Alberto Radius: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica Etichette: Modifica visuale Modifica da mobile Modifica da web per mobile |
Nessun oggetto della modifica Etichette: Modifica visuale Modifica da mobile Modifica da web per mobile |
||
Riga 42:
Figlio di Carlo Radius (fratello del giornalista, romanziere e saggista [[Emilio Radius]]) inizia la carriera verso la fine degli anni cinquanta con i [[White Booster]], una [[Gruppo musicale|band]] con cui si esibiva nelle [[sale da ballo]]. In seguito fa parte per due anni dell'orchestra di [[Mario Perrone]]<ref>{{collegamento interrotto|1=[http://www.deagostiniedicola.it/ARTICOLI/Musica/interw_formula3/ Alberto Radius racconta i Formula 3] |data=febbraio 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref>.
Dopo una pausa per prestare il [[servizio militare]] inizia a esibirsi nei club di varie città italiane insieme ai due fratelli Gigi e Franco Campanino, con i [[Campanino (gruppo musicale)|Campanino]]<ref name=Deregibus>{{cita libro|curatore=Enrico Deregibus|titolo=Dizionario completo della Canzone Italiana|url=https://books.google.it/books?id=QBko1XW9KOUC&printsec=frontcover&dq=Dizionario+completo+della+Canzone+Italiana&hl=it&sa=X&redir_esc=y#v=onepage&q=Dizionario%20completo%20della%20Canzone%20Italiana&f=false|editore=[[Giunti editore]]|città=Firenze |anno= 2010|isbn=9788809756250}}</ref>
Si trasferisce quindi a [[Milano]], dove suona con gli inglesi [[Simon & Pennies]] per passare poco dopo con [[Quelli]] (la band che successivamente diverrà la PFM [[Premiata Forneria Marconi]])<ref name=Deregibus/>
Radius, con il rientro di Mussida, lascia la formazione e, su suggerimento dell'impresario [[Franco Mamone]], insieme con [[Tony Cicco]] e [[Gabriele Lorenzi]] fonda il complesso [[Formula 3 (gruppo musicale)|Formula 3]]<ref name=Deregibus/>. Successivamente, dopo l'incontro con [[Lucio Battisti]], il complesso dei F3 debutta con l'etichetta appena fondata dal cantautore, la [[Numero Uno (etichetta discografica)|Numero Uno]], incidendo un brano dello stesso Battisti, ''Questo folle sentimento'', che si piazza al quinto posto della classifica dei dischi singoli più venduti in Italia.
Il primo album ''[[Dies Irae (Formula 3)|Dies irae]]'' è del 1970 ed è proprio il suono della chitarra di Radius a costituire la trama dell'album. Pur continuando a lavorare e a riscuotere successi con la band, Radius due anni dopo incide il primo album da solista, ''[[Radius (album)|Radius]]'', alla registrazione del quale contribuiscono alcuni celebri strumentisti della musica rock italiana degli anni settanta tra cui [[Demetrio Stratos]], [[Giulio Capiozzo]], [[Patrick Djivas]] (che poco dopo daranno vita agli [[Area (gruppo musicale)|Area]])
Nel 1974, dopo lo scioglimento dei Formula 3, Radius - insieme a [[Mario Lavezzi]] (ex [[Camaleonti]] e [[Flora Fauna & Cemento]])
Dopo lo scioglimento del complesso Il Volo, nel 1976, Radius incide il suo secondo album solista, ''[[Che cosa sei]]'', che segna una svolta musicale nella sua carriera<ref name=Deregibus/>.
Riga 64:
Nel 1993 riarrangia, insieme a Stefano Previsti, i successi di [[Franco Simone]] nell'album (in lingua spagnola per il mercato latino-americano) ''La ley de l'alma y de la piel'' e nell'antologia ''Venti d'amore'' del 1995.
Nel 1998 cura gli arrangiamenti dell'album in spagnolo di [[Fiordaliso (cantante)|Fiordaliso]] pubblicato con il titolo ''[[Como te amarè]]'' mentre in Italia prende il titolo di ''[[Come si fa]]'' dal singolo omonimo. Nello stesso anno arrangia le sigle televisive per le serie d’animazione di ''[[City Hunter]]'', ''[[Patlabor]]'' e ''[[Magic Knight Rayearth]]'' cantate da [[Stefano Bersola]]
Nel 2007, insieme a [[Oscar Avogadro]], scrive la musica del brano ''[[Musica e parole (Loredana Bertè)|Musica e parole]]'' con il quale la [[cantante]] Loredana Bertè (autrice del testo) partecipa l'anno seguente al [[Festival di Sanremo 2008|58º Festival di Sanremo]]. Il brano determina la squalifica della cantante dalla gara, dopo la sua esibizione durante la seconda serata, in quanto la canzone si scopre essere una variante, con testo e arrangiamenti diversi, di un precedente brano scritto dagli stessi Radius e Avogadro. La parte musicale, infatti, era stata già composta nel 1980 e, con un altro testo, interpretata una prima volta, nel 1987, con il titolo ''Solo tu'', dai [[Los Angeles T.F.]] e una seconda volta, l'anno successivo, con il titolo ''L'ultimo segreto'' dalla cantante [[Ornella Ventura]]. Solo questa seconda versione fu effettivamente incisa e depositata alla [[Società Italiana degli Autori ed Editori|SIAE]] e pubblicata nello stesso anno nell'album ''Sesto senso'' di Ornella Ventura dall'[[etichetta discografica]] [[NAR International]].
Riga 71 ⟶ 70:
Gli ultimi lavori discografici sono ''Banca d'Italia'' del 2013, CD/LP pubblicato da Videoradio e prodotto da Beppe Aleo, che è l'ultimo disco con i testi scritti da Oscar Avogadro prima della sua morte (e firmati per motivi legali dalla moglie dell'autore, Laura Pertusi)<ref>https://intervisteweb.blogspot.it/2013/11/alberto-radius-banca-ditalia.html</ref> e ''...una sera con Lucio'' del 2015, sempre pubblicato da Videoradio e prodotto da Beppe Aleo. Nel 2017 esce ''Antichi amori'' della PLAYaudio che comprende oltre i 10 suoi nuovi brani, 4 pezzi di Lucio Battisti e gli ultimi 4 suoi revival. Tra gli inediti, "1000 Lacrime".
Dal 2017 inizia un nuovo progetto con una nuova formazione, "Alberto Radius e la sua FORMULA 3", con Viki Ferrara (Voce e batteria)
Sale sul palco del [[Teatro Ariston]] in occasione della terza serata del [[Festival di Sanremo 2021]] durante la quale i partecipanti interpretano la cover di una canzone scelta tra i grandi brani della storia della canzone d’autore, esibendosi come ospite dei [[Coma Cose]] insieme ai [[Mamakass]] per suonare con la chitarra ''[[Il mio canto libero/Confusione|Il mio canto libero]]'' di Lucio Battisti.<ref>{{Cita web|url=https://www.rai.it/ufficiostampa/articoli/2021/02/Sanremo-i-duetti-della-terza-serata-del-Festival-aa5d5d28-aebf-486c-a4ff-88c70d65b2ee.html|titolo=Sanremo, i duetti della terza serata del Festival|sito=RAI Ufficio Stampa|accesso=2021-02-28}}</ref>
|