Logica trascendentale: differenze tra le versioni

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La '''''Logica trascendentale''''' è la seconda parte dell'opera ''[[Critica della ragion pura]]'' (1781; seconda edizione 1787), del filosofo prussiano [[Immanuel Kant]] (1724-1804).<ref>{{Cita|''Critica della ragione pura''|pp. 108-705|Colli}}.</ref> Rispetto alla prima parte (''[[Estetica trascendentale]]''), essa è assai più vasta. L'estetica trascendentale e la logica trascendentale fanno parte di quella "dottrina degli elementi" che intende raccogliere gli elementi che compongono ogni cognizione. La prima studia le intuizioni, la seconda i [[concetti]].<ref name=burnham63>{{cita|Burnham e Young|p. 63}}.</ref>
#REDIRECT [[Critica della ragion pura#Logica trascendentale]]
 
A sua volta, la logica trascendentale è divisa in due parti, l'analitica trascendentale (che Kant definisce una "logica della verità") e la dialettica trascendentale (che è per Kant una "critica [dell']illusione dialettica" o "critica dell'intelletto e della [[ragione]] riguardo al loro uso iperfisico", cioè "al di là dei limiti dell'esperienza").<ref name=colli118.119>{{Cita|''Critica della ragione pura''|pp. 118-119|Colli}}.</ref>
 
In termini generali, la [[logica]] è la scienza delle regole dell'[[intelletto]] e il suo uso dei concetti.<ref name=burnham63/>
 
==Scopo della logica trascendentale==
Come nella parte dedicata all'estetica trascendentale Kant aveva isolato la sensibilità, come facoltà di ricevere intuizioni e quindi recettività della conoscenza, nella logica trascendentale egli intende isolare l'attività dell'[[intelletto]], inteso come spontaneità della conoscenza.<ref>{{Cita|''Critica della ragione pura''|pp. 109 e 117-118|Colli}}.</ref>
 
La spontaneità del pensiero consiste nel fatto che esso non dipende dal fatto che l'animo riceva un'intuizione sensibile.<ref name=burnham63/>
 
Sensibilità e intelletto sono, secondo Kant, le "due fonti basilari" da cui emana la conoscenza umana. La prima fa sì che un oggetto ci venga (come dice Kant) "dato" come impressione, mentre il secondo che l'oggetto venga "pensato" mediante [[concetti]]. Nessuna delle due fonti può sostituire l'altra: una conoscenza, per dirsi tale, non potrà mai contenere concetti privi di intuizione o intuizioni prive di concetto.<ref>{{Cita|''Critica della ragione pura''|pp. 108|Colli}}.</ref> Come osserva Kant, in una delle frasi più celebri dell'intera opera:
{{citazione|I pensieri senza contenuto sono vuoti, le intuizioni senza concetti sono cieche.<ref name=colli109>{{Cita|''Critica della ragione pura''|p. 109|Colli}}.</ref>}}
Né il loro ruolo può essere scambiato: "L'intelletto non può intuire nulla, e i sensi non possono pensare nulla"<ref name=colli109/>.
 
Tanto le intuizioni quanto i concetti possono essere empirici o puri, a seconda queste rappresentazioni abbiano in sé qualcosa di originato in una sensazione o meno. Se la sensazione è la materia della conoscenza sensibile, "l'intuizione pura contiene [...] unicamente la forma, sotto cui un qualcosa viene intuito" e, altrettanto, "il concetto puro contiene soltanto la forma del pensiero di un oggetto in generale".<ref>{{Cita|''Critica della ragione pura''|pp. 108-109|Colli}}.</ref>
 
Anche se entrambe le fonti della conoscenza sono necessarie perché possa esserci conoscenza, è importante per Kant distinguere queste due fonti. L'estetica, affrontata nella parte precedente, è "la scienza delle regole della sensibilità in generale", mentre la logica è "la scienza delle regole dell'intelletto in generale".<ref name=colli109/>
 
