Pierre Adrien Paris: differenze tra le versioni
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Fu nominato architetto della [[cattedrale di Orléans]] nel 1787 e ne completò le torri, proprio all'inizio della Rivoluzione francese nel 1790, durante la quale rifiutò ogni lavoro offertogli. 
Nel 1806 tornò in Italia e l'anno successivo fu direttore ad interim dell'[[Accademia di Francia a Roma]]; diresse gli scavi al [[Colosseo]]. Provvide all'acquisto per la Francia e al trasporto a Parigi della [[Collezione Borghese|collezione di antichità Borghese]]<ref>Elisa Debenedetti, ''Pierre Adrien Paris e la collezione di antichitá della Villa Borghese detta Pinciana'', 1991</ref>.    
Nel 1812 fu incaricato di restaurare la facciata del [[palazzo di Spagna]] a Roma<ref>Jorge García Sánchez, ''La intervención del arquitecto Antonio Celles en las reformas del Palacio de España en Roma (1814-1815)'', 2007-2008</ref>. Durante questi anni a Roma strinse relazioni e collaborazioni con i principali esponenti dell'ambiente artistico romano del tempo come [[Giovanni Battista Piranesi|Piranesi]], [[Carlo Fea]], [[Giuseppe Camporese]], [[Raffaele Stern]], [[Giuseppe Valadier]], i membri della famiglia Visconti e diversi altri<ref>Pierre Pinon, ''Pierre-Adrien Pâris, 1745–1819, architecte, et les monuments antiques de Rome et de la Campanie''. 2007 (Collection de l'École Française de Rome</ref>.<br> 
Disegnatore e pittore, Pâris trascorse gli ultimi due anni della sua vita preparando un catalogo della sua collezione di dipinti e antichità, che lasciò in eredità alla città di Besançon, insieme alla sua biblioteca, catalogata dal suo amico Charles Weiss. 
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