Rai Libri: differenze tra le versioni

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Dagli [[anni 1990|anni '90]] sviluppa la propria attività editoriale collegandola strettamente alla produzione radiofonica e televisiva. L'azienda pubblica ha tra le sue opere i libri dei protagonisti delle trasmissioni Rai e reportage giornalistici che suscitavano vasta attenzione nel pubblico (tra cui i saggi di [[Enzo Biagi]], [[Bruno Vespa]], [[Sergio Zavoli]], [[Piero Angela]] e i più recenti di [[Antonio Caprarica]]) insieme con altre case editrici come [[Arnoldo Mondadori Editore|Mondadori]] e [[Rizzoli Editore|Rizzoli]].
 
Dopo il periodo della direzione di [[Alberto Luna]], arriva la crisi della fine degli [[Anni 1980|anni '80]].Nel 1995 la Nuova ERI chiude i battenti. Nel 1997 la RAI inizia a pubblicare direttamente con il marchio "Rai Eri". Protagonista della "rifondazione" e del rilancio definitivo (con lo slogan "la Rai da leggere") è il direttore [[Giuseppe Marchetti Tricamo]], cresciuto professionalmente all'interno dell'azienda, che ridisegna Rai Eri nei contenuti, nell'immagine, nella grafica (con il supporto dell'art director [[Franco De Vecchis]]), rendendola protagonista del mercato editoriale. Il 27 novembre 2000 Rai Eri - durante la direzione di Marchetti - riceve a Milano da un gruppo di intellettuali (tra i quali [[Umberto Eco]]) e rappresentanti dell'industria editoriale il Premio Cenacolo per l'innovazione nell'editoria.
 
Nel 1995 la Nuova ERI chiude i battenti. Nel 1997 la RAI inizia a pubblicare direttamente con il marchio "Rai Eri"<ref>{{Cita web|url=https://www.treccani.it/enciclopedia/eri|titolo=ERI nell'Enciclopedia Treccani|lingua=it-IT|accesso=2021-11-03}}</ref>.
 
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