==Logica generale e logica trascendentale==
Sempre nell'introduzione alla logica trascendentale, Kant opera una serie di distinzioni tra le varie forme di logica, per chiarire che la logica trascendentale è una certa forma di logica pura che è ''a priori'' e che però non prescinde dalla diversità degli oggetti pensati.<ref name=burnham65>{{cita|Burnham e Young|p. 65}}.</ref><ref>{{Cita|''Critica della ragione pura''|pp. 109-111|Colli}}.</ref> Schematizzando:
*Logica
**Logica particolare: regole dell'intelletto riferibili "ad una certa specie di oggetti"; è "l{{'}}''organon'' di questa o quella scienza" cioè l'insieme di "regole sul modo in cui si possa costituire una scienza di [determinati] oggetti".
**Logica generale: è la "logica elementare", un insieme di regole dell'intelletto che prescinde dalla diversità degli oggetti.
***Logica generale pura: fa "astrazione da tutte le condizioni empiriche"; in quanto pura, questa logica "si occupa [...] soltanto di principi ''a priori'', ed è un canone dell'intelletto e della ragione, solo però riguardo al carattere formale del loro uso".
***Logica generale applicata: contiene anch'essa regole d'uso dell'intelletto, ma non astrae dalle condizioni empiriche studiate dalla [[psicologia]] e cioè "dall'influsso dei sensi, dal gioco dell'immaginazione, dalle leggi della memoria, dalla forza dell'abitudine, dall'inclinazione, ecc., e quindi anche dalle fonti dei pregiudizi"; la logica generale applicata è ancora un logica che prescinde dalla diversità degli oggetti, ma ha principi empirici; in tal senso, dice Kant, essa non sarà mai "né un canone dell'intelletto in generale, né un ''organon'' di scienze particolari", limitandosi ad essere "uno strumento purificatore dell'intelletto comune". La logica applicata è "una rappresentazione dell'intelletto e delle regole del suo necessario uso ''in concreto'', cioè sotto le condizioni accidentali del soggetto [...]. Essa tratta dell'attenzione, degli impedimenti e delle conseguenze di questa, dell'origine dell'errore, dello stato di dubbio, di scrupolo, di convinzione, ecc."
 
La logica generale pura "è propriamente scienza, benché breve e arida"<ref name=colli111>{{Cita|''Critica della ragione pura''|p. 111|Colli}}.</ref>. Astrae dal contenuto e dalla diversità degli oggetti e non ha principi empirici, quindi nessun rapporto con la psicologia (contro lo [[psicologismo]]). È interamente ''a priori''.<ref name=colli111/>
 
Ora, in analogia con quanto risulta dall'estetica trascendentale, che ha constatato l'esistenza di intuizioni empiriche e di intuizioni pure, possono forse esistere, suppone Kant, anche concetti empirici e concetti puri, cioè concetti che si riferiscano ad oggetti ''a priori''. Una logica che astraesse da tutti i contenuti empirici e che pure non rinunciasse ad un riferimento al contenuto puro studierebbe l'origine di questi pensieri in quanto essa non è data dagli oggetti stessi (non è cioè empirica), mentre la logica generale resta indifferente all'origine dei pensieri considerati. Questo nuovo tipo di logica, la logica trascendentale, si occupa dunque delle origini delle conoscenze e dunque, proprio in quanto trascendentale, delle condizioni di possibilità e di validità di tali conoscenze.<ref name=burnham65/>
 
Nella sezione IV dell'introduzione alla logica trascendentale, Kant illustra l'opportunità di distinguere in essa una "analitica trascendentale" e una "dialettica trascendentale". L'analitica trascendentale "espone gli elementi della conoscenza pura dell'intelletto e i principi senza i quali un oggetto non può essere in alcun modo pensato"<ref name=colli118>{{Cita|''Critica della ragione pura''|p. 118|Colli}}.</ref>. Essa è cioè una descrizione di come possa essere possibile una cognizione, non già dal lato dell'intuizione (la fonte di conoscenza già studiata nell'estetica trascendentale), ma dal lato dell'attività spontanea dell'intelletto tramite concetti.<ref name=burnham66>{{cita|Burnham e Young|p. 66}}.</ref> L'esistenza di una dialettica trascendentale è invece così illustrata da Kant:
{{citazione|Dato che è assai allettante e seducente [...] il servirsi soltanto di queste conoscenze pure dell'intelletto e delle sue fondamentali proposizioni pure, e ciò anche al di là dei limiti dell'esperienza [...] l'intelletto corre allora il pericolo di fare (mediante vuoti sofismi) un uso materiale dei semplici principi formali dell'intelletto puro, e di formulare giudizi indiscriminati su oggetti, che tuttavia non ci sono dati, anzi non possono forse esserci dati in alcun modo. Quindi, poiché la logica trascendentale dovrebbe propriamente essere solo un canone per la valutazione dell'uso empirico, essa risulta male adoperata, quando la si fa valere come l{{'}}''organon'' di un uso generale e illimitato, e ci si avventura, con il solo intelletto puro, a formulare sinteticamente giudizi, asserzioni, decisioni, su oggetti in generale.<ref name=colli118/>}}
La sezione intitolata ''Dialettica trascendentale'' sarà quindi "una critica di questa illusione dialettica, e si chiama dialettica trascendentale, non già in quanto arte di suscitare dogmaticamente una siffatta illusione (un'arte, purtroppo assai in voga, di molteplici imposture metafisiche), bensì in quanto critica dell'intelletto e della ragione riguardo al loro uso iperfisico"<ref name=colli118.119/>.
 
