Governo Netanyahu VI: differenze tra le versioni
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{{in corso|politica}}
{{Governo
|Nome = Governo Netanyahu VI
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|Presidente = [[Benjamin Netanyahu]]
|PartitoPres = [[Likud]]
|CoalizioneGov = [[Likud]]<br/>[[Ebraismo della Torah Unito]]<br/>[[Shas]]<br/>[[Partito Sionista Religioso]]<br/>[[Otzma Yehudit]]<br/>[[Noam (partito politico)|Noam]]
''Supporto per il periodo bellico:''<br/>[[Partito di Unità Nazionale (Israele)|Partito di Unità Nazionale]]
|DataGiuramento = 29 dicembre [[2022]]<ref>Data di formazione iniziale del governo; L’11 ottobre 2023, infatti, l’esecutivo è stato ricostruito come [[Governo di guerra]], e per questo, pur non essendo nei fatti cambiato il governo o sostituiti i ministri inizialmente nominati (ma solo aggiunti di nuovi), si ritiene che il governo civile si sia comunque parzialmente concluso per far spazio alla formazione di [[Governo di unità nazionale]], istituito come entità proto-parallela con la dichiarazione dello [[stato d'assedio]].</ref>
|DataDimissioni =
|DataNuovoGoverno =
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|Successivo =
}}
Il '''governo Netanyahu VI''' è il 37º ed attuale [[governo]] d’[[Israele]], il sesto sotto la guida di [[Benjamin Netanyahu]].
Nato come regolare [[Governo di coalizione|governo civile di coalizione]], in seguito allo scoppio, nell’ottobre del [[2023]], di un [[Conflitto Gaza-Israele del 2023|pesante conflitto armato]] contro [[Hamas]] presso la [[Striscia di Gaza]], esso è mutato in un [[Governo di guerra]], al fine di gestire al meglio la grave situazione in [[Governo di unità nazionale|condizioni sopraelevate dalla partigianeria politica]].
Composto da 31 ministri (nella sua formazione iniziale), è stato ''ab origine'' supportato da una coalizione formata da [[Likud]], [[Ebraismo della Torah Unito]], [[Shas]], [[Partito Sionista Religioso]], [[Otzma Yehudit]] e [[Noam (partito politico)|Noam]], cui si è aggiunto, nel [[Guerra|contesto bellico]], il [[Partito di Unità Nazionale (Israele)|Partito di Unità Nazionale]], portando il governo ad un totale di 37 ministri, di cui 6 nominati in [[stato d'assedio]].
== Storia ==
=== Formazione ===
[[File:Isaac Herzog assigned the task of forming a government to Benjamin Netanyahu MK, November 2022 (KBG GPO3232).jpg|thumb|Il Presidente Isaac Herzog nel momento in cui conferisce a Benjamin Netanyahu l’incarico di formare il nuovo governo]]
In seguito alle [[Elezioni parlamentari in Israele del 2022|elezioni del
Di conseguenza, dopo aver ricevuto la [[Fiducia parlamentare|fiducia]] dell’Assemblea il 29 dicembre, il Governo ha potuto prestare giuramento lo stesso giorno nell’aula della [[Knesset]], entrando così in carica con pieni poteri<ref>{{Cita news|url=https://www.lastampa.it/esteri/2022/12/29/news/israele_sesto_governo_netanyahu_premier_esecutivo_estremista_presidente_gay_knesset-12438272/|titolo=Israele, ok al sesto governo Netanyahu: esecutivo più a destra della storia, prima volta di un presidente gay alla Knesset|editore=La Stampa|sito=www.lastampa.it|data=29 dicembre 2022}}</ref><ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2022/12/30/nuovo-governo-netanyahu-israele/?homepagePosition=8|titolo=Si è insediato il governo più di destra della storia di Israele|editore=Il Post|sito=www.ilpost.it|data=30 dicembre 2022}}</ref>.
