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Al periodo compreso tra il 600 ed il 300 a.C. risalgono un'ascia e una falce rinvenute sul monte Sole di Silandro e si sono trovati i primi indizi di insediamenti umani stanziali legati all'agricoltura. L'arrivo della [[civiltà romana]] vide un territorio popolato principalmente sulle alture del monte Sole visto che il fondovalle era largamente paludoso. Il primo insediamento sul [[conoide di deiezione]] formato dal rio Silandro ebbe il nome di ''Slaranusa'' (cioè ''al fiume dei salici'', in [[Lingue celtiche|celtico]]). Questa radice [[Etimologia|etimologica]] si ritrova anche dopo l'insediamento di tribù germaniche, che trasformò il [[toponimo]] in ''Slanderes''.
 
Nel 15 a.C. il settore alpino fu conquistato dai romani. I figliastri di [[Ottaviano Augusto]], Druso e Tiberio, soggioganosoggiogarono la stirpe dei Venostes, popolazione autoctona della [[val Venosta]] e circa nel 40 d.C. vennefu cistruitacostruita la [[Via Claudia Augusta]] (strada commerciale e militare che parte dal [[mare Adriatico]], risale la val Venosta e finisce ad [[Augusta (Germania)|Augusta]]), presso il ''Vindelicum Augusta''. Non è accertato il luogo dove la via toccava Silandro, ma i reperti archeologici (perlopiù monete) fanno supporre che essa transitasse sulla parte sinistra della vallata. Silandro in quel periodo faceva parte della provincia [[Rezia]].
 
Una certa importanza sembra aver avuto la frazione di Covelano (''Göflan'') perché scavi archeologici hanno trovato resti di una chiesa risalente alla primissima epoca di cristianizzazione delle vallate alpine. Ancora nel tardo Medioevo la parrocchia di Covelano si estendeva fino in [[val Senales]] e nell'[[Ötztal]] (quest'ultima oggi parzialmente in territorio [[austria]]co).
 
=== Medioevo ===
Verso la fine del [[VII secolo]] la zona cadde sotto il dominio dei [[bavari]]. Al 700 d.C. circa risalgono i resti di un'abitazione trovata in località St. Georg sul monte Sole.
 
Attorno al 1077 vieneè documentatoil primo l'uso per la prima volta del toponimo (''"«… praedium quoddam nomine '''Slanderes'''…"''»), in un documento con cui l'imperatore [[Enrico IV di Franconia]] dona al vescovo di [[Bressanone]] Altwin possedimenti nella zona. Erano i tempi della [[lotta per le investiture]] tra il papa e l'imperatore e con la donazione l'imperatore si assicurava che la zona fosse controllata da uomini di sua fiducia. Nel 1100 circa a Silandro e dintorni dominano i signori di Montalban (i signori di Schlandersberg sono loro discendenti collaterali).
Nel 1148 il patrimonio di Silandro divenne proprietà del conte di Morit-Greifenstein poi, in seguito ad un baratto, passò al conte Ulrich III di [[Tarasp]].
La parrocchia di Silandro viene menzionata per la prima volta nel 1170.