Matteo Messina Denaro: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Tiraggiro (discussione | contributi)
Tiraggiro (discussione | contributi)
mNessun oggetto della modifica
Riga 28:
|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20190217201019/http://www.lavalledeitempli.net/2019/02/16/messina-denaro-capo-discesa-la-dia-cosa-nostra-trapanese-gli-fedele/|urlmorto =no}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.corriereagrigentino.it/2019/01/12/mafia-cortese-matteo-messina-denaro-senza-ruolo/|titolo=Mafia Cortese: "Matteo Messina Denaro senza ruolo"|editore=CorriereAgrigentino.it|data=12 gennaio 2019|accesso=7 luglio 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190707191708/https://www.corriereagrigentino.it/2019/01/12/mafia-cortese-matteo-messina-denaro-senza-ruolo/|dataarchivio=7 luglio 2019|urlmorto=no}}</ref>
 
È stato arrestato il 16 gennaio 2023,<ref name=":3">{{Cita web|url=https://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2023/01/16/arrestato-matteo-messina-denaro-diretta_74e6d708-8d40-4406-92bc-d9ea7caa7e27.html|titolo=Arrestato Matteo Messina Denaro|sito=[[ANSA]]|data=16 gennaio 2023|accesso=16 gennaio 2023}}</ref> dopo essere stato, dal 1993, nella lista dei latitanti più pericolosi e ricercati al mondo.<ref name="MostWantedList">{{Cita web|url=https://www.forbes.com/2011/06/14/most-wanted-fugitives_slide.html#4a1b7ee66910|titolo=The World's 10 Mos t Wanted Fugitives - Matteo Messina Denaro|editore=[[Forbes]]|data=14 giugno 2011|lingua=en|accesso=8 maggio 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171017040834/https://www.forbes.com/2011/06/14/most-wanted-fugitives_slide_7.html|urlmorto=no}}</ref>
 
