Fabrizio Ravanelli: differenze tra le versioni

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[[File:Serie C2 1987-88 - Perugia vs Martina - Fabrizio Ravanelli.jpg|thumb|left|Un giovane Ravanelli (a destra) al Perugia nel 1987]]
 
Cresce nelle giovanili del principale club della sua città, il {{Calcio Perugia|N}}, con cui debutta in prima squadra nella stagione [[Serie C2 1986-1987|1986-1987]], in [[Serie C2]], guadagnandosi sempre più spazio nella parte finale del campionato grazie alla fiducia del tecnico [[Mario Colautti]].<ref>{{cita news|url=http://www.vecchiaguardia.org/10-11/2/Perugia%20-%20Monteriggioni/album/8.JPG|titolo=1986-87: che fatica ricominciare da zero...|pubblicazione=Vecchia Guardia Grifo News|autore=Carlo Giulietti|data=26 settembre 2010|p=8|urlarchivio=https://archive.istoday/20130416021725/http://www.vecchiaguardia.org/10-11/2/Perugia%20-%20Monteriggioni/album/8.JPG|dataarchivio=16 aprile 2013|accesso=24 dicembre 2018}}</ref> L'[[Serie C2 1987-1988|annata seguente]], neanche ventenne, s'impone tra i protagonisti di una compagine ricordata tra le migliori della storia biancorossa, per via dei numerosi record societari stabiliti:<ref name="Giulietti">{{cita news|titolo=Il "Perugia dei record" in C2: campionato 1987/88 (prima parte)|pubblicazione=Vecchia Guardia Grifo News|autore=Claudio Giulietti|data=16 settembre 2011|p=7}}</ref> in questo contesto Ravanelli mette a segno 23 reti<ref name="Big"/><ref name="Giulietti"/> che ne fanno il [[capocannoniere]] del campionato, dando un notevole apporto nella vittoria del girone e annessa promozione dei grifoni in [[Serie C1]].<ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,27/articleid,0959_02_1988_0126_0027_18567098/|titolo=Il Perugia è già promosso, ora in due anni vuole la B|pubblicazione=Stampa Sera|autore=Antonio Ciorba|data=23 maggio 1988|p=27}}</ref>
 
Nel triennio iniziale in [[Umbria]], in cui ha peraltro tra i suoi rifinitori un altro promettente giovane, [[Angelo Di Livio]], che ritroverà in seguito nei vittoriosi anni juventini,<ref>{{cita web|url=https://www.legapro.it/calciatori-perugia-angelo-di-livio/|titolo=Ha giocato nel Perugia: Angelo Di Livio|data=21 febbraio 2012}}</ref> l'attaccante realizza un totale di 41 gol, cifra che desta le attenzioni dell'{{Calcio Avellino|N}}, in [[Serie B]], dove approda nell'estate 1989. L'esperienza con gli irpini non è però delle più positive:<ref name="Gazzetta"/><ref name="Big"/> all'inizio della stagione [[Serie B 1989-1990|1989-1990]] ha modo di collezionare appena 7 presenze in maglia biancoverde prima di venire ceduto in prestito, in ottobre, alla {{Calcio Casertana|N}} dove ritrova parzialmente il ''feeling'' con la rete<ref name="Big"/> mettendo a referto 12 reti nel campionato di C1.
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[[File:Juventus FC 1994-95 - Roby Baggio, Ravanelli, Vialli.jpg|thumb|Da sinistra: [[Roberto Baggio]], Ravanelli e [[Gianluca Vialli]], il tridente d'attacco dei bianconeri campioni d'Italia 1994-1995.]]
 
