Processo Kastner: differenze tra le versioni
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←Nuova pagina: Il '''processo Kastner''', ufficialmente ''Il procuratore generale del governo di Israele contro Malchiel Gruenwald'', è stato un processo celebrato per diffamazione tenuto a Gerusalemme. Le udienze si sono svolte dal 1° gennaio all'ottobre 1954 presso il tribunale distrettuale di Gerusalemme davanti al giudice Benjamin Halevi, che ha pubblicato la sua decisione il 22 giugno 1955.<ref name=Maoz>{{Cita|Maoz||Maoz}}</ref> == Riepilogo == L'imputato, Malchiel Gr... |
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L'imputato, [[Malchiel Gruenwald]], albergatore che perse 52 parenti nel [[campo di concentramento di Auschwitz]], aveva accusato [[Rudolf Kasztner]], avvocato e giornalista ungherese divenuto funzionario in Israele nel 1947, di collaborazionismo con i nazisti in Ungheria durante l'Olocausto. Le accuse furono fatte in una newsletter autopubblicata, Lettera agli amici nel Mizrachi, nell'agosto 1952.<ref name=Maoz/>
Il governo israeliano ha citato in giudizio per conto di Kastner, chiamandolo come uno dei 59 testimoni. Gruenwald era rappresentato da Shmuel Tamir
Gruenwald e Tamir accusarono Kastner di non aver avvertito la comunità ebraica ungherese che sarebbero stati caricati sui treni e portati nelle camere a gas di Auschwitz, nella Polonia occupata. Sostenevano che fosse a conoscenza delle camere a gas almeno dalla fine di aprile 1944 - quando aveva ricevuto una copia del [[rapporto Vrba-Wetzler]] - ma che avesse trascurato di informare la comunità più ampia che non sarebbero state deportate dall'Ungheria per essere "reinsediato", come avevano detto i nazisti. Il suo motivo, hanno detto, era salvaguardare il rilascio di un numero minore, che includeva la sua famiglia e i suoi amici.<ref>{{Cita|Linn|p. 41ff|RL2004}}</ref> Non avendo allertato la comunità più ampia del pericolo, hanno affermato di aver aiutato le SS a evitare la diffusione del panico tra la comunità ebraica, che avrebbe rallentato i trasporti. Il giudice si è pronunciato a favore di Gruenwald, accusando Kastner di aver "venduto la sua anima al diavolo".<ref name=Maoz/> Kastner fu assassinato fuori dalla sua casa a Tel Aviv nel marzo 1957 a seguito della decisione e della successiva pubblicità.<ref>{{Cita|Weitz|pp. 5–7|Weitz}}</ref>
== Appello ==
La maggior parte della decisione fu ribaltata dalla Corte Suprema di Israele nel gennaio 1958. I cinque giudici, il giudice capo Yitzhak Olshan, Shimon Agranat, Moshe Silberg, Shneur Zalman Cheshin e David Goitein, accolsero l'appello con l'accusa di Kastner come colpevole. l'assassinio indiretto di ebrei ungheresi. Cheshin ha scritto:
Quattro dei giudici, con Silberg dissenziente, hanno anche accolto l'appello con l'accusa che Kastner era colpevole di collaborazione. Secondo Asher Maoz, Silberg ha concordato con il giudice del processo che Kastner aveva "consapevolmente e in malafede, soddisfatto i desideri[...] dei nazisti, e quindi ha reso più facile per loro eseguire il lavoro di distruzione di massa". Tutti e cinque i giudici hanno respinto il ricorso relativo all'accusa secondo cui Kastner aveva aiutato Kurt Becher a sfuggire alla punizione dopo la guerra scrivendogli una lettera di raccomandazione.<ref name=Maoz/>
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