Utente:Spirituale/Prove: differenze tra le versioni

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È una realtà periferica, di frontiera, il cui compito è quello di metterci in relazione con il mondo circostante attraverso il principio del piacere/dispiacere. <br>
 
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Il sistema del piacere e dispiacere è una tecnica di coinvolgimento emotivo che ci costringe a provare, sul piano fisico, specifiche sensazioni che possono generare [[attrazione]] o repulsione verso oggetti, esseri viventi o verso specifiche situazioni che possono verificarsi nell’arco della vita. Naturalmente non sono gli oggetti in sé a produrre queste sensazioni ma le nostre [[aspettative]] su di essi, il nostro [[ruolo]] nei loro confronti. <br>
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| Il sistema del piacere e dispiacere è una tecnica di coinvolgimento emotivo che ci costringe a provare, sul piano fisico, specifiche sensazioni che possono generare [[attrazione]] o repulsione verso oggetti, esseri viventi o verso specifiche situazioni che possono verificarsi nell’arco della vita. Naturalmente non sono gli oggetti in sé a produrre queste sensazioni ma le nostre [[aspettative]] su di essi, il nostro [[ruolo]] nei loro confronti. <br>
Normalmente nel piacere ci si ritrova desiderosi di entrare o di soffermarsi in determinate situazioni considerate gradevoli, mentre nel dispiacere ci si adopera per uscirne nel migliore dei modi e, quando si è navigati, il più rapidamente possibile. Tipico del primo caso è l’innamoramento, tipico del secondo è la separazione da qualcosa che in noi produce dolore fisico o morale. <br>
 
Se nell’attrazione tutto ci appare indistintamente [[bello]], nella [[sofferenza]] tutto si manifesta per quello che realmente è, per cui prima si prende coscienza della differenza tra realtà ed aspettativa meno si soffre. In altre parole più ci si intestardisce nelle proprie convinzioni a discapito della realtà circostante, più si soffre. <br>
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La sua azione si manifesta inducendoci, per svariati motivi quali: familiari, professionali, economici, politici, ricreativi ed altri ancora, ad [[Interazione|interagire]] con una cerchia di persone piuttosto che con altre, grazie al principio della similitudine, rendendo manifesto un preciso criterio: la realtà che ci circonda è lo specchio di noi stessi. <br>