La stagione 1994-1995, la più usurante della carriera con 53 partite giocate, lo vede sfondare quota 30 gol, bottino che aiuta la ''Vecchia Signora'' a fare proprio il ''[[Double (calcio)|double]]'' composto dallo [[Serie A 1994-1995|scudetto]], tornato sulle casacche bianconere dopo nove anni,<ref name="Bramardo"/><ref name="Campioni"/> e dalla [[Coppa Italia 1994-1995|Coppa Italia]];<ref>{{cita web|url=http://www.spaziojuve.it/2012/11-giugno-1995-la-juventus-vince-la-nona-coppa-italia/|titolo=11 giugno 1995, la Juventus vince la nona Coppa Italia|autore=Gennaro Acunzo|data=11 giugno 2012|urlarchivio=https://archive.istoday/20150107170852/http://www.spaziojuve.it/2012/11-giugno-1995-la-juventus-vince-la-nona-coppa-italia/|dataarchivio=7 gennaio 2015|accesso=24 dicembre 2018}}</ref> l'attaccante è assoluto protagonista nelle sfide contro il {{Calcio Parma|N}}, nel dualismo sportivo che monopolizza il calcio italiano ed europeo dell'annata, siglando ai ducali una doppietta in campionato sia all'andata sia al ritorno — gara, quest'ultima, che il 21 maggio 1995 consegna matematicamente ai bianconeri il tricolore —, e realizzando loro un'altra rete il successivo 11 giugno, nella finale di ritorno che porta i torinesi a fregiarsi della [[Coccarda italiana tricolore|coccarda tricolore]].<ref name="Juventus"/>
 
Con la Juventus raggiunge inoltre nel 1995 la sua [[Finale della Coppa UEFA 1994-1995|seconda finale]] di [[Coppa UEFA 1994-1995|Coppa UEFA]], stavolta persa contro i rivali parmensi; nella stessa competizione, il precedente 27 settembre 1994 aveva messo a referto una [[Gol#Cinquina|cinquina]] nel 5-1 interno ai bulgari del {{Calcio CSKA Sofia|N}}, record per un giocatore bianconero nelle coppe europee<ref name="Juventus"/><ref>{{cita news|autore=Marco Ansaldo|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,29/articleid,0756_01_1994_0265_0033_10738842/|titolo=Ravanelli stravince il festival del gol|pubblicazione=La Stampa|data=28 settembre 1994|p=29}}</ref><ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.juventus.com/wps/portal/en/news/27sept2011_AccaddeOggi/|titolo=27 September 1994, Ravanelli hits five|data=27 settembre 2011|urlarchivio=https://archive.istoday/20120906110305/http://www.juventus.com/wps/portal/en/news/27sept2011_AccaddeOggi/|dataarchivio=6 settembre 2012|accesso=24 dicembre 2018|urlmorto=no}}</ref> e, all'epoca, 8º di sempre a timbrare un ''pokerissimo'' nella [[Statistiche della UEFA Europa League#Multiple|storia della manifestazione]].{{#tag:ref|Prima di lui, [[Ludwig Bründl]] ([[Coppa UEFA 1971-1972|1971-1972]]), Petko Petkow, [[Ján Čapkovič]], [[Hannes Löhr]] ([[Coppa UEFA 1972-1973|1972-1973]]), [[Kevin Hector]] ([[Coppa UEFA 1976-1977|1976-1977]]), [[Marco van Basten]] ([[Coppa UEFA 1984-1985|1984-1985]]) e [[Daniel Fonseca]] ([[Coppa UEFA 1992-1993|1992-1993]]); dopo di lui, [[Aritz Aduriz]] ([[UEFA Europa League 2016-2017|2016-2017]]).<ref name="Cinquina">{{cita web|url=http://www.calcio.com/statistiche/europa-league/5/|titolo=Europa League » 5 Gol in una partita}}</ref> Alcune fonti annoverano non sette ma otto giocatori prima di Ravanelli, inserendo — erroneamente — nel conteggio anche [[José Antonio Zaldúa]]:<ref name="Cinquina"/> tuttavia questi realizzò la propria cinquina nell'edizione [[Coppa delle Fiere 1965-1966|1965-1966]] della [[Coppa delle Fiere]], competizione che, seppure riconosciuta come precursore della [[UEFA Europa League|Coppa UEFA/Europa League]], non è legata [[Competizioni UEFA per club|ufficialmente]] a essa.|group=N}}
[[File:Juventus FC - Supercoppa italiana 1995 - Fabrizio Ravanelli.jpg|thumb|left|Ravanelli, nell'occasione [[Capitano (calcio)|capitano]] juventino, solleva la [[Supercoppa italiana 1995]].]]
 