=== Conflitto a Gaza e creazione del gabinetto di guerra ===
{{in corso|conflitti}}
{{Vedi anche|Conflitto Gaza-Israele del 2023|Governo di guerra}}
Il 7 ottobre [[2023]], intorno alle prime ore del mattino, dopo anni di consolidate tensioni con la fazione radicale di [[Hamas]] controllante la [[Striscia di Gaza]], un consistente gruppo di miliziani ha attaccato lo [[Israele|Stato di Israele]] prima [[Bombardamento|per via aerea]], e poi per via terrestre, sfondando la [[Barriera tra Israele e la Striscia di Gaza|barriera di confine]] e travolgendo l’impreparata [[MAGAV|Polizia frontaliera]], così come i reparti dell’[[Forze di difesa israeliane|esercito]] posti a pattuglia della zona. Dopo essere penetrati, i miliziani hanno condotto azioni di [[guerriglia]] [[Guerra urbana|urbana]], assediando le città e le strutture al confine e violentando la popolazione, tra [[omicidi]], prese in [[ostaggio]] e violenze di altra natura<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2023/10/07/attacco-hamas-israele/|titolo=Le cose da sapere sull’attacco di Hamas contro Israele, in breve|data=7 ottobre 2023|editore=Il Post}}</ref><ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2023/10/09/attacco-hamas-israele-guida/|titolo=Le cose da sapere sull’attacco di Hamas e sulla risposta di Israele|data=9 ottobre 2023|editore=Il Post}}</ref>.
In reazione a ciò, [[Israele]] ha dispiegato immediatamente le proprie [[Forze di difesa israeliane|Forze di difesa]], tra cui la propria [[difesa aerea]] denominata “[[Iron Dome]]”. Tuttavia, il fatto che l’attacco fosse stato perpetrato durante la festa ebraica della [[Simchat Torah]] e lo [[Shabbat]], e un giorno dopo il cinquantesimo anniversario della [[guerra dello Yom Kippur]], anch'essa iniziata con un attacco a sorpresa, ha fatto si che la risposta iniziale procedesse molto più lentamente del previsto<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2023/10/12/ritardi-esercito-attacchi/|titolo=L’esercito israeliano ci ha messo ore prima di raggiungere le comunità attaccate|data=12 ottobre 2023|editore=Il Post}}</ref>.
In seguito al deteriorarsi della situazione, e nel mentre che le città venivano liberate, il Governo ha dichiarato ufficialmente lo [[stato d'assedio]], ponendo il paese in una [[Dichiarazione di guerra|situazione istiuzionale]] ed [[economia di guerra|economica di guerra]]<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2023/10/07/benjamin-netanyahu-israele-hamas-guerra/|titolo=«Siamo in guerra»|formato=f4v|data=7 ottobre 2023|editore=Il Post (Virgolette)}}</ref>, ordinando, contestualmente, il richiamo dei [[riservisti]]<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2023/10/11/riservisti-israele/|titolo=Il sistema dei riservisti in Israele, spiegato|data=11 ottobre 2023|editore=Il Post}}</ref> ed un [[assedio]] totale sulla [[Striscia di Gaza]], da attuarsi tramite [[Bombardamento|bombardamenti]] ed accerchiamenti militari<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2023/10/10/assedio-israele-gaza/|titolo=Come è fatto l’assedio israeliano a Gaza|data=10 ottobre 2023|editore=Il Post}}</ref>.
In questa situazione, dunque, il [[Primi ministri di Israele|Primo ministro]] [[Benjamin Netanyahu]] ha avviato il processo di formazione di un [[Governo di guerra]] basato su [[Governo di unità nazionale|circostanze]] di [[unità nazionale]] con l’opposizione della [[Knesset]], la quale ha presto accolto una [[mozione]] di [[deroga]] allo scrutinio degli atti governativi e sospendendo gli [[Potere legislativo|affari legislativi ordinari]]. Il 12 ottobre [[2023]], infine, con l’adesione del [[Partito di Unità Nazionale (Israele)|Partito di Unità Nazionale]] guidato da [[Benny Gantz]], il governo è mutato in [[Governo di guerra|assetto di guerra]], ricevendo supporto straordinario fino alla fine del [[Guerra|conflitto]]<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2023/10/11/governo-unita-guerra-israele/|titolo=Israele avrà un governo di unità nazionale|data=12 ottobre 2023|editore=Il Post}}</ref>.