Il riferimento agli allettamenti ad un uso iperfisico dell'intelletto è una ripresa dell'apertura della prefazione alla prima edizione<ref name=burnham66/>, dove Kant aveva scritto:
{{citazione|In un genere delle sue conoscenze (''Erkenntnisse''), la ragione umana ha il particolare destino di venir assediata da questioni, che essa non può respingere, poiché le sono assegnate dalla natura della ragione stessa, ma alle quali essa non può neppure dare risposta, poiché oltrepassano ogni potere della ragione umana.<ref name=colli7>{{Cita|''Critica della ragione pura''|p. 7|Colli}}.</ref>}}
La dialettica trascendentale consisterà dunque in una diagnosi e in una correzione degli errori prodotti da un uso illimitato dell'intelletto, che è poi l'uso della ragione in senso stretto. Le vere illusioni sono dunque questi errori della ragione usata dialetticamente, non già le apparenze.<ref>{{cita|Burnham e Young|pp. 10 e 66-67}}.</ref>
 
==Edizione italiana citata==
* {{Cita libro|titolo=Critica della ragione pura|altri=Introduzione, traduzione e note di [[Giorgio Colli]]|editore=Einaudi|città=Torino|anno=1957|cid=Colli}} - nuova ed. riveduta con le varianti, Milano, Adelphi, 1976.
 
==Note==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* {{cita libro|autore=Douglas Burnham|autore2=Harvey Young|titolo=Kant's Critique of Pure Reason|editore=Edinburgh University Press|città=Edimburgo|anno=2008|lingua=en|url=https://www-degruyter-com.wikipedialibrary.idm.oclc.org/document/doi/10.1515/9780748631476/html|cid=Burnham e Young}}
* {{cita libro|autore=Jill Vance Buroker|titolo=Kant's 'Critique of Pure Reason'. An Introduction|editore=Cambridge University Press|anno=2006|url=https://www-cambridge-org.wikipedialibrary.idm.oclc.org/core/books/kants-critique-of-pure-reason/80F897ED11E3C76CAB941895CBC3A65D|lingua=en|cid=Buroker}}
* {{cita libro|autore=[[Augusto Guerra]]|titolo=Introduzione a Kant|editore=Laterza|città=Roma-Bari|anno=1997|ISBN=88-420-1660-8|cid=Guerra}}
* {{Cita libro|autore-capitolo=[[Paul Guyer]] e [[Allen W. Wood]]|capitolo=Introduction|autore=Immanuel Kant|titolo=Critique of pure reason|altri=tradotta e curata da [[Paul Guyer]] e [[Allen W. Wood]]|editore=Cambridge University Press|città=Cambridge|anno=1998|lingua=en|cid=Guyer e Wood}}
* {{cita libro|autore-capitolo=[[Paul Guyer]]|capitolo=Introduction|curatore=Paul Guyer|titolo=The Cambridge Companion to Kant's Critique of Pure Reason|anno=2010|lingua=en|editore=Cambridge University Press|url=https://www-cambridge-org.wikipedialibrary.idm.oclc.org/core/books/cambridge-companion-to-kants-critique-of-pure-reason/introduction/6DAFAB7D7E81567D1AEE4198183CB41F|cid=Guyer}}
* {{cita libro|autore=[[Silvestro Marcucci]]|titolo=Guida alla lettura della «Critica della ragion pura» di Kant|anno=1997|editore=Laterza| città=Roma-Bari|cid=Marcucci}}
 
==Voci correlate==
{{div col|3}}
* [[A priori e a posteriori]]
* [[Appercezione]]
* [[Cartesio]]
* [[Cogito ergo sum]]
* [[Concetto]]
* [[Critica del giudizio]]
* [[Critica della ragion pratica]]
#REDIRECT* [[Critica della ragion pura#Logica trascendentale]]
* [[Criticismo]]
* [[David Hume]]
* [[Empirismo]]
* [[Estensione (metafisica)]]
* [[Estetica trascendentale]]
* [[Fenomeno]]
* [[Giudizio (filosofia)]]
* [[Gottfried Wilhelm von Leibniz]]
* [[Immanuel Kant]]
* [[Intelletto]]
* [[Intuizione intellettuale]]
* [[Noumeno]]
* [[Ragione]]
* [[Rappresentazione (filosofia)]]
* [[Razionalismo]]
* [[Scetticismo (filosofia)]]
* [[Sensibilità (sentimento)]]
* [[Spazio (fisica)]]
* [[Tempo]]
* [[Trascendentale]]
* [[Trascendenza]]
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