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=== Programmi in corso ===
 
''[[GeoTail]]'' è un satellite sviluppato con il contributo della NASA e lanciato nel 1992 con un lanciatore [[Delta II]]<ref>{{cita web|url=https://www.stp.isas.jaxa.jp/geotail/|titolo=GEOTAIL Spacecraft|editore=JAXA|lingua=en|accesso=11 settembre 2022}}</ref>.
Lo scopo della missione è lo studio della struttura e le dinamiche della lunga regione di coda della [[magnetosfera terrestre|magnetosfera]] detta coda magnetica presente nel lato notturno della Terra. La magnetosfera viene compressa e confinata dal [[vento solare]], creando una lunga cosa. Essa assorbe continuamente energia dal [[Sole]] creando aurore nella [[ionosfera]] polare. Gli strumenti di bordo misurano gli [[elettrone|elettroni]] ad alta e bassa energia, il [[campo elettrico]] e [[campo magnetico|magnetico]] e il [[plasma (fisica)|plasma]]<ref>{{cita web|url=https://solarsystem.nasa.gov/missions/geotail/in-depth/|titolo=Geotail|editore=NASA|lingua=en|accesso=11 settembre 2022}}</ref>. Sebbene tecnicamente non faccia parte di una missione planetaria, la sua orbita molto ellittica ha permesso di effettuare numerosi flyby lunari.
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La missione ''[[EarthCARE]]'' (''Earth Cloud, Aerosol and Radiation Explorer''), parte dell{{'}}''[[Earth Explorer Programme]]'', è un progetto dell'agenzia spaziale europea in collaborazione con quella giapponese. L'obiettivo scientifico è l'osservazione e la caratterizzazione delle nubi, degli [[aerosol]], la misurazione della [[radiazione solare]] riflessa e della [[radiazione infrarossa]] emessa dalla superficie e dall'[[atmosfera terrestre]]<ref>{{cita web|url=https://www.eorc.jaxa.jp/EARTHCARE/en/index.html|titolo=To Reveal the Unknown Role of the Clouds and Aerosols|editore=EORC JAXA|lingua=en|accesso=11 settembre 2022}}</ref>. Il lancio è previsto per settembre 2023.
 
== Telecomunicazioni ==
=== Storia ===
Il ''[[Communications and Broadcasting Experimental Test Satellite]]'' (COMETS), chiamato ''Kakehashi'' è stato lanciato nel 1998 in orbita geostazionaria<ref>{{cita web|url=https://global.jaxa.jp/projects/sat/comets/index.html|titolo=About Communications and Broadcasting Engineering Test Satellites "Kakehashi" (COMETS)|editore=JAXA|lingua=en|accesso=5 ottobre 2022}}</ref> per sperimentare tecnologie di ritrasmissione dati provenienti da altri satelliti verso stazioni di Terra.
 
Il ''[[Data Relay Test Satellite]]'' (DRTS), chiamato ''Kodama'', aveva l'obiettivo di ritrasmettere dati in tempo reale tra satelliti e le stazioni a terra. Lanciato il 4 settembre 2002 con un [[H-IIA|lanciatore H-IIA]], che lo ha portato su un'[[orbita geostazionaria]] a {{M|36000|ul=km}}, possedeva una antenna per la ricezione dei dati da altri satelliti e una antenna per la trasmissione a Terra<ref name="kodama">{{cita web|url=https://global.jaxa.jp/projects/sat/drts/topics.html|titolo=Data Relay Test Satellite "KODAMA" (DRTS)|editore=JAXA|lingua=en|accesso=5 ottobre 2022}}</ref>. Nel test, condotto in collaborazione con l'[[agenzia spaziale europea]] a settembre 2006, ha stabilito una connessione con il satellite ESA [[Envisat]], che si trovava ad una altezza di {{M|800|ul=km}}, ritrasmettendo dei dati provenienti da quest'ultimo al [[centro spaziale di Tsukuba]]<ref name="kodama"/><ref>{{cita web|url=https://www.esa.int/About_Us/ESRIN/ESA_and_JAXA_satellites_talk_to_each_other|titolo=ESA and JAXA satellites 'talk' to each other|editore=ESA|data=1 dicembre 2006|lingua=en|accesso=5 ottobre 2022}}</ref>.
Ad ottobre 2009 ha ritrasmesso con successo i dati provenienti dal satellite ''Advanced Land Observation Satellite'' ''[[Daichi]]''. La trasmissione in banda Ka tra i satelliti ha raggiunto una velocità di {{M|278|ul=Mbps}}.
 