== Situazione parlamentare ==
In seguito all’entrata in carica del governo, il 29 dicembre [[2022]]:
{| class="wikitable" style="font-size80%;"
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! rowspan="3" |[[Knesset]]
| '''Maggioranza''' || [[Likud]] (31)<ref name=speaker>In realtà, Likud alle elezioni generali vinse 32 seggi, ma poiché il deputato [[Amir Ohana]] è stato eletto presidente della Knesset, non ha potuto votare alla mozione.</ref>, [[Shas]] (11), [[Ebraismo della Torah Unito]] (7), [[Partito Sionista Religioso]] (7), [[Otzma Yehudit]] (6), [[Noam (partito politico)|Noam]] (1)
||{{Seggi|63|120|c=green}}
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||{{Seggi|2|120|c=black}}
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|'''Opposizione''' ||[[Yesh Atid]] (24), [[Partito di Unità Nazionale (Israele)|Partito di Unità Nazionale]] (10),
||{{Seggi|54|120|c=red}}
|}
In seguito all’autorizzazione, da parte della [[Knesset]], della dichiarazione di [[stato d'assedio]], che ha determinato la formazione di un [[governo di guerra]] e la deroga, per gli atti del governo, di dover essere scrutinati e votati dal [[parlamento]] per tutto il [[Guerra|periodo bellico]], de facto istituendo una [[Unità nazionale|situazione di unità nazionale]]:
{| class="wikitable" style="font-size80%;"
|-
! width="120" | Camera
! width="60" | Collocazione
! width="300" | Partiti
! width="80" align="center" | Seggi
|-
! rowspan="3" |[[Knesset]]
| '''Governo di guerra''' ||[[Likud]] (31)<ref name=speaker />, [[Shas]] (11), [[Partito di Unità Nazionale (Israele)|Partito di Unità Nazionale]] (10), [[Ebraismo della Torah Unito]] (7), [[Partito Sionista Religioso]] (7), [[Otzma Yehudit]] (6), [[Noam (partito politico)|Noam]] (1)
||{{Seggi|73|120|c=green}}
|-
|'''Astensione'''||[[Indipendente (politica)|Indipendenti]] (2)
||{{Seggi|2|120|c=black}}
|-
|'''Astensione<br/>''(de facto)'''''<ref>In questa sezione sono contenuti tutti quei partiti che, precedentemente parte dell’[[Opposizione (politica)|opposizione]], non hanno aderito al [[governo di guerra]], né però l’hanno ostacolato, in virtù della necessità di [[unità nazionale]]. Per questo motivo, e anche per il fatto che le sessioni della [[Knesset]] sono sospese, sono politicamente considerati in questo modo, e cioè “compiacenti con le scelte di guerra del governo”.</ref>||[[Yesh Atid]] (24), [[Yisrael Beiteinu]] (6), [[Lista Araba Unita|Ra’am]] (5), [[Hadash]]-[[Ta'al]] (5), [[Partito Laburista Israeliano|Partito Laburista]] (4)
||{{Seggi|44|120|c=grey}}
|}
== Composizione ==
=== Composizione civile ===
{{Legenda|#1F5AA5|[[Likud]]|border=1px solid #AAAAAA}}
{{Legenda|#003366|[[Ebraismo della Torah Unito]]|border=1px solid #AAAAAA}}
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Fonte:<ref>[https://main.knesset.gov.il/EN/mk/government/Pages/governments.aspx?govId=37 Governo Netanyahu VI]</ref>
== Gabinetto di guerra ==
Oltre agli stessi [[Ministro|ministri civili]], mantenuti nelle proprie posizioni regolari, il Governo è stato riassettato in una forma “proto-parallela”, secondo cui solo una ristretta cerchia di individui (per l’appunto, il “''Consiglio di Guerra''”) facciano parte di questo [[Governo di guerra|gabinetto speciale]], prendendo tutte quelle decisioni ritenute fondamentali per lo [[Guerra|sforzo bellico]] e la [[Difesa (politica)|salvaguardia del paese]], in deroga alle norme consuetudinarie. Essi sono:
