Libro: differenze tra le versioni
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Per tutto l'Alto Medioevo i libri furono copiati prevalentemente nei monasteri, uno alla volta. Con l'apparire delle [[università]], la cultura del [[manoscritto]] dell'epoca portò ad un aumento della richiesta di libri e si sviluppò quindi un nuovo sistema per la loro copiatura. I libri furono divisi in fogli non legati (''pecia''), che furono distribuiti a differenti copisti; di conseguenza la velocità di produzione libraria aumentò notevolmente. Il sistema venne gestito da corporazioni laiche di [[Cancelleria (ufficio)|cartolai]], che produssero sia materiale religioso che profano.<ref>{{Cita|Bischoff|pp. 42–43}}.</ref> Nelle prime [[biblioteca|biblioteche]] pubbliche i libri venivano spesso incatenati ad una libreria o [[scrivania]] per impedirne il furto. Questi libri furono chiamati ''libri catenati''. Tale usanza perdurò fino al [[XVIII secolo]].<sup>Vedi illustrazione a margine</sup>
L'[[ebraismo]] ha mantenuto in vita l'arte dello [[scriba]] fino ad oggi. Secondo la tradizione ebraica, il rotolo della [[Torah]] posto nella [[sinagoga]] deve esser scritto a mano su [[pergamena]] e quindi un libro stampato non è permesso, sebbene la congregazione possa usare [[siddur|libri di preghiere]] stampati e copie della [[Bibbia ebraica]] possano esser utilizzate per [[studio della Torah|studio]] fuori
==== Nel mondo islamico ====
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