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# La sottomissione del Figlio al Padre
Avvalendosi di citazioni dalle scritture, Febadio ribatte punto per punto. Glässer
Febadio difende il concetto di ''substantia'' in base al quale il Figlio è l’apparenza della sostanza del Padre e la sua sostanziale realtà fisica. Dunque Padre e Figlio devono essere distinti ma non mescolati né separati; entrambi, con lo Spirito Santo costituiscono ''unum'' quanto alla ''substantia''. Non si può parlare di un inizio per il Figlio perché ''in Patre est et fuit semper'' (15,4), quindi si deve dire che è ed è sempre stato nel Padre. Allo stesso modo non è tollerata, in Febadio, l’ipotesi che il Padre sia più grande del Figlio. Gli oppositori si basano su un passo evangelico (Gv.14,28) “Avete udito che vi ho detto: "Vado e tornerò da voi". Se mi amaste, vi rallegrereste che io vado al Padre, perché il Padre è più grande di me”. Febadio ribatte sulla base di altre citazioni tratte dal vangelo di Giovanni dove si invita a onorare il Figlio come il Padre (Gv.5,23) ed esorta a non confondere le dichiarazioni di umiltà di Gesù come conferma della sua inferiorità divina, ma fornisce altri esempi biblici in cui è dichiarata la pienezza della divinità del Figlio, come in Gv. 1,18 e in Gv. 10,30:
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== Bibliografia ==
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= La nascita del purgatorio =
''La nascita del purgatorio'' è un saggio pubblicato da [[Jacques Le Goff]] nel 1981. L’opera descrive lo sviluppo storico del Purgatorio a partire dal giudeo-cristianesimo antico, fino al suo culmine nella metà del XII secolo e il rapido successo nel corso del secolo successivo. L’ultimo dei dieci capitoli è dedicato alla seconda cantica del Purgatorio di [[Dante Alighieri|Dante]] che l’autore stesso definisce “una conclusione sublime alla lenta genesi del Purgatorio”.
All'interno dell'opera Le Goff espone la propria tesi sulla formazione del Purgatorio: solo alla fine del XII secolo, nel 1170, con la prima attestazione del termine ''purgatorium'' come sostantivo si può parlare della sua definitiva nascita come luogo. In precedenza, pensando all'aldilà, gli uomini concepiscono solo l'esistenza di due luoghi, inferno e paradiso. Nel corso dei secoli inizia a delinearsi questa realtà intermedia come prodotto dei mutamenti nella cultura e nella società dell'uomo medievale; per Le Goff il venir meno della netta suddivisione tra ricchi e poveri e la nascita di una classe nuova, cittadina, quella dei ''mediocres'' rappresenta un cambiamento radicale e fondamentale anche per la genesi di questo terzo luogo, riflettendosi sull'organizzazione dell'aldilà. La tesi esposta nel saggio ha suscitato non poche critiche
== Parte prima: Gli aldilà prima del purgatorio ==
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