{{Legenda|#1F5AA5|[[Likud]]|border=1px solid #AAAAAA}}
{{Legenda|#003366|[[Partito di Unità Nazionale (Israele)|Partito di Unità Nazionale]]|border=1px solid #AAAAAA}}
{{Legenda|#000000|[[Shas]]|border=1px solid #AAAAAA}}
{{Legenda|#0071BD|[[Partito Sionista Religioso]]|border=1px solid #AAAAAA}}
{{Legenda|#EF2B1B|[[Otzma Yehudit]]|border=1px solid #AAAAAA}}
{{Legenda|#01AFF0|[[Noam (partito politico)|Noam]]<ref>Con un solo viceministro, non mostrato tuttavia nel prospetto, in quanto quest’ultimo indica solo i [[Ministro|ministri]] ed il [[capo del governo]]</ref>|border=1px solid #AAAAAA}}
{| class="wikitable"
!Carica
! colspan="3" |Titolare
!Partito
|-
! [[Primi ministri di Israele|Primo ministro]]
| bgcolor="#1F5AA5" |
| [[File:Benjamin_Netanyahu_2019_(cropped).jpg|100px]]
| [[Benjamin Netanyahu]]
| [[Likud]]
|-
! [[Ministero della difesa (Israele)|Difesa]]
| bgcolor="#1F5AA5" |
| [[File:Herzliya Conference 2016 3040.jpg|100px]]
| [[Yoav Galant]]
| [[Likud]]
|-
! [[Ministro senza portafoglio]]
| bgcolor="#00BBDF" |
| [[File:Benny Gantz 2019 (cropped).jpg|100px]]
| [[Benny Gantz]]
| [[Partito di Unità Nazionale (Israele)|Partito di Unità Nazionale]]<ref name=bluebianco>Fazione [[Blu e Bianco]].</ref>
|-
! [[Ministro senza portafoglio]]
| bgcolor="#00BBDF" |
| [[File:Gadi Eizenkot, November 2020 (GPOMN1 9040) (cropped).jpg|100px]]
| [[Gadi Eizenkot]]
| [[Partito di Unità Nazionale (Israele)|Partito di Unità Nazionale]]<ref name=bluebianco /></ref>
|-
! Affari Strategici<br/>''(osservatore)''
| bgcolor="#C0C0C0" |
| [[File:Israeli Minister for Strategic Affairs Dermer (cropped).jpg|100px]]
| [[Ron Dermer]]
| [[Indipendente (politica)|Indipendente]]<ref>Vicino al partito [[Likud]].</ref>
|}
Infine, affinché la gestione esecutiva e civile potesse continuare, sono stati nominati tre ulteriori [[Ministro senza portafoglio|ministri senza portafoglio]], non facenti parte, tuttavia, del “''Consiglio di guerra''”. Essi sono:
{| class="wikitable"
!Carica
! colspan="3" |Titolare
!Partito
|-
! [[Ministro senza portafoglio]]
| bgcolor="#00BBDF" |
| [[File:Gideonsaar.jpg|100px]]
| [[Gideon Sa'ar]]<br/><small>(dal 12 ottobre 2023)</small>
| [[Partito di Unità Nazionale (Israele)|Partito di Unità Nazionale]]<ref>Fazione [[Nuova Speranza]].</ref>
|-
! [[Ministro senza portafoglio]]
| bgcolor="#00BBDF" |
| [[File:חילי טרופר - חוסן לישראל.jpg|100px]]
| [[Hili Tropper]]<br/><small>(dal 12 ottobre 2023)</small>
| [[Partito di Unità Nazionale (Israele)|Partito di Unità Nazionale]]<ref name=bluebianco>Fazione [[Blu e Bianco]].</ref>
|-
! [[Ministra senza portafoglio]]
| bgcolor="#00BBDF" |
| [[File:Yifat Shasha-Biton 01.jpg|100px]]
| [[Yifat Shasha-Biton]]<br/><small>(dal 12 ottobre 2023)</small>
| [[Partito di Unità Nazionale (Israele)|Partito di Unità Nazionale]]<ref name=bluebianco />
|}
== Note ==
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== Voci correlate ==
*[[Elezioni parlamentari in Israele del 2022]]
*[[Conflitto Gaza-Israele del 2023]]
*[[Governo di guerra]]
== Altri progetti ==
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