveva carattere eminentemente pratico e durava un anno; essa riuscì a formare centinaia di allievi, molti dei quali si inserirono come docenti in altre Università e nelle scuole per Ostetriche, altri invece furono assorbiti nelle strutture sanitarie e di ricerca scientifica che la Società, sempre più articolata. [[Ernesto Pestalozza]], nato a Milano nel 1860, diede all’insegnamento e alla ricerca un indirizzo fisio-patologico, cercando di interpretare i ritmi biologici nella evoluzione della gravidanza. Si dedicò, in particolare, agli studi dell’anatomia dell’utero in gravidanza e durante il parto, contribuendo ai progressi della tecnica chirurgica, soprattutto per le correzioni degli spostamenti di posizione dell’utero e per il prolasso. Pestalozza era contrario alla limitazione delle nascite, alla sterilizzazione coattiva, agli interventi inutilmente demolitori e fu uno degli ispiratori dell'[[Opera nazionale maternità e infanzia|
In seguito alla morte di Pestalozza, venne chiamato in sua sostituzione [[Luigi Cattaneo (anatomista)|Luigi Cattaneo]], il quale quando arrivò alla Cattedra di Roma, nel 1945, si rese subito conto che era necessario riempire i vuoti lasciati dalla guerra, riallacciare sul piano culturale i contatti con gli altri Paesi, prepararsi ad affrontare un periodo di prevedibile sviluppo demografico. Nella ricerca scientifica, la preoccupazione di non essere lasciato indietro, portò Cattaneo ad accelerare i tempi e, in alcuni casi, egli si trovò all’avanguardia.
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L’insegnamento della Psichiatria all’Università “La Sapienza” inizia nel 1871 con il nome di “Corso clinico delle malattie mentali”, una cattedra ben distinta da quella delle Malattie Nervose. I due insegnamenti vennero fusi fra loro solo nel 1920 e rimarranno tali fino al 1950, anno in cui i due insegnamenti vennero nuovamente resi autonomi.
Originariamente l’insegnamento si teneva presso il manicomio Santa Maria della Pietà il cui direttore fu Giuseppe Girolami che diventò il primo docente della scuola psichiatrica romana. Diomede Panteleoni in un rapporto amministrativo del 1871 scrisse:
Girolami tenne la cattedra dal 1871 al 1875, anno in cui dovette rinunciare all’insegnamento a causa di una malattia. Fu da sempre molto vicino alle ideologie di [[Joseph Guislain|Guislain]] a cui dedica un trattato intitolato "Sulla pazzia. Studi psicologici e patologi", dove traspare l’atteggiamento critico di Girolami sul sistema psichiatrico del tempo, che cercava di ‘contenere’ il comportamento dei pazienti piuttosto che cercare un trattamento adeguato per la loro salute psico-fisica.
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Il suo insegnamento fu caratterizzato da un approccio prevalentemente clinico, le sue lezioni erano molto seguite ed apprezzate per la sua vivacità e la sua facoltà espressiva tanto che Mingazzini rimase a presiedere la cattedra fino al 1920, anno in cui le cattedre di Malattie Mentali e Nervose si unirono, ruolo che tenne fino al 1927.
Mingazzini può essere considerato il padre della psicologia e della
Egli istituì anche il reparto di Neuropsichiatria Infantile, primo in Italia, e ampliò l’organizzazione della struttura. È noto anche per aver fatto conoscere in Italia la [[sindrome di Down]].
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Alla morte di De Sanctis nel 1935 fu chiamato a Roma Ugo Cerletti che fu incaricato della Cattedra di Malattie Mentali e Nervose fino al 1948.
Già dal 1933 Cerletti lavorava sull’[[epilessia]], cercando di provocare attacchi convulsivi nei cani e nelle cavie attraverso
Cerletti applicò per la prima volta l’elettrostimolazione sull’uomo nel 1938, anno in cui al
A Ugo Cerletti successe alla cattedra Mario Gozzano, laureato in medicina a Torino nel 1922, egli fu l’ultimo docente della Scuola di Malattie Mentali e Nervose prima che i due insegnamenti vennero nuovamente autonomizzati.
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