Vulci: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Etichetta: Ripristino manuale
PGS 1984 (discussione | contributi)
Riga 34:
 
== Storia ==
Sorta su un pianoro di circa 120 ettari e lambita dal fiume [[Fiora]], a poco più di dieci chilometri dalla costa del [[mar Tirreno]], fu una delle più grandi città-stato dell'[[Etruria]], con un forte sviluppo marinaro e commerciale, molto probabilmente parte della [[Dodecapoli etrusca|dodecapoli etrusca meridionale]].
 
I ritrovamenti più antichi, quelli dell'area di Pian di Voce, risalgono a un periodo compreso tra la tarda età del Bronzo e la prima età del Ferro, in concomitanza con l'affievolirsi delle testimoninaza delle più antiche presenze umane lungo la valle del Fiora, più lontane dalla costa, quasi a testimoniare l'affievolirsi delle esigenze difensive degli insediamenti umani, in questa parte dll'Etruria.<ref name="ebianchi">''Vulci. Storia della città e dei suoi rapporti con Greci e Romani'', Edoardo Bianchi, L'Erma di Bretschneider editore.</ref>
Riga 62:
== Area archeologica ==
=== Scavi ===
Il sito, oramai abbandonato, era stato già identificato all'inizio del XVI secolo da [[Annio da Viterbo]], figura molto controversa, ma fu definitivamente identificato su basi scientifiche da Turriozzi nel [[1778]]. Successivamente il sito fu interessato da una serie di scavi,: si ricordano quellequelli del 1783 e del 1787, condotti secondo i metodi dell'epoca, che siinfatti risolserocomportarono nellala spoliazione di numerosi reperti.<ref name= "treccani">[http://www.treccani.it/enciclopedia/l-italia-preromana-i-siti-etruschi-vulci_%28Il-Mondo-dell%27Archeologia%29/ L'Italia preromana. I siti etruschi: Vulci sul sito Treccani]</ref>
 
{{cn|Il 25 settembre 1825 [[Vincenzo Campanari]], noto archeologo di [[Tuscania]], chiese al Governo dello [[Stato Pontificio]] l’autorizzazionel'autorizzazione ufficiale per scavare a Vulci,. permessoOttenuto cheil ottenne nel 1828permesso, gli scavi einiziarono inel ritrovamenti1828 detteroe asi luiprotrassero grandefino notorietàal 1837, l’attivitàrecandogli digrande scavonotorietà.<ref>{{Cita finìweb|url=https://www.gentedituscia.it/campanari-vincenzo/|titolo=Campanari nelVincenzo|autore=|sito=Dizionario 1837,Storico laBiografico collezionedella diTuscia|data=2019-03-07|lingua=|accesso=2023-06-22}}</ref> oggettiI provenientireperti daglirinvenuti scavidal diCampanari Vulciin costituìparte ilconfluirono nucleo della raccolta delnel [[Museo Gregorianogregoriano Etruscoetrusco]]., Imentre repertialtri furono esposti a [[Londra]], conin una grande mostra (nota come ''esposizione di tombePall etruscheMall''), articolata in dodici stanze, famosae comecon l'esposizioneriproduzioni di Palltombe Mall,etrusche. ilAlcuni [[Britishdei Museum]]reperti acquistòdell'esposizione quasilondinese infurono bloccoacquistati idal reperti[[British espostiMuseum]].|}}
 
Per un'altra, gli scavi ufficiali del 1825, furono condotti da Feoli e dai fratelli Candelori.<ref name= "treccani" />
 
Il sito fu quindi oggetto di intense opere di scavo, finalizzate al reperimento e alla vendita di quanto ritrovato; nel [[1857]] fu scoperta la celebre Tomba François. Da allora si ebbero diverse campagne di scavo, condotte con criteri sempre più scientifici;, in specie dopo l'[[unità d'Italia]]: dal 1879 al 1889, nel 1895, dal 1915 al 1920, dal 1928 al 1929, nel 1957, nel 1960, dal 1961 al 1963,<ref name= "treccani" />, dal 1996 al 2001.<ref name="romano" />
 
=== Descrizione ===
Riga 77:
 
Oltre a queste testimonianze della grande importanza che ebbe Vulci in epoca etrusca, nell'area compresa nel Parco Naturalistico ed Archeologico sono presenti altri monumenti assai suggestivi fra cui il maestoso ponte del Diavolo ([[III sec. a.C.]]) che con i suoi oltre 20 metri di altezza domina il fiume Fiora di fronte al medievale [[castello dell'Abbadia]] ([[XIII secolo|XII sec.]]).
 
==== Area urbana ====
L'area urbana era cinta da ''opere murarie'', di cui sono visibili alcuni tratti. Lungo questa cinta di mura, si dovevano aprire almeno ''cinque porte'', tre delle quali (Porta Ovest, Nord ed Est) sono state scavate. Davanti alla porta ovest sono stati trovati i resti di un ''acquedotto''.<ref name="romano" />