Strategia r-K: differenze tra le versioni

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In [[ecologia]], la '''strategia r-K''' o '''selezione r-K''' è un modello teorico che descrive la dinamica attraverso la quale una popolazione di una determinata [[specie]] cresce e si afferma in un [[ecosistema]].
 
== Fondamenti ==
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* maturità tardiva
 
A livello di strategie riproduttive, si possono trovare sia casi di semelparità (nelle specie in cui avviene un solo episodio riproduttivo prima della morte) che di  iteroparità (nelle specie caratterizzate da più cicli riproduttivi nel corso della loro vita)<ref>{{Cita web|url=https://hmn.wiki/it/Iteroparous|titolo=Semelparità e iteroparità|sito=hmn.wiki|lingua=en|accesso=2022-05-23}}</ref>. La prole può essere sia abbondante con piccoli individui (come per la selezione r) che scarsa ma con individui di grandi dimensioni (come per la selezione K), le cure parentali non sono necessarie ma possibili.
 
Per quanto riguarda la taglia corporea si trovano o individui (estremamente) grandi o individui (estremamente) piccoli ([[regola di Bergmann]])
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Per quanto riguarda l’aspetto etologico, la selezione A opera in habitat sottoposti ad alto stress ambientale ma con basso livello di fluttuazione e con scarsa disponibilità di energia.
 
Si nota che le interazioni biotiche sono scarse e semplici. Negli ambienti costantemente ostili con condizioni come, ad esempio,  primavere molto calde o fiumi a correnti veloci oppure dotati di chimismo particolare, le specie adattate si trovano ad avere una competitività interspecifica ridotta.  Ne consegue la relazione per cui la complessità trofica diminuisce con l’aumento delle condizioni avverse. Un esempio di conseguenza di ciò è la riduzione dell’intensità degli attacchi dei predatori.
 
== Aspetti pratici ==
 
=== Strategie di sviluppo e successioni ecologiche ===
Di particolare interesse è la relazione che lega la strategia di sviluppo con le caratteristiche intrinseche degli ecosistemi. Entrambe le strategie presentano vantaggi e svantaggi, determinando le condizioni per un'affermazione secondo il contesto.
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== Bibliografia ==
 
* {{cita libro|autore=Mario Ferrari|titolo=Ecologia agraria|edizione=2|anno=2003|editore=Edagricole Scolastico|città=Milano|isbn=88-529-0028-4|coautori=et al}}
* {{cita libro|autore=Ermenegildo Tremblay|titolo=Entomologia applicata. Volume primo. Generalità e mezzi di controllo|edizione=3|anno=1985|editore=Liguori Editore|città=Napoli|pp=73-81|capitolo=Potenziale biotico ed ambiente|isbn=88-207-0681-4}}
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== Collegamenti esterni ==
 
* {{cita web|url=http://www.biologia.unile.it/docs/docenti/mancinelli/ecologia0607/biotech5.pdf|titolo=Corso di Ecologia: lezione 5|autore=Giorgio Mancinelli|sito=Materiali didattici del Corso di Laurea in Biotecnologie|editore=Università del Salento|accesso=3 luglio 2008|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110322135532/http://www.biologia.unile.it/docs/docenti/mancinelli/ecologia0607/biotech5.pdf|dataarchivio=22 marzo 2011|urlmorto=sì}}
* {{cita web|url=http://cfpm.org/jom-emit/1997/vol1/fog_a.html|titolo=Cultural r/K Selection|autore=Agner Fog|sito=Journal of Memetics - Evolutionary Models of Information Transmission. Volume 1|lingua=en|accesso=3 luglio 2008|anno=1997}}