Lidda: differenze tra le versioni

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Dopo la guerra del 1948 molti residenti furono costretti ad abbandonare la città. Nel luglio 1948 l'esercito israeliano occupò la città e dopo la firma dell'accordo di [[Rodi]], nel [[1949]], la città divenne israeliana. Oggi la popolazione è composta per un quarto da palestinesi e per il resto da israeliani. Nel maggio 2021, durante l'escalation tra [[Israele]] e [[Striscia di Gaza]], si sono registrati [[Crisi israelo-palestinese del 2021|scontri violenti]] tra membri delle due comunità, al punto che in molti hanno allertato sul pericolo di guerra civile.<ref>{{Cita web|url=https://www.corriere.it/esteri/21_maggio_13/israele-gaza-viaggio-citta-dell-odio-bat-yam-lod-dove-va-pezzi-convivenza-3b119192-b420-11eb-92ee-af36a1f66d3c.shtml|titolo=Viaggio nelle città dell’odio: Bat Yam e Lod, in pezzi la convivenza|autore=Davide Frattini|sito=Corriere della Sera|data=2021-05-13|lingua=it|accesso=2021-05-14}}</ref>
 
== Società ==
==La basilica di San Giorgio==
Lidda costituisce una città mista dal punto di vista etnoreligioso. La maggioranza della popolazione è costituita da [[Ebrei israeliani|ebrei]], mentre gli [[Arabi israeliani|arabi]] [[palestinesi]] rappresentano una cospicua minoranza. Le due comunità vivono segregate. Gli arabi sono concentrati nei quartieri di Pardes-Shanir, Rakevet, Ramat Eshkol, nella città vecchia e in alcune sezioni centrali e settentrionali della città,<ref>{{Cita|Yacobi|p. 62}}.</ref> mentre gli ebrei sono concentrati nei quartieri meridionali adiacenti [[Ramla]]. Gran parte degli ebrei di Lidda è costituita da immigrati dall'ex-[[Unione Sovietica]], giunti negli anni 1990 e costituenti un quarto della popolazione della città.<ref>{{Cita|Yacobi|p. 25}}.</ref>
 
La minoranza araba si è progressivamente ampliata passando dal rappresentare meno di un decimo della popolazione fino agli anni 1970 a oltre un quinto nei decenni seguenti. Gli arabi di Lidda costituiscono un gruppo eterogeneo. Gli arabi di origine locale costituiscono una minoranza degli arabi della città, sono concentrati principalmente nella città vecchia e comprendono una componente [[Palestinesi cristiani|cristiana]], principalmente di confessione [[Chiesa greco-ortodossa di Gerusalemme|greco-ortodossa]]. A questi si aggiunsero nel 1948 [[rifugiati palestinesi]] originari delle città e dei villaggi della [[pianura di Sharon]] e di [[Ascalona|al-Majdal]], i quali si stabilirono nel quartiere Pardes-Shanir. A partire dagli anni 1960 giunsero poi in massa [[Beduini in Israele|beduini]] dal [[Negev]], che si stabilirono principalmente nel quartiere Rakevet e che furono impegnati principalmente come manodopera a basso costo. La città accolse poi a partire dagli anni 1990 numerosi collaborazionisti palestinesi dai [[Territori occupati da Israele|territori occupati]], principalmente dalla [[striscia di Gaza]].<ref>{{Cita|Yacobi|pp. 61-62}}.</ref>
 
Gli abitanti arabi di lunga data si distinguono dagli immigrati beduini, dal momento che i primi risultano maggiormente integrati dal punto di vista socioeconomico, mentre i secondi vivono gravi situazioni di marginalità. La maggioranza degli arabi risiede in abitazioni abusive, situazione rappresentante una delle principali problematiche sociali della città,<ref>{{Cita|Yacobi|p. 63}}.</ref> insieme alla criminalità e al traffico di droga dilaganti nei quartieri più svantaggiati abitati dai beduini.
 
== Monumenti e luoghi di interesse ==
=== La basilica di San Giorgio ===
Sotto l'[[Impero bizantino]] Lidda fu chiamata '''[[Georgiopolis]]''' per la memoria di [[san Giorgio]] martire, che si ritiene sia nato in questa città e che qui ha la sua tomba, sulla quale sorgeva la rinomata [[Basilica di San Giorgio a Lidda|basilica di San Giorgio]]<ref name="Franciscan">{{Cita news|titolo=Escursioni bibliche in Terra Santa - Lod|url=http://198.62.75.1/www1/ofm/sbf/escurs/TS/02_TSit.html#Lod|data=16 dicembre 2001|editore=Franciscan Cyberspot|nome=|cognome=|accesso=10 marzo 2022|urlarchivio=https://archive.today/20121128154540/http://198.62.75.1/www1/ofm/sbf/escurs/TS/02_TSit.html%23Lod#Lod|dataarchivio=28 novembre 2012|pubblicazione=}}</ref>.
Il pellegrino [[Theodosius (pellegrino)|Theodosius]], attorno al [[530]], fu il primo a menzionare la tomba del martire.
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== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
*{{Cita libro|lingua=en|autore=Haim Yacobi|titolo=The Jewish-Arab City: Spatio-politics in a Mixed Community|editore=Taylor & Francis|anno=2009|ISBN=9781134065844|cid=Yacobi}}
 
== Voci correlate ==