Il satellite ''[[Optical Inter-orbit Communications Engineering Test Satellite]]'' (OICETS), chiamato ''Kirari'' è stato lanciato ad agosto 2005 dal [[cosmodromo di Bajkonur]] tramite un [[Dnepr (vettore)|lanciatore Dnepr]]. Il suo scopo era di provare la trasmissione via ottica in orbita, in collaborazione con l'[[agenzia spaziale europea]]. Questo tipo di trasmissioni ha il vantaggio di permettere velocità maggiori rispetto ai collegamenti radio tradizionali, e di non avere nessuna interferenza con questi ultimi, ma necessita di un puntamento molto preciso tra trasmettitore e ricevitore.
A dicembre 2005 il satellite ''Kirari'', in [[orbita terrestre bassa]], ha stabilito una trasmissione dati bidirezionale con il satellite ESA [[Artemis (satellite)|Artemis]], in [[orbita geostazionaria]]<ref>{{cita web|url=https://www.esa.int/Applications/Telecommunications_Integrated_Applications/Successful_optical_data_relay_link_between_OICETS_and_Artemis|titolo=Successful optical data relay link between OICETS and Artemis|data=9 dicembre 2005|editore=ESA|lingua=en|accesso=5 ottobre 2022}}</ref>, mentre si muovevano ad una velocità relativa di diversi chilometri al secondo<ref name="kirari_3">{{cita web|url=https://global.jaxa.jp/projects/sat/oicets/topics.html|titolo=Optical Inter-orbit Communications Engineering Test Satellite "KIRARI" (OICETS)|editore=JAXA|lingua=en|accesso=5 ottobre 2022}}</ref>. La distanza tra due satelliti in tali orbite può raggiungere i {{M|40000|ul=km}}<ref name="kirari_2">{{cita web|url=https://www.eoportal.org/satellite-missions/oicets|titolo=OICETS (Optical Interorbit Communications Engineering Test Satellite) / Kirari|editore=ESA|data=8 giugno 2012|lingua=en|accesso=5 ottobre 2022}}</ref><ref name="kirari_3"/>. A giugno 2006 ha stabilito un collegamento dati bidirezionale via [[laser]] con una stazione di terra mobile del [[Deutsches Zentrum für Luft- und Raumfahrt|centro aerospaziale tedesco]] e con una stazione simile dell'Istituto nazionale delle tecnologie dell'informazione e delle comunicazioni giapponese<ref>{{cita web|url=https://global.jaxa.jp/press/2006/06/20060609_kirari_e.html|titolo=Success with Optical Communication Experiment between the Optical Inter-orbit Communication Engineering Test Satellite "Kirari" (OICETS) and the Optical Ground Station at German Aerospace Center (DLR)|data=9 giugno 2006|editore=JAXA|lingua=en|accesso=5 ottobre 2022}}</ref>. La missione è terminata con successo a settembre 2009.
 
Il satellite ''[[Wideband InterNetworking engineering test and Demonstration Satellite]]'' (WINDS), chiamato ''Kizuna'', è stato lanciato il 23 febbraio 2008 dal [[centro spaziale di Tanegashima]] con in [[H-IIA|lanciatore H-IIA]]<ref name="kizuna">{{cita web|url=https://global.jaxa.jp/projects/sat/winds/topics.html|titolo=Wideband InterNetworking engineering test and Demonstration Satellite "KIZUNA"(WINDS)|editore=JAXA|lingua=en|accesso=12 ottobre 2022}}</ref>. A giugno ha iniziato la fase operativa, con un test di trasmissione dati ad una velocità di {{M|1,2|ul=Gbps}}, stabilendo il primato di trasmissioni dati via satellite<ref name="kizuna"/>. A novembre è stato condotto un esperimento nel quale il satellite ha ritrasmesso immagini e video ad alta definizione della Luna ripresi dalla [[Kaguya (sonda spaziale)|sonda Kaguya]] contemporaneamente (modalità [[multicast]]) alle stazioni del [[National Electronics and Computer Technology Center]] in [[Thailandia]] e dell'[[Advanced Science and Technology Institute]] nelle [[Filippine]]<ref name="kizuna"/>.
Durante l'[[Eclissi totale di Sole]] del 22 luglio 2009, l'[[Osservatorio Astronomico Nazionale del Giappone]], la [[Japan Broadcasting Corporation]] e l'Istituto Nazionale delle Tecnologie dell'Informazione e della Comunicazione giapponese hanno utilizzato il satellite per trasmettere in diretta le immagini ad alta definizione riprese dalle isole di [[Iwo Jima]] e [[Chichi-jima]]<ref name="kizuna"/>. A settembre 2009 è stata condotta una simulazione per le telecomunicazioni in caso di emergenza, nella quale il satellite ''Kizuna'' ha trasmesso immagini ad alta definizione riprese dal satellite ''Advanced Land Observing Satellite'' ''[[Daichi]]''. Altri esperimenti compiuti nel 2010 comprendevano la ritrasmissione in tempo reale di immagini ad alta definizione riprese da un piccolo [[Sottomarino autonomo|drone sottomarino]] impiegato per lo studio dell'[[ecosistema marino]] tramite una [[nave da ricerca]]<ref name="kizuna"/> e un test per dimostrare le trasmissioni di immagini per la [[telemedicina]]<ref name="kizuna"/>.
Nei giorni successivi al [[Terremoto e maremoto del Tōhoku del 2011|terremoto del Tōhoku]] del 2011, l'Istituto nazionale delle tecnologie dell'informazione e delle comunicazioni ha impiegato il satellite per fornire servizi di [[videoconferenza]] e [[voice over IP]] e [[RadioLAN]] nelle zone colpite<ref>{{cita web|url=https://global.jaxa.jp/press/2011/03/20110320_kizuna_e.html|titolo=KIZUNA's Support Activities for Disaster-stricken Areas after Tohoku Region Pacific Ocean Coastal Earthquake|data=20 marzo 2011|editore=JAXA|lingua=en|accesso=12 ottobre 2022}}</ref>, nelle quali le stazioni per le telecomunicazioni erano state danneggiate<ref name="kizuna"/><ref>{{cita web|url=https://www.eoportal.org/satellite-missions/winds|titolo=WINDS|editore=eoPortal ESA|data=13 giugno 2012|lingua=en|accesso=12 ottobre 2022}}</ref>. ''Kizuna'' ha terminato la missione operativa a marzo 2019.
 