L'annata successiva, l'ultima delle quattro trascorse a Torino, ''Penna Bianca'' è ormai uno dei ''senatori'' dello spogliatoio juventino, indossando all'occorrenza anche la fascia di [[Capitano (calcio)|capitano]] ogni qual volta non è in campo Vialli<ref>{{cita news|autore=Corrado Sannucci|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1996/05/24/ravanelli-ora-devi-smetterla.html|titolo="Ravanelli, ora devi smetterla"|pubblicazione=la Repubblica|data=24 maggio 1996|p=52}}</ref> (come «nel ventre di un [[Stadio Santiago Bernabéu|Bernabéu]] stracolmo, contro il {{Calcio Real Madrid|N}}», nei quarti di Champions League);<ref name="Bedeschi-2015"/> sempre a livello personale, sintomo di una sopraggiunta notorietà ormai internazionale, sul finire dell'anno solare si classifica inoltre al 12º posto nel [[Pallone d'oro 1995|Pallone d'oro]] della rivista francese ''[[France Football]]''<ref name=poy95/> e al 9º nel [[World Soccer#Calciatore dell.27anno|World Player of the Year]] dell'inglese ''[[World Soccer]]''.<ref>{{cita news|lingua=en|titolo=World Soccer Awards 95|pubblicazione=World Soccer|data=gennaio 1996|p=5}}</ref>
 
Nel gennaio 1996 partecipa alla vittoria della [[Supercoppa italiana 1995|Supercoppa italiana]], l'ultimo trofeo nazionale che ancora mancava alla bacheca bianconera, conquistata nuovamente a spese del Parma.<ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,29/articleid,0628_01_1996_0017_0033_8541451/|titolo=E dalla nebbia spunta la Juventus|pubblicazione=La Stampa|autore=Roberto Beccantini|data=18 gennaio 1996|p=28}}</ref> Soprattutto, a fine stagione è tra i protagonisti della squadra vincitrice della [[UEFA Champions League 1995-1996|Champions League]]: nella [[Finale della UEFA Champions League 1995-1996|finale]] di [[Roma]] contro i detentori del trofeo, gli olandesi dell'{{Calcio Ajax|N}}, Ravanelli realizzò da «posizione impossibile» il gol del momentaneo vantaggio — «avevo notato che i [[Frank de Boer|due]] [[Ronald de Boer|fratelli]] De Boer spesso erano leggerini, per non dire presuntuosi, quando giocavano con il portiere. Me lo sono ricordato quando vidi quel pallone in area. Con la suola del sinistro me lo sono portato avanti e ho calciato con il destro. [...] La porta era strettissima. [[Sonny Silooy|Silooy]] tentò un salvataggio in scivolata, ma non servì»<ref name="Guerin"/> —, poi pareggiato da [[Jari Litmanen|Litmanen]], in una partita infine vinta dai piemontesi ai [[tiri di rigore]].<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/1996/maggio/23/Cuore_batticuore_Juve_regina_co_0_9605235809.shtml|titolo=Cuore e batticuore, la Juve è regina|pubblicazione=Corriere della Sera|autore=Giancarlo Padovan|autore2=Alberto Costa|autore3=Franco Melli|data=23 maggio 1996|p=6|urlarchivio=https://archive.istoday/20120701154933/http://archiviostorico.corriere.it/1996/maggio/23/Cuore_batticuore_Juve_regina_co_0_9605235809.shtml|dataarchivio=1 luglio 2012|accesso=24 dicembre 2018}}</ref><ref>{{cita web|url=https://it.uefa.com/uefachampionsleague/news/013d-0e6a1510e1a5-c07062567783-1000--1995-96-juve-sul-tetto-d-europa/|titolo=1995/96: Juve sul tetto d'Europa|data=22 maggio 1996}}</ref>
 
