Grammatica araba: differenze tra le versioni
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Infine, "'''esserci'''" è un verbo che ha un'unica forma al presente, passato e futuro (ma ovviamente ha anche una negazione). "C'è, Ci sono" si traduce "Hunaaka +oggetto indeterminato in -un" (siccome è il soggetto: si sta dicendo che ''un'' soggetto c'è, esiste qui e ora), e.g. C'è un cane, c'è una studentessa > هناك كلب hunaaka kalbun, هناك طالبة hunaaka ṭaalibatun. Con oggetti e animali, si nega con "laa": si ottiene dunque لا يوجد Laa yuujadu. Se è un nome comune di persona, si usa "Laysa" +hunaaka, e.g. Non c'è un cane, non c'è una studentessa: لا يوجد كلب laa yuujadu kalbun, ليس هناك طالبة laysa hunaaka ṭaalibatun. Al passato, si usa kaana: "C'era, C'erano" > Kaanu hunaaka (al femminile: Kaanatu hunaaka), e.g. كان هناك كلب kaanu hunaaka kalbun, كانت هناك طالبة kaanatu hunaaka ṭaaalibatun. Il futuro si forma sempre con kaana, e.g. ci sarà un cane سيكون هناك كلب sayakuunu hunaaka kalbun, سيكون هناك طالبة sayakuunu hunaaka ṭaalibatun. Il futuro si nega con "lan": ci sarà un cane, ci sarà una studentessa: لن يكون هناك كلب lan yakuuna hunaaka kalbun, لن يكون هناك طالبة lan yakuuna hunaaka ṭaalibatun. Il passato e futuro si negano rispettivamente con "lam, lan", لم أكن أستاذا lam 'akun 'ustaaḏan (finisce ancora in -an a priori), لن اكون استاذا lan 'akuna 'ustaaḏan.
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I verbi in arabo solitamente hanno la radice trilittera (verbi trilitteri) e, sporadicamente, quadrilittera (verbi quadrilitteri). La radice è composta da consonanti (hamza inclusa) o da semivocali (w, y) e anche dalla alif per l'allungamento vocalico. Nella loro forma base reperibile nei dizionari, sono alla terza persona maschile del passato remoto. I grammatici arabi tradizionali chiamano la forma del dizionario/forma base "la forma nuda/mujarrad" siccome non ha nessun prefisso e nessun suffisso; siccome in più mostra l'impianto vocalico corretto, questa forma è ben adatta a illustrare il verbo. Nei dizionari ben fatti, accanto all'infinito viene indicata la medesima persona al presente indicativo, siccome ha una vocale tematica casuale (ma la maggior parte dei verbi ha la vocale tematica /a/). Le vocali tipicamente sono a-a-a, ma quella centrale/mediana può variare, tale per cui si ottiene -a-i-a oppure a-u-a. I verbi sono fatti derivare dalla radice lessicale, e.g. K-T-B ("librità") > kataba ("scrivere", a-a-a) e, con delle ulteriori modifiche alle consonanti radicali, se ne ottengono altri ancora contenenti il significato base ma con delle modifiche, e.g. scrivere > fare scrivere; uccidere > sterminare; studiare > imparare. Quindi, quando si studia un verbo, si studiano tutti i suoi derivati e, quando si studia come si coniuga, non si studiano delle coniugazioni (l'arabo non ne ha, mentre l'italiano per esempio si distingue in -are, -ere/urre, -ire), ma come si coniuga ognuna delle varianti. In totale, esistono 14 di queste "forme verbali", di cui le ultime 4 in disuso in arabo moderno standard ma in uso nell'arabo classico, in cui comunque sono rare e contengono pochi verbi, e.g. azzurro > diventare azzurro ("Ho mangiato delle barrette scadute e sono diventato azzurro").
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