=== Programmi in corso ===
Il ''[[sistema satellitare Quasi-Zenith]]'' (QZSS) è una [[costellazione satellitare]] per il [[Sistema satellitare globale di navigazione|posizionamento]] compatibile con il [[Sistema di posizionamento globale|sistema GPS]] statunitense<ref name="qzss_01">{{cita web|url=https://qzss.go.jp/en/overview/services/sv01_what.html|titolo=Overview of the Quasi-Zenith Satellite System (QZSS)|editore=QZSS website|lingua=en|data=12 ottobre 2022}}</ref>. Quest'ultimo non è disponibile stabilmente in alcune zone montagnose o urbane dove il segnale è ostacolato da edifici, alberi ed altri oggetti<ref name="qzss_01"/>.
 
L'obiettivo del QZSS è di migliorare il servizio GPS attraverso tre satelliti in [[orbita quasi-zenit]] e un satellite in [[orbita geostazionaria]]<ref name="qzss_02">{{cita web|url=https://qzss.go.jp/en/overview/services/sv02_why.html|titolo=What is the Quasi-Zenith Satellite System (QZSS)?|editore=QZSS website|lingua=en|data=12 ottobre 2022}}</ref><ref name="qzss_04">{{cita web|url=https://www.gov-online.go.jp/eng/publicity/book/hlj/html/201801/201801_03_en.html|titolo=High-Precision Positioning with “Michibiki”|editore=Public Relation Office - Government of Japan|autore=Hiroshi Sakurai|lingua=en|accesso=12 ottobre 2022}}</ref>. In questo modo i satelliti si trovano, nelle regioni dell'[[estremo Oriente]] e dell'[[Oceania]], sullo [[zenit]]. Questo permette di ridurre gli errori multipath causati dalla riflessione del segnale dovuta agli ostacoli<ref name="qzss_02"/>. La compatibilità con il [[Sistema di posizionamento globale|sistema GPS]] non richiede modifiche ai ricevitori esistenti nei navigatori satellitari e nei cellulari. Di fatto, l'effetto è analogo ad un aumento dei satelliti GPS disponibili, e comporta un miglioramento nella stabilità del servizio<ref>{{cita web|url=https://www.jaxa.jp/countdown/f18/pdf/presskit_michibiki_e.pdf|titolo=Quasi-Zenith Satellite System (QZSS) First Quasi-Zenith Satellite System 'MICHIBIKI'|lingua=en|formato=PDF|editore=Space Application Mission Directorate JAXA|accesso=12 ottobre 2022}}</ref>.
 