== Biografia ==
Messina Denaro è figlio di [[Francesco Messina Denaro]], fratello di Patrizia Messina Denaro e zio di Francesco Guttadauro. Insieme al padre, Messina Denaro svolgeva l'attività di fattore presso le tenute agricole della famiglia [[D'Alì|D'Alì Staiti]], già proprietari della [[Banca Sicula]] di [[Trapani]], all'epoca il più importante istituto bancario privato siciliano, e delle [[saline di Trapani]]<ref name="autogenerato3" />. Il suo [[Padrino e madrina|padrino]] di [[Confermazione|cresima]] è Antonino Marotta, "uomo d'onore" ed ex affiliato alla banda di [[Salvatore Giuliano]], coinvolto anche nella misteriosa morte del bandito<ref name=":0">{{Cita web|url=http://www1.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/cronache/201003articoli/53142girata.asp|titolo=Preso anche il decano della mafia Appartenne alla banda di Giuliano - LASTAMPA.it|sito=www1.lastampa.it|accesso=2021-09-15}}</ref>.
===GliL'ascesa omicidimafiosa===
Nel [[1989]] Messina Denaro venne denunciato per [[associazione mafiosa]]<ref>{{Cita web
|url=https://www.alpauno.com/messina-denaro-per-la-dia-in-difficolta/|titolo=Messina Denaro, per la Dia in difficoltà|editore=Alpa Uno|data=28 febbraio 2013|accesso=7 luglio 2019|citazione = La carriera mafiosa di Matteo Messina Denaro inizia ufficialmente nel 1989, quando viene denunciato per associazione mafiosa|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190707182414/https://www.alpauno.com/messina-denaro-per-la-dia-in-difficolta/|dataarchivio=7 luglio 2019|urlmorto=no}}</ref> perché ritenuto coinvolto nella sanguinosa faida tra i clan Accardo e Ingoglia di [[Partanna]]<ref>{{Cita web|url=https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/08/12/matteo-messina-denaro-la-voce-del-boss-trasmessa-per-la-prima-volta-dal-tg1-era-in-un-audio-del-1993-custodito-al-tribunale-di-marsala/6290189/|titolo=Matteo Messina Denaro: ecco la sua voce al Tg1|sito=Il Fatto Quotidiano|data=2021-08-12|lingua=it-IT|accesso=2021-09-14}}</ref>. Nel [[1991]] si rese inoltre responsabile dell'omicidio di Nicola Consales, proprietario di un albergo di [[Triscina]], che si era lamentato con la sua impiegata austriaca (che era anche l'amante di Messina Denaro) di «quei mafiosetti sempre tra i piedi»<ref>{{Cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2006/04/15/da-boss-spietato-mediatore-il-nuovo-volto.html|titolo=Da boss spietato a mediatore il nuovo volto di Messina Denaro|autore=Enrico Bellavia|editore=[[la Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]|data=15 aprile 2006|accesso=10 luglio 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180124010035/https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2006/04/15/da-boss-spietato-mediatore-il-nuovo-volto.html |dataarchivio=24 gennaio 2018|urlmorto=no}}</ref>. Matteo Messina Denaro ricopre di fatto il ruolo di capo della ''[[cosca]]'' di [[Castelvetrano]] e del relativo [[Mandamento (mafia)|mandamento]], alleato dei corleonesi già dalla guerra di mafia dei primi anni '80. Infatti, negli anni successivi il collaboratore di giustizia [[Baldassare Di Maggio]] dichiarerà che si trattava di «''un giovane rampante, anche se non è già capo, e suo padre gli ha dato un'ampia delega di rappresentanza del mandamento''»<ref name="autogenerato3">[http://www.antimafiaduemila.com/200804283622/articoli-arretrati/matteo-messina-denaro-il-re-di-trapani.html Matteo Messina Denaro il "Re" di Trapani] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20131019072639/http://www.antimafiaduemila.com/200804283622/articoli-arretrati/matteo-messina-denaro-il-re-di-trapani.html}} Antimafiaduemila.com</ref> (il padre era infatti latitante dal 1990)<ref>{{Cita web|url=https://www.agi.it/cronaca/news/2020-07-16/borsellino-messina-denaro-marsala-9169071/|titolo=Borsellino e i Messina Denaro, lo 'schiaffo' al giudice|sito=Agi|lingua=it|accesso=2021-09-15}}</ref>.
Riga 49:
Nel [[1998]], dopo la morte del padre [[Francesco Messina Denaro|Francesco]] (stroncato da un [[infarto]] durante la latitanza), Messina Denaro è diventato [[capomandamento]] di [[Castelvetrano]] e anche rappresentante della [[provincia di Trapani]] in Cosa nostra.<ref>{{Cita web|url=http://www.antimafiaduemila.com/200805216716/articoli-arretrati/una-nuova-cosa-nostra.html|titolo=Una nuova Cosa Nostra|accesso=15 gennaio 2018|dataarchivio=19 ottobre 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131019072626/http://www.antimafiaduemila.com/200805216716/articoli-arretrati/una-nuova-cosa-nostra.html|urlmorto=sì}}</ref>
 
==== Le indagini sulla latitanza ====
Il collaboratore di giustizia Vincenzo Sinacori ha dichiarato che nel [[1994]] Messina Denaro si recò nella clinica oculistica Barraquer di [[Barcellona]], in [[Spagna]], per curare una forte [[miopia]] che lo aveva condotto a una forma di [[strabismo]]<ref name="inchieste.repubblica.it" />. Nel [[2004]] il [[Servizio per le informazioni e la sicurezza democratica|SISDE]] tentò di individuare Messina Denaro attraverso [[Antonino Vaccarino]] (ex sindaco di [[Castelvetrano]] già inquisito per [[associazione mafiosa]]), sfruttando le numerose conoscenze che Vaccarino aveva negli ambienti vicini a [[Cosa nostra]]; infatti, l'ex sindaco, per conto dei [[Servizio per le informazioni e la sicurezza democratica|servizi]], riuscì a stabilire un contatto con Messina Denaro, proponendogli numerosi investimenti negli appalti pubblici per attirarlo in trappola: le comunicazioni con il latitante avvenivano attraverso [[pizzino|pizzini]] in cui Messina Denaro usava lo [[pseudonimo]] di "Alessio", mentre Vaccarino quello di "Svetonio"; l'ex sindaco riuscì anche a prendere contatti con il ''boss'' [[Bernardo Provenzano]] attraverso il nipote Carmelo Gariffo<ref name="autogenerato1">[http://www.antimafiaduemila.com/200810189912/articoli-arretrati/le-grandi-manovre.html Le grandi manovre] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20131019072614/http://www.antimafiaduemila.com/200810189912/articoli-arretrati/le-grandi-manovre.html |data=19 ottobre 2013 }} Antimafiaduemila.com</ref>.
 