Alla fine di questa stagione, che gli varrà una seconda candidatura al Pallone d'oro (16º),<ref name=poy96/> avviene tuttavia la brusca interruzione del rapporto con la squadra torinese:<ref name="Gazzetta"/> «successe tutto all'improvviso, dopo la finale. La Juventus aveva deciso di cedermi. Non ci potevo credere. Per me fu una pugnalata. Mi sono sentito tradito<ref name="Guerin"/> [...] Penso di aver ricevuto meno di quanto ho dato [...] Mi sentivo il futuro di quella squadra».<ref name="Bedeschi-2015"/> Ravanelli sveste la maglia bianconera dopo 160 partite e 68 reti, e aver messo in bacheca tre titoli nazionali e due internazionali.
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Nell'estate 1996, per la somma di 18 miliardi di lire,<ref>{{cita|Panini, 1996-1997|p. 10}}.</ref> pur con qualche titubanza iniziale<ref name="Gazzetta"/> Ravanelli si trasferisce in [[Inghilterra]], nell'ambizioso {{Calcio Middlesbrough|N}} di [[Bryan Robson]],<ref>{{cita news|lingua=en|url=https://www.independent.co.uk/sport/middlesbrough-spend-pounds-7m-on-ravanelli-1327422.html|titolo=Middlesbrough spend pounds 7m on Ravanelli|pubblicazione=The Independent|autore=Nick Duxbury|data=5 luglio 1996}}</ref> dove l'italiano, in quel momento il calciatore più pagato della [[Premier League]],<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.4thegame.com/club/middlesbrough-fc/news/18020/index.html|titolo=Ravanelli Outburst adds to Boro Woes|data=24 dicembre 1996|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20071014172705/http://www.4thegame.com/club/middlesbrough-fc/news/18020/index.html|dataarchivio=14 ottobre 2007|accesso=24 dicembre 2018|urlmorto=sì}}</ref> va a formare un'affiatata coppia d'attacco con il brasiliano [[Juninho Paulista]]. Questo tandem offensivo contribuisce a portare il ''Boro'' a traguardi mai toccati nei precedenti centoventi anni di storia del club,<ref name="Furlan">{{cita web|url=https://www.passionemaglie.it/ravanelli-maccarone-middlesbrough-errea/|titolo=Da Ravanelli a Maccarone: il Middlesbrough 'italiano' firmato Erreà|autore=Michele Furlan|data=22 gennaio 2015}}</ref> raggiungendo nella stagione 1996-1997 le finali delle due coppe nazionali, la [[Football League Cup 1996-1997|Football League Cup]] e la [[FA Cup 1996-1997|FA Cup]], tuttavia perse, rispettivamente, contro il {{Calcio Leicester City|N}} (alla [[Replay (sport)|ripetizione]],<ref>{{cita news|lingua=en|url=https://www.independent.co.uk/sport/claridges-five-star-silver-service-1267700.html|titolo=Claridge's five-star silver service|pubblicazione=The Independent|autore=Glenn Moore|data=17 aprile 1997}}</ref> dopo che Ravanelli aveva aperto le marcature nei [[Tempi supplementari|supplementari]] della prima gara, rete resa vana dal pari di [[Emile Heskey|Heskey]]<ref>{{cita news|lingua=en|url=https://www.independent.co.uk/sport/football-heskey-levels-at-the-last-to-deflate-juninho-1265668.html|titolo=Football: Heskey levels at the last to deflate Juninho|pubblicazione=The Independent|autore=Glenn Moore|data=7 aprile 1997}}</ref>) e il {{Calcio Chelsea|N}}.<ref>{{cita news|lingua=en|url=https://www.independent.co.uk/sport/chelsea-cruelly-expose-boro-fault-lines-1262302.html|titolo=Chelsea cruelly expose Boro fault lines|pubblicazione=The Independent|autore=Glenn Moore|data=19 maggio 1997}}</ref>
 
