Roberto Calvi: differenze tra le versioni

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La consacrazione come membro del cosiddetto "''salotto buono della finanza italiana''" si concretizzò con il suo ingresso nel consiglio di amministrazione della [[Università Bocconi|Bocconi]], in qualità di vicepresidente di [[Giovanni Spadolini]], il quale era molto insofferente della sua presenza. Risalgono a questo periodo ([[1979]]-[[1982]]) donazioni di centinaia di milioni di lire del Banco Ambrosiano, per mezzo di sue controllate ([[Banca Cattolica del Veneto]] e [[Credito Varesino]]), all'università<ref>{{Cita libro|nome=Mario|cognome=Pisani|titolo=Roberto Calvi e il Banco ambrosiano: da un'arringa di parte civile|url=https://books.google.it/books?id=4WdxquFnGJUC&pg=PA35&lpg=PA35&dq=bocconi+roberto+calvi&source=bl&ots=9KYhJeYgrM&sig=Nlq8CEr_o1duR1DeuDgtl6W6x-8&hl=en&sa=X&ei=n7RLT4XfMoGfOorSkfII&redir_esc=y|accesso=17 giugno 2019|data=2010|editore=CEDAM|lingua=it|ISBN=9788813298975|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181128210831/https://books.google.it/books?id=4WdxquFnGJUC&pg=PA35&lpg=PA35&dq=bocconi+roberto+calvi&source=bl&ots=9KYhJeYgrM&sig=Nlq8CEr_o1duR1DeuDgtl6W6x-8&hl=en&sa=X&ei=n7RLT4XfMoGfOorSkfII&redir_esc=y|dataarchivio=28 novembre 2018|urlmorto=no}}</ref>. Tali rapporti con l'ateneo italiano suscitarono polemiche e un'[[interrogazione parlamentare]] da parte dei [[Partito Radicale (Italia)|Radicali]] nel [[1982]]<ref>{{Cita web|url=http://www.radioradicale.it/exagora/calvi-e-luniversita-bocconi-0|titolo=L'interrogazione parlamentare|accesso=27 febbraio 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20151222150321/http://www.radioradicale.it/exagora/calvi-e-luniversita-bocconi-0|dataarchivio=22 dicembre 2015|urlmorto=sì}}</ref>.
 
Nel [[1979]], con la meditazionemediazione di Gelli e Ortolani<ref>{{Cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1993/02/14/quando-roma-ci-scippo-quell-inchiesta.html|titolo=' QUANDO ROMA CI SCIPPO' QUELL' INCHIESTA SU GELLI' - la Repubblica.it|sito=Archivio - la Repubblica.it|data=14 febbraio 1993|lingua=it|accesso=14 dicembre 2022}}</ref>, Calvi stipulò un accordo con l'industriale [[Carlo Pesenti]], ''patron'' di [[Italcementi]], il quale entrò nel [[Consiglio di amministrazione|c.d.a.]] della Centrale ed acquistò il 3% delle [[Azione (finanza)|azioni]] del Banco Ambrosiano, con il quale era indebitato<ref>{{Cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1984/09/22/impero-pesenti-perde-il-timoniere.html|titolo=L' IMPERO PESENTI PERDE IL TIMONIERE - la Repubblica.it|sito=Archivio - la Repubblica.it|data=22 settembre 1984|lingua=it|accesso=14 dicembre 2022}}</ref><ref name="Calvi">{{cita news|autore=Marco Borsa|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,11/articleid,1058_01_1980_0020_0011_15061199/|titolo=Il grande patto tra Calvi e Pesenti forse passerà per l'asse Toro-Ras|pubblicazione=La Stampa|data=25 gennaio 1980|accesso=24 marzo 2017|pagina=11}}</ref>. Sempre grazie ai buoni uffici di Gelli, strinse un accordo anche con [[Anna Bonomi Bolchini]], detta "''la signora della [[finanza]] italiana''", la quale beneficiò di diversi prestiti dall'Ambrosiano.<ref>{{Cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1988/04/10/anna-bonomi-troppi-soldi-da-calvi.html|titolo=ANNA BONOMI, TROPPI SOLDI DA CALVI - la Repubblica.it|sito=Archivio - la Repubblica.it|data=10 aprile 1988|lingua=it|accesso=22 dicembre 2022}}</ref><ref name=":02322">{{Cita web|url=https://archivio.unita.news/assets/main/1988/04/10/page_005.pdf|titolo=Anna, che non fa più miracoli|editore=L'Unità|data=10 aprile 1988}}</ref>
 
=== Crisi del Banco Ambrosiano ===