L'11 aprile [[2006]], nel casolare di [[Corleone]] dove venne arrestato Provenzano, gli inquirenti trovarono numerosi [[Pizzino|pizzini]] mandati da "Alessio", nei quali si parlava degli investimenti proposti dall’ex sindaco Antonio Vaccarino, che stava collaborando con il SISDE per la cattura del boss, ma anche di altri affari in attività lecite, come l'apertura di una catena di supermercati nella [[provincia di Agrigento]] e la ricerca di qualche [[prestanome]] per poter aprire un distributore di carburante nella zona di [[Santa Ninfa]], in [[provincia di Trapani]]<ref name=autogenerato3 />. In seguito all'arresto di Provenzano, Messina Denaro interruppe la corrispondenza con Vaccarino, inviandogli un ultimo [[pizzino]] in cui gli raccomandava "di condurre una vita trasparente in modo da non essere coinvolto nelle indagini"<ref name=autogenerato1 />. Ma la diffusione della collaborazione del Vaccarino da parte del quotidiano [[la Repubblica (quotidiano)|''la Repubblica'']] fece saltare l’operazione del SISDE e la probabile cattura di Messina Denaro. Su tale fuga di notizie non è mai stata aperta un’indagine.
Riga 90:
 
La sera del 13 settembre [[2021]], dopo un'indagine della procura di [[Trento]], un uomo scambiato per Denaro fu erroneamente arrestato in un ristorante a [[L'Aia]]. Si trattava in realtà di un turista originario di [[Liverpool]] e residente in [[Spagna]], che si trovava nei [[Paesi Bassi]] per assistere al [[Gran Premio d'Olanda 2021|Gran Premio d'Olanda]] di [[Formula 1]]. L'uomo è stato rilasciato nei giorni successivi dopo essere stato sottoposto ad un test del [[DNA]] dal risultato negativo.
 
==== Il caso Masi ====
Nel maggio del [[2013]] il [[maresciallo capo]] dei [[carabinieri]] Saverio Masi ha presentato una denuncia alla [[Procura della Repubblica|procura]] di [[Palermo]] contro i suoi superiori, asserendo che nel [[2004]], quando prestava servizio al Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Palermo, individuò per la strada il superboss latitante Messina Denaro, a bordo di una utilitaria, e di averlo seguito fino all'ingresso di una villa. Ma una volta denunciato il fatto ai superiori, questi gli avrebbero intimato di non proseguire nelle indagini, "frapponendo continui ostacoli nel corso di indagini mirate alla cattura di super latitanti". Per tali accuse Masi è stato denunciato per calunnia dai suoi superiori. Nel 2017, accogliendo solo in parte la richiesta della Procura di Palermo - che aveva avanzato istanza di archiviazione sia delle accuse di Masi (per mancanza di riscontri), sia di Masi stesso per l'ipotesi di calunnia (per mancanza dell'elemento psicologico) - il Giudice per le Indagini Preliminari di Palermo ha archiviato la posizione dei superiori accusati dal Masi e ha invece disposto la sua imputazione coatta per il reato di calunnia<ref>{{Cita web |url=https://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/palermo/cronaca/17_aprile_06/calunnio-carabinieri-indagato-saverio-masi-a29c2d42-1ad5-11e7-adb5-4896456c7777.shtml |titolo=Corriere del Mezzogiorno |accesso=15 febbraio 2020 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200215092534/https://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/palermo/cronaca/17_aprile_06/calunnio-carabinieri-indagato-saverio-masi-a29c2d42-1ad5-11e7-adb5-4896456c7777.shtml |dataarchivio=15 febbraio 2020 |urlmorto=no }}</ref>.
Denunciato dai superiori anche per diffamazione in merito alla propagazione sui media delle stesse accuse, nel 2019 il maresciallo Masi è stato assolto in primo grado dal Tribunale di Roma<ref>{{Cita web |url=https://palermo.gds.it/articoli/cronaca/2019/06/25/palermo-mancata-cattura-di-provenzano-una-condanna-per-diffamazione-090986fa-ece5-4926-9d85-20ce04556205/ |titolo=Giornale di Sicilia |accesso=15 febbraio 2020 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200215092530/https://palermo.gds.it/articoli/cronaca/2019/06/25/palermo-mancata-cattura-di-provenzano-una-condanna-per-diffamazione-090986fa-ece5-4926-9d85-20ce04556205/|urlmorto=no }}</ref> e nel 2021 dalla quinta sezione penale del Tribunale di Palermo <ref>{{Cita web|url=https://www.antimafiaduemila.com/rubriche/saverio-lodato/84888-la-cavalleria-garantista-porga-le-scuse-al-maresciallo-masi-assolto-insieme-al-collega-fiducia.html|titolo=La cavalleria garantista porga le scuse al Maresciallo Masi, assolto insieme al collega Fiducia|autore=Lodato, S.|data=14 luglio 2021}}</ref>, mentre è ancora a giudizio presso quello di Bari.
 