Il primo satellite QZSS-1, chiamato ''Michibiki-1'', è stato lanciato l'11 settembre 2010 dal [[centro spaziale di Tanegashima]] tramite l'[[H-IIA]]<ref>{{cita web|url=https://global.jaxa.jp/projects/sat/qzss/topics.html|titolo=Quasi-Zenith Satellite-1 "MICHIBIKI"|editore=JAXA|lingua=en|accesso=12 ottobre 2022}}</ref>. Nei mesi successivi sono state condotte verifiche e test dei sistemi e del segnale trasmesso. A giugno 2011 ha iniziato a trasmettere i segnali L1 C/A e L2C e il mese successivo i segnali aggiuntivi L1C e L5<ref>{{cita web|url=https://global.jaxa.jp/press/2011/06/20110622_michibiki_e.html|titolo=First Quasi-Zenith Satellite 'MICHIBIKI' Begins Providing Positioning Signals (Lifting the alert flag)|data=22 giugno 2011|editore=JAXA|lingua=en|accesso=12 ottobre 2022}}</ref>.
 
Nel 2017, completando la costellazione iniziale, sono stati lanciati i satelliti QZSS-2<ref name="qzss-2">{{cita web|url=https://www.nasaspaceflight.com/2017/05/japans-h-iia-michibiki-2-launch/|titolo=Japan’s H-IIA conducts Michibiki-2 launch|autore=William Graham|data=31 maggio 2017|editore=NASASpaceFlight|lingua=en|accesso=12 ottobre 2022}}</ref>, 3<ref name="qzss-3">{{cita web|url=https://spaceflightnow.com/2017/08/19/japan-launches-navigation-satellite-after-week-long-delay/|titolo=Japan launches navigation satellite after week-long delay|autore=Stephen Clark|data=19 agosto 2017|editore=Spaceflight Now|lingua=en|accesso=12 ottobre 2022}}</ref> e 4<ref name="qzss-4">{{cita web|url=https://spaceflightnow.com/2017/10/09/successful-h-2a-rocket-launch-rounds-out-japanese-navigation-network/|titolo=Successful H-2A rocket launch rounds out Japanese navigation network|autore=Stephen Clark|data=9 ottobre 2017|editore=Spaceflight Now|lingua=en|accesso=12 ottobre 2022}}</ref> che forniscono ulteriori servizi tramite ricevitori dedicati. I satelliti hanno iniziato a fornire il servizio ''Sub-meter Level Augmentation Service'' (SLAS) tramite il segnale aggiuntivo L1S, in grado di superare gli errori di posizionamento causati dalla ionosfera, portando la precisione dai 10 metri del sistema GPS a qualche metro<ref>{{cita web|url=https://qzss.go.jp/en/overview/services/sv05_slas.html|titolo=Sub-meter Level Augmentation Service (SLAS)|editore=QZSS Website|lingua=en|accesso=12 ottobre 2022}}</ref>.
In caso di disastri, il servizio ''Satellite Report for Disaster and Crisis Management'' (DC Report) permette la diffusione di informazioni e allerte ai cittadini nel caso in cui le linee di telecomunicazione fossero danneggiate<ref name="qzss_04"/>.
Infine il ''Centimeter Level Augmentation Service'' (CLAS), fornito attraverso il segnale L6D, permette di raggiungere una precisione di 12 cm in orizzontale e 24 cm in verticale<ref name="qzss_04"/><ref name="clas">{{cita web|url=https://qzss.go.jp/en/overview/services/sv06_clas.html|titolo=Centimeter Level Augmentation Service (CLAS)|editore=QZSS Website|lingua=en|accesso=12 ottobre 2022}}</ref><ref>{{cita pubblicazione|url=https://www.jstage.jst.go.jp/article/ieejjia/10/1/10_20001080/_pdf/-char/en|titolo=Performance Evaluation of Centimeter-Level Augmentation Positioning L6-CLAS/MADOCA at the Beginning of Official Operation of QZSS|nome1=Hiromune|cognome1=Namie|nome2=Nobuaki|cognome2=Kubo|rivista=IEEJ Journal of Industry Applications|anno=2021|volume=10|numero=1|pp=27-35|doi=10.1541/ieejjia.20001080}}</ref>.
 
Nel 2021 il satellite QZSS-1, che aveva raggiunto il termine della sua operatività, è stato sostituito dal nuovo QZSS-1R, lanciato ad ottobre<ref name="qzss-1R">{{cita web|url=https://spaceflightnow.com/2021/10/26/japan-successfully-launches-replacement-for-decade-old-navigation-satellite/|titolo=Japan successfully launches replacement for decade-old navigation satellite|autore=Stephen Clark|data=26 ottobre 2021|editore=Spaceflight Now|lingua=en|accesso=12 ottobre 2022}}</ref>.
 
=== Programmi futuri ===
La costellazione QZSS sarà espansa a sette satelliti nel 2023. In questo modo sarà possibile ricevere il segnale da quattro satelliti in ogni istante, e il sistema potrà operare come un servizio di posizionamento autonomo<ref name="qzss_02"/>.
 
== Centri di ricerca e sedi ==