Le succitate fatiche infrasettimanali si ripercuotono negativamente sul cammino in [[FA Premier League 1996-1997|campionato]] dove, inaspettatamente, il Middlesbrough retrocede<ref name="Furlan"/><ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.espnfc.com/story/640113/middlesbroughs-relegation-woe-of-1996-97|titolo=Big-spending Boro undone by no-show|autore=John Brewin|data=24 agosto 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181225031340/http://www.espnfc.com/story/640113/middlesbroughs-relegation-woe-of-1996-97|dataarchivio=25 dicembre 2018|urlmorto=sì|accesso=24 dicembre 2018}}</ref> nonostante i 16 gol in 33 partite dell'attaccante italiano<ref name="Saleem">{{cita web|lingua=en|autore=Omar Saleem|url=https://www.theguardian.com/football/these-football-times/2014/jul/31/middlesbrough-transfers-changed-english-football-juninho-emerson-ravanelli|titolo=How Middlesbrough's mid-1990s transfers changed English football|data=31 luglio 2014}}</ref> — compresa la tripletta nella prima giornata al {{Calcio Liverpool|N}}, il 19 agosto 1996,<ref name="Saleem"/><ref>{{cita news|lingua=en|url=https://www.independent.co.uk/sport/silver-hair-silverware-1310383.html|titolo=Silver hair, silverware?|pubblicazione=The Independent|autore=Simon Turnbull|data=19 agosto 1996}}</ref> che gli varrà poi, nel 2008, il premio di miglior esordio nella storia della Premier League da parte del tabloid ''[[The Sun (periodico britannico)|The Sun]]''<ref>{{cita web|url=http://www.gazzetta.it/Calcio/Estero/Primo_Piano/2008/08/11/Ravanelli.shtml|titolo=Premier, top ten dei debutti. Al primo posto è Ravanelli|autore=Simona Marchetti|data=11 agosto 2008}}</ref> —; sul piano personale è la miglior annata sottoporta per ''Fabulous Fab'' il quale, con altri 15 centri nelle coppe, raggiunge le 31 reti totali.<ref name="Perrone">{{cita news|autore=Roberto Perrone|url=http://archiviostorico.corriere.it/1997/settembre/26/Ravanelli_trova_casa_Marsiglia_co_0_97092612117.shtml|titolo=Ravanelli trova casa a Marsiglia|pubblicazione=Corriere della Sera|data=26 settembre 1997|p=44|urlarchivio=https://archive.istoday/20160104215706/http://archiviostorico.corriere.it/1997/settembre/26/Ravanelli_trova_casa_Marsiglia_co_0_97092612117.shtml|dataarchivio=4 gennaio 2016}}</ref>
 
