Una radio in store ha diverse funzioni: accompagnare la clientela durante la permanenza all'interno del punto vendita, intrattenere lo staff durante l'arco della giornata lavorativa, informare i frequentatori dell'insegna sia dei prodotti già esistenti o nuovi, in vendita o in promozione.
Il termine "Radio in Store" è stato considerato un termine generico dall'[[Ufficio dell'Unione europea per la proprietà intellettuale|Ufficio Europeo della Proprietà Intellettuale]], quindi non registrabile né oggetto di possibile monopolio secondo la legislazione marchi.I palinsesti musicaliplaylist delle Radio in Store si differenziano in generi musicali dove è richiesto per legge sul diritto d’autore e connesso il pagamento delle società di raccolta come Siae,Lea, Scf, It’s Right e altre sia da parte del cliente finale che diffonde musica in luogo pubblico sia da parte del Music provider che eroga il servizio sempre che i brani utilizzati siano ISCRITTI A QUESTE SOCIETÀ’; e da palinsesti dove non è previsto il pagamento delle società di raccolta manegoziando direttamente acon interpreti autori esecutori e produttori non iscritti aquestedirettamente societài incompensi modosfruttando daanche poterlicenze negoziareCreative direttamenteCommons. iMa compensiattenzione la Musica distribuita per non incorrere anche a problemi penali deve essere CERTIFICATA. L’azienda che ha per prima introdotto in Italia questo sistema di licenza diretta diciamo di risparmio da parte del cliente finale si chiama Digiwork che nel 2007 ha scoperchiato il vaso di Pandora diffondendo per la prima volta in tutta Italia in oltre 8060 negozi della famosa catena di Abbigliamento MelaBlu proprio questo tipo di licenze musicali. Il marchio ora fa parte del Gruppo RadioDigitale Musicstyling che insieme ad altreun Pool di aziende con sedi in diverse parti del mondo distribuiscono e realizzano Radio In Store solo con Musica Certificata in oltre 4595.000 punti vendita.