Francesco Guicciardini: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Annullata la modifica di 93.33.133.106 (discussione), riportata alla versione precedente di Egidio24 Etichette: Rollback SWViewer [1.6] |
wlink |
||
Riga 64:
Questo matrimonio infatti funse per lui da trampolino di lancio, garantendogli una brillante e rapida ascesa politica: con l'aiuto del suocero fu nominato tra i capitani dello [[Ospedale del Ceppo|Spedale del Ceppo]], una carica non molto significativa di per sé, ma prestigiosa in quanto a membri insigniti dell'onorificenza. Nel [[1508]] curò l'istruttoria contro il [[podestà (medioevo)|podestà]] Piero Ludovico da Fano, iniziando la stesura delle ''[[Storie fiorentine]]'' e dei ''[[Ricordi politici e civili|Ricordi]]''. Esattamente dieci anni prima, ossia con l'anno [[1498]], si chiudono quelle ''Cronache forlivesi'' di [[Leone Cobelli]] che espongono le premesse degli avvenimenti riguardanti [[Caterina Sforza]]<ref>"Donna di grandissimo animo e molto virile", secondo il Guicciardini (''Storie fiorentine'', cap. XIX).</ref> e [[Cesare Borgia]] di cui Guicciardini si occupa, nelle sue ''Storie'', per i notevoli riflessi che hanno sulla politica fiorentina.
Nel [[1509]], in occasione della guerra contro [[Pisa]], venne chiamato ''a pratica'' dalla signoria, ottenendo, grazie all'aiuto del Salviati, l'avvocatura del capitolo di Santa Liberata. Questi progressi portarono il Guicciardini anche ad una rapida ascesa nella politica internazionale, ricevendo dalla Repubblica Fiorentina l'incarico di ambasciatore in [[Spagna]] presso [[Ferdinando il Cattolico]] nel 1512. Da questa sua esperienza nell'attività diplomatica nacque la ''[[Relazione di Spagna]]'', una lucida analisi delle condizioni sociopolitiche della [[Penisola Iberica]] e anche il "Discorso di Logrogno", un'opera di teoria politica in cui Guicciardini sostiene una riforma in senso aristocratico della Repubblica fiorentina.
Nel [[1513]] fece ritorno a Firenze, dove da circa un anno era stata restaurata la [[Signoria cittadina|Signoria]] [[Medici|Medicea]] con l'appoggio dell'esercito ispano-pontificio. Dal [[1514]] fece parte degli [[Otto di Guardia e Balia]] e nel [[1515]] entrò a far parte della signoria, divenendo, grazie ai suoi servigi resi ai Medici, avvocato concistoriale e governatore di [[Modena]] nel [[1516]], con la salita al [[papa|soglio pontificio]] di Giovanni de' Medici, col nome di [[Leone X]]. Il suo ruolo di primo piano nella politica emiliano-romagnola si rinforzò notevolmente nel [[1517]], con la nomina a governatore di [[Reggio Emilia]] e di [[Parma]], proprio nel periodo del delicato conflitto franco-imperiale. Fu nominato nel [[1521]] commissario generale dell'esercito pontificio, alleato di [[Carlo V]] contro i francesi; in questo periodo maturò quell'esperienza che sarebbe stata cruciale nella redazione dei suoi ''[[Ricordi politici e civili|Ricordi]]'' e della ''[[Storia d'Italia (Guicciardini)|Storia d'Italia]]''.
|