Con i rossi di [[North Yorkshire]] relegati in [[First Division 1997-1998|First Division]], i rapporti fra il club e Ravanelli si raffreddano sicché, anche per ottenere maggiore visibilità in chiave azzurra causa il prossimo {{WC|1998}},<ref name="Gazzetta"/><ref name="Perrone"/><ref name="Laudisa">{{cita news|autore=Carlo Laudisa|url=http://archiviostorico.gazzetta.it//1998/gennaio/07/Ravanelli_idea_fissa_del_Milan_ga_0_9801073651.shtml|titolo=«Il Milan è il top, ma a Marsiglia sto bene»|pubblicazione=La Gazzetta dello Sport|data=7 gennaio 1998|p=10}}</ref> nell'ottobre 1997 il giocatore approda in [[Francia]], nelle file dell'{{Calcio Olympique Marsiglia|N}} che lo acquista per 15,5 miliardi di lire.<ref name="Perrone"/> In [[Provenza]] ha un avvio turbolento causa incomprensioni con la classe arbitrale e ancor più con l'ambiente calcistico d'Oltralpe, tifosi e ''[[mass media]]'',<ref name="Gazzetta"/><ref>{{cita news|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1997/12/16/ravanelli-su-le-monde-commedia-del-penalty.html|titolo=Ravanelli su Le Monde, "Commedia del penalty"|pubblicazione=la Repubblica|data=16 dicembre 1997}}</ref> che gli affibbiano la poco edificante nomea di «''simulateur''» dopo la vittoriosa sfida di cartello dell'8 novembre 1997 al [[Parco dei Principi]] contro il {{Calcio PSG|N}} (2-1), in cui si guadagna un [[calcio di rigore]] apparso inesistente:<ref name="Periac">{{cita web|lingua=fr|autore=Ianis Periac|url=http://www.onzemondial.com/france/42872-psg-om-ravanelli-simulation-classico|titolo=PSG - OM : Ravanelli, le crochet de trop|data=23 settembre 2015}}</ref> l'episodio è ricordato tra i più discussi nella storia del ''[[Le Classique|Classique]]''.<ref name="Periac"/>
[[File:Coppa UEFA 1998-99 - Bologna vs Marsiglia - Ravanelli, Courbis.jpg|thumb|left|Ravanelli (a sinistra) e il tecnico [[Rolland Courbis]] festeggiano per la qualificazione dell'Olympique Marsiglia alla finale di [[Coppa UEFA 1998-1999]].]]
 
Ciò nonostante Ravanelli fa presto dimenticare il tutto<ref name="Laudisa"/> disputando un buon biennio iniziale in maglia biancazzurra, in cui spicca in particolare la stagione 1998-1999 quando le 13 reti dell'italiano, inserito dal tecnico [[Rolland Courbis]] in un tridente d'attacco che vede anche [[Christophe Dugarry|Dugarry]] e [[Florian Maurice|Maurice]], portano i marsigliesi a sfiorare la vittoria in [[Division 1 1998-1999|Division 1]]: in un epilogo ''thrilling'' di campionato che vede, all'ultima giornata, lo scontro diretto al vertice contro il capoclassifica {{Calcio Bordeaux|N}}, l{{'}}''OM'' è virtualmente campione di Francia sino all'89' quando il pareggio dei girondini consegna a questi il titolo.<ref>{{cita web|lingua=fr|url=http://www.sofoot.com/bordeaux-om-1999-un-truc-de-ouf-121033.html|titolo=Bordeaux-OM 1999: Un truc de ouf!}}</ref> Nel 1999 raggiunge inoltre la sua [[Finale della Coppa UEFA 1998-1999|terza finale]] di [[Coppa UEFA 1998-1999|Coppa UEFA]] (in cui tuttavia è costretto a saltare l'atto conclusivo per la squalifica rimediata nella semifinale di ritorno a [[Bologna]]<ref>{{cita news|autore=Roberto Perrone|url=http://archiviostorico.corriere.it/1999/aprile/21/Bologna_prima_beffa_poi_rissa_co_0_990421061.shtml|titolo=Bologna, prima la beffa e poi la rissa|pubblicazione=Corriere della Sera|data=21 aprile 1999|p=43|accesso=24 dicembre 2018|urlarchivio=https://archive.istoday/20130413014719/http://archiviostorico.corriere.it/1999/aprile/21/Bologna_prima_beffa_poi_rissa_co_0_990421061.shtml|dataarchivio=13 aprile 2013}}</ref>), persa a [[Mosca (Russia)|Mosca]] contro il Parma. Negativa è invece l'annata seguente, con la squadra impantanata nella ''bagarre'' della zona retrocessione e Ravanelli che fa le valigie nella sessione invernale di mercato, lasciando [[Marsiglia]] dopo 84 presenze e 31 reti.
 
===== Lazio, Derby County e Dundee =====
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[[File:Fabrizio-Ravanelli-Perugia.jpg|thumb|left|L'ultima maglia da calciatore di Ravanelli, quella del Perugia nella stagione 2004-2005.]]
 
