Utente:Amerardi/Sandbox: differenze tra le versioni

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==== Rinascita nel dopoguerra ====
Con la [[Secondo dopoguerra in Italia|fine della guerra]], Cesare Castelli dotòammodernò gli impianti die tecnologie più attuali,si concentrandosiconcentrò sulle forniture per ufficio. Nel 1956 fu costituita la ''Metalcastelli S.p.a.'', un’azienda per la sola produzione di mobilio in [[metallo]]. Verranno aperti due nuovi impianti produttivi: uno a Bologna, e uno a [[Torino]]. Nel 1955 entrò in azienda Giulio Ponzellini, genero di Cesare, che gli affidò delle mansioni commerciali di Castelli. Cesare morì nel 1966. <ref name = "Scodeller">{{cita web|url=https://link.springer.com/chapter/10.1007/978-3-031-49811-4_8|titolo=Anonima Castelli. Objects, Design and Cultural Heritage|autore= Dario Scodeller|data=31 dicembre 2023}}</ref>
 
==== L'espansione negli anni '60 ====
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==== La globalizzazione ====
Tra gli [[Anni 1980|anni ottanta]] e i primi del 2000, le cariche amministrative di Castelli si scambiarono più volte alla [[leadership]] dell’azienda, tra la famiglia Castelli e quella dei Ponzellini, fino al 1994, quando l’azienda fu acquisita dal gruppo statunitense Haworth, con sede nello stato del [[Michigan]] <ref name="haworth">{{cita web|url=https://www.adi-design.org/mobili-per-l-ufficio-si-rilancia-il-marchio-castelli.html|titolo=MOBILI PER L'UFFICIO: SI RILANCIA IL MARCHIO CASTELLI|autore=ADI, Associazione per il Disegno Industriale}}</ref>. In questo periodo l'azienda adottò i più recentinuovi programmi di [[modellazione tridimensionale]]. Tra i designer più noti di punta degliquegli anni '90 vi fu [[Michele De Lucchi]], che nel 1999 creò una linea di mobili per ufficio.
 
==== La crisi e il fallimento ====