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'''doValue S.p.A.''' (ex '''doBank S.p.A''') è una società [[italia]]na che opera nel settore [[finanza|finanziario]]. Si occupa della gestione e del recupero di [[crediti deteriorati]] (NPL, ''non performing loans'') per conto di banche ed industrie. Dal 2017 è controllata dal gruppo giapponese [[SoftBank]].<ref name = sol>{{cita web|url=http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2017-02-16/fortress-softbank-31-miliardi-064001.shtml|titolo=Fortress a SoftBank per 3,3 miliardi di dollari|data=16 febbraio 2017|accesso=7 maggio 2018}}</ref>
 
È quotata alla [[Borsa Italiana]], dove ha debuttato il 14 luglio [[2017]] al prezzo di 9 euro per azione, nell'indice [[FTSE Italia Mid Cap]].
 
==Storia==
La società nasce dalla fusione di Italfondiario (che a sua volta aveva acquisito nel 2006 il servicer Intesa Gestione Crediti) e Unicredit Credit Management Bank (società recupero credito del gruppo [[UniCredit|Unicredit]]).
 
UCCMB dal [[2000]] assume la denominazione di ''UniCredit Gestione Crediti - Banca per la gestione del Crediti'' per diventare poi ''UniCredit Credit Management Bank'' nel [[2008]], con l'integrazione di Capitalia Service.
 
Nel [[2011]], secondo [[S&P]], arriva a gestire uno stock di crediti deteriorati equivalenti al 25% di tutto il mercato italiano degli NPL: 26,1 miliardi di euro detenuti a fronte di un mercato nazionale di 103,9 miliardi<ref>[http://www.standardandpoors.com/en_EU/web/guest/article/-/view/sourceId/7443313 standardandpoors.com]</ref>.
 
Nel [[2015]] Unicredit cede UCCMB ad Avio S.a.r.l. (Fortress Investment Group ed Eurocastle Investment) insieme ad un pacchetto di 2,4 miliardi di crediti<ref>[http://www.milanofinanza.it/news/unicredit-vende-uccmb-a-fortress-e-prelios-201502120830156713 milanofinanza.it]</ref>. Carlo Festa de [[Il Sole 24 Ore]], nel suo articolo del [[13 febbraio]] 2015, ha stimato che il valore dell'operazione sia pari a 550 milioni di euro, di cui 300 per la piattaforma societaria e 250 il valore reale dei crediti. Contestualmente la società assume la denominazione di '''doBank''' e prevede di svolgere attività di recupero dei crediti problematici di proprietà di Unicredit ed Unicredit Leasing<ref>Bilancio doBank al 31.12.15</ref>.
 
Il [[15 luglio]] [[2016]] acquista il 100% di [[Italfondiario]], operazione che la porta a gestire<ref>[http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2016-07-15/dobank-rileva-100percento-italfondiario-063818.shtml?uuid=ADW4xFt ilsole24ore.com]</ref> un portafoglio di 89 miliardi di sofferenze<ref>{{Cita web |url=http://www.italfondiario.it/files/Default.ashx.pdf |titolo=italfondiario.it |accesso=18 luglio 2016 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160924072059/http://www.italfondiario.it/files/Default.ashx.pdf |dataarchivio=24 settembre 2016 |urlmorto=sì }}</ref><ref>[http://finanza.lastampa.it/Notizie/0,848354/Crediti_deteriorati_Dobank_acquisisce.aspx lastampa.it]</ref>.
 
La società è controllata dal 2015 dal gruppo americano Fortress (fondato a [[New York]] nel 1998 da Randy Nardone, Pete Briger, Wes Edens) che a sua volta è acquisito nel febbraio 2017 dal gruppo giapponese SoftBank per 3,3 miliardi di dollari.<ref name = sol/> un prezzo alto con un premio del 39%.<ref>{{cita web|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2017/02/16/softbank-compra-il-superspazzino-dei-crediti27.html|titolo=SoftBank compra il "superspazzino" dei crediti|data=16 febbraio 2017|accesso=7 maggio 2018}}</ref> L'operazione, in contanti, è completata entro la fine dell'anno.