Nel gennaio 2004 Ravanelli torna nella natìa [[Perugia]] per chiudere la carriera con la maglia del club che l'aveva lanciato,<ref>{{cita web|url=http://www.gazzetta.it/primi_piani/calcio/2004/pp_1.0.271848123.shtml|titolo=Cosmi: "Bentornato Ravanelli"|autore=Gianfranco Ricci|data=14 gennaio 2004}}</ref><ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/2004/gennaio/15/Ravanelli_smesso_viaggiare_Salvo_Perugia_co_9_040115115.shtml|titolo=Mr. Ravanelli ha smesso di viaggiare: «Salvo il Perugia poi smetto. Forse»|pubblicazione=Corriere della Sera|autore=Alessandro Pasini|data=15 gennaio 2004|p=47|urlarchivio=https://archive.istoday/20160104215706/http://archiviostorico.corriere.it/2004/gennaio/15/Ravanelli_smesso_viaggiare_Salvo_Perugia_co_9_040115115.shtml|dataarchivio=4 gennaio 2016|accesso=24 dicembre 2018|urlmorto=no}}</ref> anche per tenere fede a una promessa fatta al padre da poco scomparso:<ref>{{cita web|url=http://www.tuttomercatoweb.com/calcio2000/calcio2000-ravanelli-la-cessione-fece-male-poi-ho-capito-che-lo-stile-juve-era-cambiato-583830|titolo=Ravanelli: "La cessione fece male, poi ho capito che lo 'stile Juve' era cambiato"|autore=Chiara Biondini|data=15 agosto 2014}}</ref> «ricordo che quando entravo in campo istintivamente mi giravo verso la curva per salutarlo, poi mi veniva in mente che non c'era più».<ref name="Calciogrifo">{{cita web|url=https://calciogrifo.it/2018/12/11/la-rivelazione-di-ravanelli-gaucci-mi-propose-la-panchina-del-perugia/|titolo=La rivelazione di Ravanelli: "Tornai a Perugia per una promessa a mio padre. E Gaucci..."|data=11 dicembre 2018}}</ref>
 
Sotto la guida di [[Serse Cosmi]] il Perugia sta affrontando un campionato difficile, relegato al fondo della classifica, tanto che il presidente biancorosso [[Luciano Gaucci]], avvezzo a decisioni fuori dagli schemi, sarebbe tentato di affidare a Ravanelli anche la panchina della squadra, nel doppio ruolo di ''player manager'';<ref name="Calciogrifo"/> tuttavia è lo stesso attaccante a far desistere Gaucci dai suoi intenti.<ref name="Calciogrifo"/> Grazie ai gol e alla ''leadership'' di Ravanelli, cui vengono affidati anche i gradi di capitano, nella seconda parte di stagione gli umbri riescono contro ogni pronostico a risalire la china e a raggiungere l'insperato [[spareggio]] interdivisionale contro la {{Calcio Fiorentina|N}}, che però li vede sconfitti, tra molte recriminazioni della piazza perugina,<ref>{{cita web|url=https://www.gazzetta.it/Calcio/Altro_Calcio/Primo_Piano/2006/02_Febbraio/17/gaucci.shtml|titolo=Gaucci, fango su Della Valle|data=17 febbraio 2006}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.gazzetta.it/Calcio/02-05-2013/kalac-truccata-fiorentina-perugia-mondonico-non-vero-fu-regolare-20321281185.shtml|titolo=Kalac: "Truccata Fiorentina-Perugia". Mondonico: "Non è vero, fu regolare"|data=2 maggio 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130502200609/https://www.gazzetta.it/Calcio/02-05-2013/kalac-truccata-fiorentina-perugia-mondonico-non-vero-fu-regolare-20321281185.shtml|dataarchivio=2 maggio 2013}}</ref> e retrocessi in Serie B.<ref>{{cita web|url=http://www.gazzetta.it/primi_piani/calcio/2004/pp_1.0.416379134.shtml|titolo=Fiorentina, bentornata in serie A|autore=Serena Gentile|data=20 giugno 2004}}</ref>