==== L'arresto ====
Il 16 gennaio 2023, dopo circa trent'anni di [[latitanza]], Messina Denaro è stato arrestato dai Carabinieri del [[Raggruppamento operativo speciale|ROS]] mentre si trovava in una clinica privata a [[Palermo]];<ref name=":3">{{Cita web|url=https://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2023/01/16/arrestato-matteo-messina-denaro-diretta_74e6d708-8d40-4406-92bc-d9ea7caa7e27.html|titolo=Arrestato Matteo Messina Denaro|sito=[[ANSA]]|data=16 gennaio 2023|accesso=16 gennaio 2023}}</ref> secondo quanto dichiarato, il boss trapanese era in procinto di effettuare, sotto falso nome, un controllo routinario per un [[tumore]].<ref>{{Cita web|url=https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/01/16/matteo-messina-denaro-il-video-dellarresto-del-boss-i-carabinieri-lo-fanno-salire-su-un-furgone-nero/6937624/|titolo=Matteo Messina Denaro, il video dell'arresto del boss: i carabinieri lo fanno salire su un furgone nero|sito=Il Fatto Quotidiano|data=2023-01-16|lingua=it-IT|accesso=2023-01-16}}</ref>
 
=== Legami con la politica e l'imprenditoria ===
Riga 124 ⟶ 131:
 
Il 15 dicembre [[2020]] vengono arrestate 13 persone, molti dei quali fiancheggiatori di Messina Denaro tra cui Salvatore Barone, ex direttore dell'azienda dei trasporti Atm di [[Trapani]], compresi numerosi imprenditori e uomini appartenenti alle famiglie mafiose di [[Alcamo]] e [[Calatafimi Segesta|Calatafimi]]. Tra gli indagati anche il sindaco di [[Calatafimi Segesta]], Antonino Accardo, per corruzione elettorale.<ref>{{Cita news|url=https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/12/15/matteo-messina-denaro-13-fermi-ce-anche-ex-direttore-atm-di-trapani-indagato-un-sindaco-per-corruzione-elettorale/6037221/|titolo=Matteo Messina Denaro, 13 fermi: c’è anche ex direttore Atm di Trapani. Indagato un sindaco per corruzione elettorale|pubblicazione=ilfattoquotidiano.it|accesso=15 dicembre 2020}}</ref>
 
=== Il caso Masi ===
Nel maggio del [[2013]] il [[maresciallo capo]] dei [[carabinieri]] Saverio Masi ha presentato una denuncia alla [[Procura della Repubblica|procura]] di [[Palermo]] contro i suoi superiori, asserendo che nel [[2004]], quando prestava servizio al Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Palermo, individuò per la strada il superboss latitante Messina Denaro, a bordo di una utilitaria, e di averlo seguito fino all'ingresso di una villa. Ma una volta denunciato il fatto ai superiori, questi gli avrebbero intimato di non proseguire nelle indagini, "frapponendo continui ostacoli nel corso di indagini mirate alla cattura di super latitanti". Per tali accuse Masi è stato denunciato per calunnia dai suoi superiori. Nel 2017, accogliendo solo in parte la richiesta della Procura di Palermo - che aveva avanzato istanza di archiviazione sia delle accuse di Masi (per mancanza di riscontri), sia di Masi stesso per l'ipotesi di calunnia (per mancanza dell'elemento psicologico) - il Giudice per le Indagini Preliminari di Palermo ha archiviato la posizione dei superiori accusati dal Masi e ha invece disposto la sua imputazione coatta per il reato di calunnia<ref>{{Cita web |url=https://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/palermo/cronaca/17_aprile_06/calunnio-carabinieri-indagato-saverio-masi-a29c2d42-1ad5-11e7-adb5-4896456c7777.shtml |titolo=Corriere del Mezzogiorno |accesso=15 febbraio 2020 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200215092534/https://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/palermo/cronaca/17_aprile_06/calunnio-carabinieri-indagato-saverio-masi-a29c2d42-1ad5-11e7-adb5-4896456c7777.shtml |dataarchivio=15 febbraio 2020 |urlmorto=no }}</ref>.
Denunciato dai superiori anche per diffamazione in merito alla propagazione sui media delle stesse accuse, nel 2019 il maresciallo Masi è stato assolto in primo grado dal Tribunale di Roma<ref>{{Cita web |url=https://palermo.gds.it/articoli/cronaca/2019/06/25/palermo-mancata-cattura-di-provenzano-una-condanna-per-diffamazione-090986fa-ece5-4926-9d85-20ce04556205/ |titolo=Giornale di Sicilia |accesso=15 febbraio 2020 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200215092530/https://palermo.gds.it/articoli/cronaca/2019/06/25/palermo-mancata-cattura-di-provenzano-una-condanna-per-diffamazione-090986fa-ece5-4926-9d85-20ce04556205/|urlmorto=no }}</ref> e nel 2021 dalla quinta sezione penale del Tribunale di Palermo <ref>{{Cita web|url=https://www.antimafiaduemila.com/rubriche/saverio-lodato/84888-la-cavalleria-garantista-porga-le-scuse-al-maresciallo-masi-assolto-insieme-al-collega-fiducia.html|titolo=La cavalleria garantista porga le scuse al Maresciallo Masi, assolto insieme al collega Fiducia|autore=Lodato, S.|data=14 luglio 2021}}</ref>, mentre è ancora a giudizio presso quello di Bari.
 
