Roderick Spode: differenze tra le versioni
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Spode viene descritto da [[Bertie Wooster]], l'[[Prima persona (narrativa)|io narrante]] dei romanzi di Wodehouse, come un individuo di grandi dimensioni («un individuo con un aspetto da mozzare il fiato. Era alto circa un paio di metri e indossava un cappottone a grandi quadri che lo faceva sembrare altrettanto largo. Una volta che lo sguardo si posava su di lui era poi impossibile distoglierlo. Pareva quasi che la natura avesse avuto intenzione di fabbricare un gorilla ma che avesse cambiato idea all'ultimissimo momento»<ref name = CodW25>{{Cita|Il codice dei Wooster, trad. M. Buckwell Gislon, ed. Mursia, 1997|p. 25}}.</ref>). Spode fa venire in mente a Bertie un [[dittatore]] già al primo incontro, prima ancora che Spode abbia espresso delle opinioni («Non era però solo la vastità di quel tipo che faceva impressione. Subito dopo si veniva colpiti dalla sua faccia, che era quadrata, volitiva e ornata nel centro da un paio di baffi sottili. Lo sguardo era acuto e penetrante. Non so se avete mai visto sui giornali le fotografie di uno di quei dittatori dal mento quadrato e gli occhi fiammeggianti che affascinano il popolino con i loro discorsi esaltati»<ref name = CodW25/>). Ed effettivamente Spode è un aspirante dittatore: «è il fondatore e il capo dei Salvatori della Gran Bretagna, un'organizzazione fascista, meglio conosciuta come l'Associazione dei Calzoncini Neri. La sua idea, sempre che non gli spacchino la testa con una bottiglia in una delle frequenti risse in cui lui e i suoi seguaci rimangono volentieri coinvolti, è di diventare un Dittatore»<ref>{{Cita|Il codice dei Wooster, trad. M. Buckwell Gislon, ed. Mursia, 1997|p. 68}}.</ref>.
Nel periodo in cui è alla testa dei Calzoncini Neri, Spode si interessa di [[biancheria intima]] femminile: è proprietario di "''Eulalie Soeurs''", un esclusivo negozio di lingerie a Bond Street molto apprezzato anche da [[zia Dahlia]]<ref>{{Cita|Jeeves e la cavalleria, trad. M. Buckwell Gislon, ed. Mursia, 2003|p. 147}}.</ref> e ne disegna i nuovi modelli. Spode si vergogna della attività di stilista ed è terrorizzato che i Calzoncini Neri ne vengano a conoscenza. [[Jeeves]] apprende il ruolo di Spode in qualità di membro del Club Giovane Ganimede<ref>{{Cita|Il codice dei Wooster, trad. M. Buckwell Gislon, ed. Mursia, 1997|Cap. V, pp. 121-123}}.</ref>, e il solo accenno a "Eulalie" servirà a Bertie per bloccare l'aggressività di Spode <ref>{{Cita|Il codice dei Wooster, trad. M. Buckwell Gislon, ed. Mursia, 1997|p. 68}}.</ref>
Spode è innamorato di Madeline Basset «da quando lei era alta così»<ref>{{Cita|Il codice dei Wooster, trad. M. Buckwell Gislon, ed. Mursia, 1997|p. 67}}.</ref>. Madeline è una giovane molto graziosa, ex fidanzata di Bertie Wooster (che non ne apprezzava però l'atteggiamento lezioso e bamboleggiante) e fidanzata successivamente con Gussie Fink-Nottle (il quale è sempre più insofferente al [[vegetarianismo]] della ragazza). Dopo averla amata per molti anni in silenzio, Spode riuscirà a fidanzarsi con Madeline dopo essere divenuto «settimo conte di Sidcup» in seguito alla morte di un congiunto<ref>{{Cita|Teniamo duro, Jeeves, trad. R. Palazzi, ed. Mursia, 1989|p. 189}}.</ref>. Anche dopo il fidanzamento, però, Spode non nasconde l'avversione per Bertie Wooster e Gussie Fink-Nottle.
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