Silandro: differenze tra le versioni
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Al periodo compreso tra il 600 ed il 300 a.C. risalgono un'ascia e una falce rinvenute sul monte Sole di Silandro e si sono trovati i primi indizi di insediamenti umani stanziali legati all'agricoltura. L'arrivo della [[civiltà romana]] vide un territorio popolato principalmente sulle alture del monte Sole visto che il fondovalle era largamente paludoso. Il primo insediamento sul [[conoide di deiezione]] formato dal rio Silandro ebbe il nome di ''Slaranusa'' (cioè ''al fiume dei salici'', in [[Lingue celtiche|celtico]]). Questa radice [[Etimologia|etimologica]] si ritrova anche dopo l'insediamento di tribù germaniche, che trasformò il [[toponimo]] in ''Slanderes''.
Nel 15 a.C. il settore alpino fu conquistato dai romani. I figliastri di [[
Una certa importanza sembra aver avuto la frazione di Covelano (''Göflan'') perché scavi archeologici hanno trovato resti di una chiesa risalente alla primissima epoca di cristianizzazione delle vallate alpine. Ancora nel tardo Medioevo la parrocchia di Covelano si estendeva fino in [[val Senales]] e nell'[[Ötztal]] (quest'ultima oggi parzialmente in territorio [[austria]]co).
=== Medioevo ===
Verso la fine del [[VII secolo]] la zona cadde sotto il dominio dei [[bavari]]. Al 700
Attorno al 1077
Nel 1148 il patrimonio di Silandro divenne proprietà del conte di Morit-Greifenstein poi, in seguito ad un baratto, passò al conte Ulrich III di [[Tarasp]].
La parrocchia di Silandro viene menzionata per la prima volta nel 1170.
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