Utente:JKey128/Sandbox: differenze tra le versioni

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{{YouTube|https://www.youtube.com/watch?v=qsH-QvHglv4&ab_channel=AllascopertadelMater-Bi|Super Quark 2008 MATER-BI|autore=Alla scoperta del Mater-Bi|accesso=2023-02-13|lingua=Italiano|data=2014-06-17}}[[File:Mater-bi-logo png.png|thumb|Il marchio "Mater-Bi"]]
'''Mater-Bi''' è il nome commerciale di un tipo di [[bioplastica]] brevettato e commercializzato dalla [[Novamont]].
 
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Il Mater-Bi è stato una vera e propria rivoluzione nel campo della [[chimica verde]] e un passo importante nella lotta contro i rifiuti. Novamont ha messo a punto un processo di produzione a basso impatto ambientale promuovendo uno sviluppo sostenibile; divenne così un'azienda leader nel settore dei materiali sostenibili.
 
Catia Bastioli, è una ricercatrice italiana di fama internazionale, nota per la sua eccezionale scoperta nel campo della chimica verde. Nel 2007, la sua invenzione ha attirato l'attenzione del mondo scientifico, ricevendo il premio europeo come "Inventrice dell'anno". La scoperta consisteva nella creazione di un nuovo materiale strutturale, versatile ed eco-sostenibile ricavato dall'amido, una delle fonti energetiche principali delle piante, per la produzione materiali sostenibili. <ref></ref>
 
Il Mater-Bi è stato il primo materiale biodegradabile ad essere utilizzato per la produzione di imballaggi alimentari. Negli ultimi anni, la sua popolarità è cresciuta in modo esponenziale, grazie alla capacità di fornire un'alternativa sostenibile ai materiali plastici convenzionali.
 
La produzione di Mater-Bi è infatti cresciuta notevolmente nel tempo, con una produzione iniziale di 4000 tonnellate all'anno, che è raddoppiata nel 1997 e nel 2001 è arrivata a 16 000 tonnellate all'anno.<ref name=":0">{{Cita|Bastioli|p. 210}}.</ref> Questo crescente interesse per il Mater-Bi è stato supportato dalle sue caratteristiche di biodegradabilità e compostabilità, nonché la sua capacità di essere utilizzato in una vasta gamma di applicazioni, dall'agricoltura all'imballaggio alimentare.
 
La molecola Mater-Bi inizia ad avere un ruolo importante nella società ina seguito addell'entrata in vigore di una normativa Europaeuropea del 2010 che sostituisce i sacchetti di plastica in commercio con quelli in bioplastica conformi alla UNI EN 13:43213432.
 
Ad oggi, la società Novamont è ancora molto attiva nello sviluppo e nella produzione di Mater-Bi. La società ha infatti raggiunto la quarta generazione di Mater-Bi, migliorando costantemente le sue prestazioni e le sue proprietà, e sta attualmente lavorando alla quinta generazione del materiale. Questo è stato possibile anche grazie a un significativo investimento di 100 milioni di euro che la società ha ricevuto per sviluppare la quinta generazione di Mater-Bi, che si prevede sarà ancora più performante e sostenibile rispetto alle versioni precedenti. Questo dimostra l'impegno costante della società nello sviluppo di materiali sostenibili e nella promozione di uno sviluppo sostenibile.
 
La molecola inizia ad avere un ruolo importante nella società in seguito ad una normativa Europa del 2010 che sostituisce i sacchetti di plastica in commercio con quelli in bioplastica conformi alla UNI EN 13:432.
 
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La molecola Mater-Bi inizia ad avere un ruolo importante nella società a seguito dell'entrata in vigore di una normativa europea del 2010 che sostituisce i sacchetti di plastica in comme<nowiki/>rcio con quelli in bioplastica conformi alla UNI EN 13432. Questa normativa ha rappresentato un importante passo in avanti nella lotta contro l'inquinamento da plastica e nella promozione di uno sviluppo sostenibile. La normativa ha stabilito che per essere considerati biodegradabili e compostabili, i materiali devono soddisfare requisiti rigorosi in termini di biodegradabilità, compostabilità e impatto ambientale. Mater-Bi è stato il primo materiale a soddisfare questi requisiti e, di conseguenza, è diventato il materiale di riferimento per la produzione di sacchetti biodegradabili e compostabili. Questo ha portato ad una maggiore diffusione di Mater-Bi nell'industria degli imballaggi e alla sua crescente popolarità come materiale sostenibile.
 
Ad oggi la società è ancora molto attiva infatti ha raggiunto la quarta generazione di Mater-Bi e ha già ricevuto un finanziamento di 100 milioni per la quinta generazione che si sta avvicinando sempre di più. [12]
 
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Ad oggi, la società Novamont è ancora molto attiva nello sviluppo e nella produzione di Mater-Bi. La società ha infatti raggiunto la quarta generazione di Mater-Bi, migliorando costantemente le sue prestazioni e le sue proprietà, e sta attualmente lavorando alla quinta generazione del materiale. Questo è stato possibile anche grazie a un significativo investimento di 100 milioni di euro che la società ha ricevuto per sviluppare la quinta generazione di Mater-Bi, che si prevede sarà ancora più performante e sostenibile rispetto alle versioni precedenti. Questo dimostra l'impegno costante della società nello sviluppo di materiali sostenibili e nella promozione di uno sviluppo sostenibile.
 
 
 
 
La produzione di Mater-Bi ha avuto inizio nel [[1990]], nello stabilimento della [[Novamont]] di [[Terni]], con una produzione iniziale di 4000 tonnellate all'anno, che è raddoppiata nel 1997 e nel 2001 è arrivata a {{tutto attaccato|16 000}} tonnellate all'anno.<ref name=":0">{{Cita|Bastioli|p. 210}}.</ref>
 
== Composizione chimica ==