=== Altre notizie ===
Riga 142 ⟶ 145:
 
Il pentito Vito Galatolo racconta che Girolamo Biondino, capomandamento di San Lorenzo, gli aveva detto che Matteo Messina Denaro aveva organizzato, con l'aiuto di Alessandro D'Ambrogio, capomandamento di Porta Nuova, l'attentato a Di Matteo. Ci fu una riunione a Palermo, organizzata da Matteo Messina Denaro (il boss latitante però non vi partecipò) in cui si discussero le modalità dell'attentato. A questa riunione parteciparono Vito Galatolo, boss dell'Acquasanta, Tonino Lauricella, responsabile della cosca di Villabate, Tonino Lipari, referente di Alessandro D'Ambrogio, boss di Porta Nuova, Giuseppe Fricano e Vincenzo Graziano, capimafia di Resuttana. L'esplosivo (150 kg di tritolo), acquistato in Calabria e nascosto da Graziano in una località sconosciuta, è attualmente nelle mani di Matteo Messina Denaro. Con l'arresto di diversi boss di Palermo, tra cui quelli citati sopra, l'organizzazione della strage è rallentata, ma l'ordine di uccidere il magistrato (dato dalla porzione di stato e servizi deviata, "gli stessi di Borsellino" secondo Vito Galatolo) resta operativo e a carico del boss Matteo Messina Denaro. Inoltre il boss avrebbe manifestato la volontà di uccidere i due pentiti [[Gaspare Spatuzza]] e [[Nino Giuffrè|Antonino Giuffrè]], date le loro dichiarazioni scottanti sulle stragi del 1992-1993.
 
=== L'arresto ===
Il 16 gennaio 2023, dopo circa trent'anni di [[latitanza]], Messina Denaro è stato arrestato dai Carabinieri del [[Raggruppamento operativo speciale|ROS]] mentre si trovava in una clinica privata a [[Palermo]];<ref name=":3">{{Cita web|url=https://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2023/01/16/arrestato-matteo-messina-denaro-diretta_74e6d708-8d40-4406-92bc-d9ea7caa7e27.html|titolo=Arrestato Matteo Messina Denaro|sito=[[ANSA]]|data=16 gennaio 2023|accesso=16 gennaio 2023}}</ref> secondo quanto dichiarato, il boss trapanese era in procinto di effettuare, sotto falso nome, un controllo routinario per un [[tumore]].<ref>{{Cita web|url=https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/01/16/matteo-messina-denaro-il-video-dellarresto-del-boss-i-carabinieri-lo-fanno-salire-su-un-furgone-nero/6937624/|titolo=Matteo Messina Denaro, il video dell'arresto del boss: i carabinieri lo fanno salire su un furgone nero|sito=Il Fatto Quotidiano|data=2023-01-16|lingua=it-IT|accesso=2023-01-16}}</ref>
 
== Note ==